Come e quando è nata la Sezione Didattica della Peggy G. Collection di Venezia?
Da diversi anni la Collezione Peggy Guggenheim svolge attività didattico-educative a differenti livelli, con grande attenzione alla formazione e all’educazione all’arte. Primo fra tutti, il Corso di formazione di docents nato nel 1996 a cura di Dario Pinton.
Da chi è formata e che formazione professionale hanno gli operatori?
La formazione delle guide ha come primo scopo lo studio delle opere della Collezione, per passare poi, a partire sempre dalle opere stesse, alla ricerca di quegli elementi che toccano l’esperienza di ogni persona. Per creare una relazione di vicinanza tra l’opera e il visitatore.
Partendo dall’ osservazione dell’opera, attraverso la sua descrizione, si passa, usando la parola come fosse una matita, al disegno degli elementi costitutivi dell’opera stessa.
L’obiettivo è quello di fare in modo che la visita sia una esperienza e una riflessione su un modo altro di vedere, e come questo sia parte della nostra quotidianità.
Quale è la vostra offerta didattica?
Il corso di formazione di Dario Pinton, finalizzato alla preparazione di 20/25 giovani guide volontarie specializzate sulla Collezione Peggy Guggenheim, e nella seconda fase incontri bimestrali per affinare la capacità di decifrare e comunicare l’arte contemporanea.
Attraverso i docents volontari la Collezione Peggy Guggenheim realizza, con il sostegno della Regione Veneto, un programma educativo per le scolaresche di ogni grado della regione, ed è in grado di offrire oltre all’ingresso anche visite guidate gratuite. Altra iniziativa è la Giornata dei bambini, programma didattico gratuito, nato nel 2001 al fine di introdurre bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni all’arte contemporanea.
La Giornata dei bambini ha l’intento di rendere l’esperienza del museo piacevole e accessibile eha luogo ogni domenica alle ore 15.00. Questo progetto è coordinato da Elena Minarelli, responsabile della didattica, ma è condotto da stagisti, provenienti dall’Italia e dall’estero: questa risorsa rende possibili sia le visite che i workshops in diverse lingue.
Infine la Collezione promuove da due anni il progetto A scuola di Guggenheim
Si rivolge ai docenti e agli studenti delle scuole, di ogni ordine e grado, del Veneto, per realizzare itinerari educativi e formativi nell’arte del XX secolo. Questo progetto pilota, ideato e curato da Elena Ciresola, è realizzato grazie alla collaborazione di Regione Veneto SSIS Veneto e MBAC, Centro Servizi Educativi. Il progetto si basa su tre criteri fondamentali: l’idea di lavorare nella cultura del ‘900, la rottura dei confini disciplinari e la volontà di operare una scelta di qualità nel sistema di conoscenza e nel processo di apprendimento, documentando su un sito, al termine del biennio, le azioni svolte tra scuola e museo, permettendo la visibilità dei progetti, dei processi e dei prodotti finali.
Quali sono le peculiarità della vostra metodologia?
L’obiettivo fondamentale a lungo termine è di investire in una eccellente rete didattica della Fondazione Solomon R. Guggenheim, in modo che ci si confronti e ci si misuri con gli standard delle cinque sedi museali al fine di garantire processi educativi e formativi, che possano essere internazionali e multiculturali.
Quali i progetti futuri, le novità o i cambiamenti in atto?
E’ di pochi giorni fa un accordo con la Sezione Didattica delle Scuderie del Quirinale di Roma per lavorare assieme a laboratori didattici relativi alla mostra Capolavori del Guggenheim. Il grande Collezionismo da Renoir a Warhol in collaborazione con RAISAT interessato ad un format settimanale dal titoloA scuola con Peggy.
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