Categorie: didattica

didattica_interviste | La didattica che arriva da M-Arte

di - 24 Gennaio 2007

Quando e come è nata la tua società m-arte e con quali musei e istituzioni collabora?
La società è nata nel 2005. Dopo dieci anni di intenso lavoro nella didattica ho sentito la necessità di consolidare e far crescere la mia esperienza. M-Arte è nata principalmente per gestire la didattica del PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, dove lavoro dal 2002, quando, con Christina Schenk, abbiamo avviato la sezione.
Dallo scorso anno collaboro anche con l’attigua Villa Belgiojoso-Bonaparte, Museo dell’Ottocento di Milano, e in passato ho lavorato anche con il Castello Sforzesco in occasione della mostra Alice nel Castello delle meraviglie. Il mondo fuori forma e fuori tempo nell’arte italiana del novecento.

Qual è la vostra metodologia di approccio all’arte contemporanea?
La nostra metodologia è quella del coinvolgimento attivo dello spettatore, sia esso adulto o bambino. La didattica rimane un punto fondamentale e imprescindibile per le nostre attività, l’opera è il punto di partenza per la comprensione. A seconda dell’età del visitatore e del tipo di proposta offerta, ci avvaliamo di strumenti differenti. Ad esempio con i più piccoli utilizziamo la fiaba, con i più grandi il dibattito e il laboratorio, tenendo sempre in mente il contesto nel quale ci troviamo (museo o spazio espositivo) e il punto di partenza (l’artista e l’opera). Nel laboratorio lo scopo è quello di rielaborate un concetto o una tecnica conosciuti in mostra aggiungendoci qualcosa di personale, cercando di andare oltre quello che abbiamo visto. L’obiettivo generale è quello di fornire delle basi per poter leggere in modo indipendente e libero l’arte contemporanea.

In occasione della Biennale di Venezia 2003 vi siete anche lanciati in un interessante progetto web…
Si è trattato di un progetto curato da me personalmente per conto di un’agenzia che gestisce un sito internet per ragazzi, kid-a.it. L’idea iniziale era quella di creare una visita multimediale interattiva che fosse allo stesso tempo divertente e didattica. Abbiamo usato l’escamotage del fotoromanzo per raccontare una storia che si svolgeva a Venezia tra i Padiglioni della Biennale e le esposizioni in città. Seguendo la storia del fotoromanzo, è possibile anche scegliere quali personaggi seguire e vedere alcune opere della Biennale, davanti alle quali oltre ad avere un’audioguida scherzosa, possiamo ottenere informazioni sull’opera e sull’artista, interagire con giochi virtuali e anche con laboratori manuali da realizzare a casa. Non mancano, durante il percorso, le interviste, come quella con il curatore Francesco Bonami.
Laboratorio sulla mostra Laurie Anderson The record of the time. PAC
Come percepisci l’attuale situazione milanese nel settore della didattica dell’arte contemporanea?
A Milano la situazione è complessa e frammentata. Da un lato stanno nascendo molte piccole realtà indipendenti che a modo loro si occupano d’arte contemporanea e non sempre è facile monitorarle tutte. Per quello che ho potuto vedere purtroppo l’offerta non sempre è di qualità. D’altra parte esistono grandi monopoli del sapere, con tutti i limiti e i rischi che questo può comportare…

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M-ARTE: società di servizi specializzata nella didattica dell’arte contemporanea e nella comunicazione. Contatti: Marta Ferina 335-7902018 sito web
www.m-arte.itinfo@m-arte.it


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