Categorie: didattica

didattica_interviste | Under18

di - 28 Maggio 2010

Come è nato il progetto Under18 e come si colloca all’interno della politica educativa della Galleria Civica di Modena?

Under18 è nato nel 2006 dall’incontro con Angela Vettese, direttrice della Galleria Civica di Modena fino al 2009, che ha condiviso e sostenuto la proposta di attivare un servizio educativo gratuito rivolto agli adolescenti, a partire dall’arte contemporanea. Una vera novità nell’ambito dei percorsi didattici tradizionali, in quanto vede lavorare in sinergia scuola e museo per una fascia di pubblico difficilmente coinvolgibile per età e interessi.


Come nasce ogni progetto specifico e quali i contatti/influssi del mondo del museo e della scuola?

Under18 ha una natura interdisciplinare dalla valenza educativa e formativa ed è rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra gli 11 ai 18 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado del Comune di Modena. Ogni laboratorio si struttura partendo dalle mostre allestite in Galleria, che di volta in volta offrono spunti tematici e suggeriscono l’utilizzo di linguaggi che vengono poi rielaborati e tradotti in modo personale dai ragazzi. È fondamentale chiedersi quale sia l’azione che stimola tale capacità interpretativa e la successiva trasformazione in significato. Nella sua particolare applicazione, l’esperienza si integra in maniera ottimale con la programmazione scolastica in quanto contribuisce a sviluppare competenze trasversali alle discipline tradizionali, rende gli studenti protagonisti e offre originali spunti di riflessione. Le forme, i linguaggi e i contenuti dell’arte contemporanea rappresentano un’occasione di confronto e di crescita personale.


Laboratorio Under 18 - Immagini di un viaggio epico - mostra di Mimmo Paladino - Galleria Civica di Modena
Come definirebbe la sua metodologia, gli obiettivi e le finalità?

Si tratta di un particolare approccio didattico-espressivo, dalla forte valenza soggettiva; l’azione metodologica utilizza la potenzialità evocatrice dell’incontro con le opere degli artisti, queste ultime intese come strumento di introspezione e di esplorazione della propria interiorità. Questa azione implica vari passaggi: incontro percettivo ed emotivo dei ragazzi con l’opera d’arte, sua decodifica attraverso un’interazione dinamica, identificazione e sviluppo di un pensiero creativo e simbolico. Ciò consente di sperimentarsi nei diversi linguaggi espressivi ed estetici, grafici e pittorici, video-fotografici, installativi, poetico-narrativi, facendo altresì emergere l’identità del singolo in relazione all’identità del gruppo. I ragazzi, creando una nuova opera che scaturisce da quella originale senza però imitarla, divengono gli autori-protagonisti del proprio apprendimento. La finalità è di sollecitare nei ragazzi un processo creativo che li stimoli e motivi a far emergere la capacità di esprimersi, di decodificare i propri sentimenti, pensieri ed emozioni, di tradurre le suggestioni nate dalla visione di una mostra d’arte, di sperimentare direttamente la produzione di elaborati, di fissare un’immagine evidenziando le diverse sensibilità e stati d’animo. Questo in una dimensione generale di valorizzazione della propria identità e autostima.



Come si è svolto, in pratica, l’attuale laboratorio in mostra, sul bestiario fantastico?

L’elemento narrativo è l’identità visiva, che trae ispirazione dalle suggestioni della mostra Pagine da un bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo, prodotta dalla Galleria Civica e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il laboratorio ha permesso di lavorare sui temi del bestiario inteso come viaggio visionario e fantastico alla ricerca di un linguaggio estetico volto a tradurre l’originale e duale conflitto uomo-bestia, istinto-ragione ecc., in cui, simbolicamente, l’immagine animale della natura istintuale converge e si fonde con l’immagine di sé. Il risultato sarà la produzione di rappresentazioni che mettano in scena ritratti di un sé fantastico, in una sorta di autobiografia visiva di bizzarre metamorfosi: evocando, nelle loro espressioni, qualità e comportamenti umani e animali, i ragazzi metteranno in scena i propri vizi e virtù, attualizzando un individuale repertorio fantastico e ironico.


Progetti e collaborazioni futuri?

La nuova direzione che a breve si insedierà alla guida della Galleria Civica, in base ai programmi e alle modalità organizzative e strutturali che riterrà opportuno avviare, valuterà come proseguire e quali eventuali elementi di novità introdurre al progetto Under18,  affermatosi in questi anni come un appuntamento atteso e partecipato.


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La recensione della mostra


a cura di annalisa trasatti



Galleria Civica d’Arte Moderna – Progetto Under18
a cura di Sonia Fabbrocino

Info: tel. +39 0592032911; fax +39 0592032919; galcivmo@comune.modena.it; www.comune.modena.it/galleria

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