La Fondazione Querini Stampalia, da alcuni anni, in collaborazione con l’Associazione Il Cavaliere Azzurro sta sviluppando un ciclo di progetti educativi legati alle aree museali e alle mostre temporanee dal sapore e titolo munariano Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Il terzo laboratorio del ciclo si intitola Un viaggio tra il reale e il fantastico ed è un invito ai bambini veneziani e i loro genitori alla divertente scoperta delle opere dei cinque finalisti del Premio Querini Stampalia-FURLA per l’Arte, in mostra con Fame, leggi in inglese, read in italian. Il laboratorio prevede un ideale percorso a tappe tra le opere dei cinque artisti finalisti: Pierpaolo Campanini, Sarah Ciracì, Stefania Galegati, Massimo Grimaldi e Domenico Mangano, dove il filo conduttore sarà il viaggio, seguendo il quale i lavori degli artisti diventano, per i più piccoli, i protagonisti di una storia che a seconda delle interpretazioni può rimandare alla realtà o esplorare nuove chiavi di lettura e di conoscenza.
Sarà il piccolo visitatore, con l’aiuto dell’operatore, a costruire il suo personale percorso, attraverso un dialogo animato con le opere esposte, non così scontato, anzi da costruire insieme, al fine di avvicinarsi creativamente ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea, siano essi video, installazioni, fotografie, opere pittoriche o sculture. I bambini saranno accompagnati in un percorso favoloso che, attraverso nove tappe del percorso espositivo, li porterà a scoprire la complessità dell’arte contemporanea e, nello stesso tempo, a stimolare la loro curiosità e fantasia, attraverso esperienze plurisensoriali e l’ausilio anche di oggetti e suoni particolarmente evocativi e legati alla opere in mostra. La durata dell’itinerario sarà di un’ora e mezzo circa e l’ultima tappa sarà dedicata a un laboratorio ludico-pratico dove i bambini, partendo dall’idea del video Deriva e Travaglio come viaggi della speranza di Domenico Mangano del viaggio tra passato e presente i bambini andranno a realizzare degli elaborati dove disegni che si ispirano alla realtà o alla fantasia saranno la base di sovrapposizioni spaziali e temporali. Tali sovrapposizioni si attueranno mediante l’impiego di materiali poveri e di fotografie che il bambino è invitato a portare da casa, che andranno a sottolineare l’aspetto autobiografico del lavoro.
Memorie, ricordi e vissuto quali ingredienti sempre più protagonisti di attività didattico-educative, affinché diventino il più possibile delle esperienze da ricordare…
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