Sempre
al MAMBo è allestita Il libro d’artista per bambini e ragazzi, una mostra di libri creati dagli
studenti dell’Accademia di Belle Arti, appositamente studiati per i
giovanissimi fruitori e esposti presso la MAMbo Children Library, dove le proposte legate all’immaginario munariano del libro d’artista
continueranno durante l’anno con Storie senza
parole, come creare libri plurisensoriali, un’attività legata alla
creazione-costruzione di libri “illeggibili”, ideati e progettati dai bimbi
attraverso i materiali anomali e le tecniche artistiche dell’arte contemporanea.
L’omaggio del MAMbo a Bruno
Munari non è casuale: lo stesso Bellei, nella prefazione
al volume, ricorda l’indimenticabile incontro con l’artista e con il suo libro Da lontano era un’isola. Il
motivo di una narrazione del Novecento artistico attraverso l’immaginario dei
sassi è dichiarato dall’autore stesso: “Forse perché un sasso, oltre a quanto ha
mostrato Munari nel suo libro, è anche qualcosa che va a fondo, non riesce a
stare in superficie, al punto che potrebbe perfino arrivare vicino all’anima”.
Il nuovo laboratorio, ispirandosi anche all’operazione dell’autore di
riscrittura di un manuale della storia dell’arte del Novecento, che stabilisce
un’affinità del tutto soggettiva tra la morfologia di alcuni sassi e le opere
degli artisti, prevede varie fasi d’incontro e lettura del sasso come oggetto
di indagine estetico-visuale.
Ogni bimbo, scelto il proprio sasso, viene invitato alla sua
osservazione attenta, attraverso diverse operazioni esperienziali-manipolative:
guardarne la forma, appoggiandolo sul foglio, tracciandone i contorni,
scrutandolo nella sua complessità bidimensionale e tridimensionale, studiandolo
da diverse angolature; ridisegnarlo, una volta riguardato con una lente di
ingrandimento, quindi nei dettagli, nel rapporto tra “micro” e “macro”, che
mette in luce texture, venature, particolari (il mio sasso visto da vicino); ancora interpretarlo, o meglio,
una volta inchiostrato il sasso, riviverlo con la fantasia, associando alle
inaspettate strutture che il tampone fa emergere, un’immagine evocativa (l’immagine
racchiusa nel mio sasso mi fa pensare a…); infine, i bimbi vengono invitati a ritagliare la
forma del proprio sasso (il mio sasso), con carte policrome e rielaborarlo con pastelli e
matite colorate (che diverrà copertina del loro libro d’artista). Tutto ciò viene raccolto in un
libro che i bambini, insieme al sasso, porteranno a casa.
La finalità del laboratorio consiste, infatti, nella riappropriazione
di un “saper guardare il mondo e la realtà, con sguardo rinnovato, con occhi
nuovi”, e mira al
superamento dello stereotipo, alla riscoperta delle facoltà plurisensoriali,
delle potenzialità estetiche, ormai anestetizzate dalla sovraesposizione
mediale e dal bombardamento iconico-consumistico a cui noi tutti, in
particolare i più piccoli, siamo sottoposti ogni giorno.
In altre parole, ritrovare anche nella semplicità di un sasso, la sua
complessità, la sua “stra-ordinarietà”, riconoscendola in quei territori, oggi
un po’ dimenticati, della fantasia, dell’immaginario, del sogno, dell’infra-ordinario
caro a Perec, che
aiutano a cogliere la bellezza e l’originalità anche nell’ordinario del
quotidiano. E, come scriveva Munari: “I sassi sono sculture del mare e dei
fiumi. Ognuno è diverso dagli altri, non ci sono due sassi uguali, sono tutti ‘pezzi
unici’ come le opere d’arte”.
La presentazione del volume per Artelibro
Munari a Sassuolo
gisella
vismara
la rubrica didattica è diretta da annalisa
trasatti
dal
22 settembre al 7 novembre 2010
900 in sassi
a
cura di Mauro Bellei
Les
Trois Ourses
MAMBo
– Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don
Minzoni, 14 (zona piazza dei Martiri) – 40121 Bologna
Orario: da
martedì a domenica ore 10-18; giovedì ore 10-22
Ingresso
libero
Info:
tel. +39 0516496628; mamboedu@comune.bologna.it;
www.mambo-bologna.org
[exibart]
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