Qual è la metodologia seguita e chi sono i vostri operatori?
Nello svolgimento dei servizi di visita e di attività didattica, gli operatori valorizzano la collezione del museo, privilegiano un attento e professionale contatto con il pubblico, applicando l’elasticità operativa necessaria per adeguare il servizio alla domanda dei diversi utenti, al loro livello di interesse e preparazione. Privilegiamo un approccio specifico rispetto alla tradizionale visita guidata e differenziato per pubblico adulto e pubblico in età scolare. Mentre per l’utenza scolastica, infatti, è essenziale la costruzione di un’azione formativa rivolta a precisi obiettivi didattici (formazione di competenze, abilità, saperi trasferibili), il servizio di guida per il pubblico adulto privilegia una finalità di divulgazione e valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, le proposte rivolte alle scuole, ideate secondo obiettivi e metodi didattici, si svolgono con il coinvolgimento attivo dei partecipanti in un’esperienza di apprendimento basata sul dialogo e il lavoro di gruppo. I nostri laboratori sono dimensioni di divertimento ed esperienza, dove il sapere deriva dal saper fare. Parole d’ordine sono sperimentare, creare, disfare, sbagliare, nell’ottica che l’importante non è quanto si apprende, ma come. Rivolgiamo una particolare attenzione alla selezione e alla formazione di adeguate figure professionali. Per la formazione del personale, reale, questo sono state predisposte diverse misure formative per preparare e aggiornare gli operatori secondo diverse modalità, che intrecciano fasi teoriche e operative, situazioni di apprendimento individuali o di gruppo: corsi di riqualificazione aziendale, corsi di aggiornamento presso realtà museali di interesse locale e nazionale, seminari periodici di aggiornamento aziendale, stage operativi durante attività e laboratori significativi realizzati da Sistema Museo, accesso all’archivio dei Servizi Educativi di Sistema Museo che raccoglie progetti e materiali didattici prodotti dall’azienda, una significativa bibliografia settoriale, i materiali e le esperienze didattiche di altre realtà museali nazionali ed estere.
Un vostro punto di forza penso sia la dislocazione sul territorio. Riuscite a ricevere un reale feedback dai territori dove sono i musei da voi gestiti?
Valutiamo l’efficacia dell’attività, sulla base di parametri interni e attraverso strumenti di rilevamento di soddisfazione del pubblico, e verifichiamo il raggiungimento degli obiettivi. Le operazioni di controllo e valutazione dei risultati sono fondamentali per costruire gli elementi di riflessione, da cui far partire le future azioni di progettazione. Al termine di ogni attività vengono rilevati dagli operatori gli elementi di valutazione positivi e negativi da parte dell’utenza, e periodicamente vengono attivati dei focus group per il monitoraggio delle attività svolte. Ulteriore strumento di promozione e verifica è rappresentato dalla segreteria generale dei servizi educativi di Sistema Museo che, attiva da oltre cinque anni, è ormai un consolidato punto di riferimento per le scuole locali e delle regioni limitrofe. Attraverso il contatto diretto con le scuole, la segreteria riesce a valutare il livello di soddisfazione dell’utenza e a raccogliere suggerimenti per la progettazione di nuove attività.
Una vostra interessante specificità è il Vagone didattico. Ce ne può parlare?
Il progetto nasce dall’idea di combinare un supporto didattico qualificato per le scuole in gita scolastica con un mezzo di trasporto alternativo all’autobus. Il treno è un mezzo di trasporto efficiente, facile da usare e sicuro per gli accompagnatori. In una situazione in cui l’escursione nel territorio o nella città d’arte sostituisce la lezione in classe, può diventare strumento per un’esperienza di apprendimento: sul treno si viaggia in compagnia, si socializza, si può ammirare il paesaggio e soprattutto proseguire il percorso didattico iniziato in aula. Si tratta del viaggio valorizzato nella sua funzione conoscitiva e didattica, con l’uso del mezzo di trasporto come spazio didattico e del tempo di spostamento come momento formativo. Sulla base di tale filosofia, su alcuni treni di collegamento tra le principali città umbre e Roma verranno svolte attività didattiche di preparazione e supporto alla visita di alcune località della stessa Umbria (Perugia, Spello, Orvieto, Spoleto, Cascata delle Marmore) e della città di Roma. Durante il viaggio, un operatore di Sistema Museo introdurrà i ragazzi agli argomenti di visita alla città, attraverso l’uso di appositi strumenti didattici (oggetti, immagini, supporti per scrivere e disegnare). Un fine particolarmente importante di Vagone didattico è la possibilità di incentivare attraverso questo strumento l’incoming in Umbria e in altre regioni nelle quali in futuro si potrebbe allargare il progetto.
a cura di annalisa trasatti
[exibart]
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