Come è nato il tema della sua ricerca?
Da una lunga frequentazione della relazione arte-didattica che proviene dal mio stesso percorso universitario che è stato incardinato all’inizio nella facoltà di Magistero. E dal fatto che intanto ho avuto dei figli a cui desideravo comunicare quello che andavo studiando, conoscendo ed amando.
Come si è evoluto?
La ricerca si è evoluta nel tempo in tanti modi: cercando in Italia, ma soprattutto all’estero, di approfondire sia l’aspetto teorico che il patrimonio delle esperienze sostenute o in atto che fossero tramandabili, in modo da rendere tale sapere una cultura.
Come è stata strutturata?
Come un complesso organico composto da una premessa metodologica, una parte storica che rileva personaggi di spicco, scuole e dibattiti che innervano la relazione arte-educazione. L’inchiesta che è stata inviata a tutti i musei d’arte contemporanea per rilevare, sul territorio, la situazione dei servizi educativi, l’analisi delle sezioni didattiche e dei servizi educativi più significativi in Italia e all’estero con le loro proposte, il quadro istituzionale, il seminario che è nato presso l’università e che è diventato un forum telematico per un certo periodo, l’allargamento del discorso dal museo al territorio, e l’educazione a tale patrimonio, il problema della formazione dei responsabili dei servizi educativi e le proposte dell’università.
Quale è stata la risposta dell’istituzione museo ad un progetto partito dall’Università e quale è il panorama della didattica dell’arte che è emerso?
La risposta dei musei è stata percentualmente alta e ha rilevato un panorama molto variegato e certamente in grande evoluzione, ma con picchi considerevoli ancora solo in pochi musei.
Centrale risulta il ruolo dell’operatore didattico delle sue competenze, quindi della sua formazione, da qui un forte invito al mondo dell’Università e alla sua competenza formativa. Quale la proposta scaturita dalla ricerca?
La Regione Lombardia ha emanato molto recentemente degli atti d’indirizzo in cui si è delineata con una notevole precisione e approfondimento la figura del responsabile dei servizi educativi dei musei. La proposta universitaria che è nata all’interno della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica ha messo a punto un master di I livello che partirà a novembre di quest’anno (scadenza iscrizioni il 31 ottobre 2003) in collaborazione con la Regione Lombardia e il Museo Diocesano di Milano.
intervista a cura di annalisa trasatti
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