Categorie: didattica

didattica_resoconti | Domani niente scuola: si va al Museo! | Alba (cn), Sala Beppe Fenoglio

di - 11 Gennaio 2008
Il tema proposto quest’anno da Turismo in Langa è stato sviluppato in tre seminari riguardanti le nuove metodologie di comunicazione con cui il Museo si trova a rapportarsi con l’utenza, per cercare di attirare le cosiddette fasce del non-pubblico, tenendo un occhio di riguardo per la formazione delle nuove professionalità museali.
Il primo intervento è stato tenuto da Anna Pironti, responsabile del Dipartimento educazione del Castello di Rivoli e neodocente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il suo intervento si è articolato secondo questa sua doppia funzione: in primo luogo, la docente ha fatto notare quanto sia importante la sinergia tra Università e Museo per quanto riguarda la formazione di personale qualificato a lavorare in questo ambito. In secondo luogo, il suo intervento è stato incentrato sull’ampio ventaglio di proposte didattiche che offre il Castello di Rivoli: dalla visita guidata al laboratorio didattico alle attività per famiglie, a quelle in collaborazione con altri enti. Il tutto sempre tenendo presente la corrente di pensiero al quale il Dipartimento educativo si ispira, quella di Bruno Munari, legata alla manualità, dove “il fare non è mai disgiunto dal pensare”.
Il secondo intervento, dal titolo decisamente accattivante –Non ci vado! Adolescenti e museo: un incontro difficile?– è stato mediato da Alessando Bollo, coordinatore dell’Area ricerca della Fondazione Fitzcarraldo, con la cui ricerca (commissionata dal Comune di Modena al fine di comprendere il rapporto tra il Museo e il non-pubblico degli adolescenti) ha preso il via la giornata di lavori. Specificamente su questo punto si è inserito l’intervento di Clara Manella, che ha presentato una serie di iniziative dal successo insperato proposte dalla Gamec di Bergamo, al fine di portare al Museo alcune categorie di pubblico difficili, come appunto gli adolescenti, in particolari ricorrenze altrettanto difficili, come il giorno di San Valentino o quello della Festa della donna.

Interessanti riflessioni hanno caratterizzato gli esempi riportati da Vincenzo Simone, dirigente del Settore Educazione al patrimonio culturale della Città di Torino, e Sergio Durando, responsabile dell’Asai di Torino, per quanto riguarda alcune iniziative proposte dal capoluogo piemontese, che si distingue per la grande attenzione verso diverse fasce di pubblico nel campo della didattica museale.
L’ultimo seminario è stato tenuto da Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny, presidente dell’Associazione didattica museale, che si occupa di tutti i servizi didattici del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. La parola chiave del suo intervento è stata edutainment: imparare giocando. Sono inoltre state presentate le attività proposte dal Museo, caratterizzate da un’impronta ludica ma che, al contempo, permettono un apprendimento pregnante. Sono state mostrate quindi iniziative di vario genere, dove l’imperativo comune è vietato non toccare, una delle maggiori barriere fra il visitatore e il Museo. Importante è stato sottolineare la possibilità di imparare giocando offerta anche agli adulti; approccio che incontra resistenze ma che, una volta vinte, dà grandi soddisfazioni.

In sostanza, ciò che è emerso dal convegno è la piena consapevolezza che, se s’incontrano difficoltà nel coinvolgimento di particolari tipologie di pubblico, come quello adolescenziale, si stanno altresì moltiplicando gli sforzi per proporre chiavi di lettura sempre nuove e per incentivare le visite al Museo.

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la rubrica didattica è diretta da annalisa trasatti


22 novembre 2007
Seminari di formazione culturale. IX edizione – Domani niente scuola: si va al Museo! Il Museo ha imparato la lezione: nuove metodologie e professionalità per i laboratori di didattica museale
Sala Beppe Fenoglio
Via Vittorio Emanuele II, 19 – 12051 Alba (CN)
Info: www.turismoinlanga.it

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