14 aprile 2003

numero 188 aprile 2003 Art e Dossier

 
in copertina Egon Schiele, particolare di ragazza inginocchiata con abito arancione – rosso (1910). Questo mese cover + dossier per il noto artista austriaco, in mostra al Museo di Arte Moderna di Lugano fino alla fine di Giugno…

di

Fa sorridere l’appellativo che contraddistingue il primo articolo di questo numero di Art e Dossier: “Enfant terrible”: palese allusione ad una nota pubblicità promossa da una casa automobilistica francese nonché sintesi emblematica del tormentato temperamento artistico di Egon Schiele. Mentre Barbara Paltenghi presenta un’introduzione un po’ troppo “didattica” sull’artista, Marco Bussagli riesce ad incuriosire di più nell’approfondimento realizzato per la rubrica Dentro l’opera in cui affronta l’ Abbraccio del 1917: i contorcimenti dei protagonisti celano (e nemmeno troppo) un attento studio anatomico, il tutto corroborato da un puntuale confronto condotto a mezzo d’ illustrazione anatomica del corpo umano. Ampio e ben curato l’articolo dedicato a Julia Margaret Cameron, pioniera della Egon Schiele, Autoritratto con le braccia alzate, 1914 fotografia, al cui confronto appare forse un po’ scontata la “riscoperta” propostaci questo mese da Leandro Ventura: Isabella d’Este, celebre nel passato e nota oggi con l’abusato epiteto di “primadonna del Rinascimento”. Lo zaffiro quintessenza delle virtù celesti, la perla emblema di regalità, il rubino simbolo teologico del martirio: l’Adorazione dei Magi (1460-65) di Andrea Mantegna rappresenta lo spunto per un’accattivante lezione iconologia sul significato delle pietre curata da Silvia Malaguzzi a cui segue l’articolo redatto dal Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Antonio Paolucci, il quale ci introduce alla scoperta della nascita travagliata e recente della lingua comune degli italiani: mostra inaugurata il 13 Marzo (non è quel che si dice uno “scoop” anzi forse siamo nuovamente un po’ in ritardo?! per fortuna termina a Settembre..) nella quale i cartacei sono coadiuvati lungo il percorso dalla presenza di sculture e dipinti in funzione esplicativa ed illustrativa. Palazzo Leoni Montanari a Vicenza: sede di un grande istituto bancario divenuto anche un vero e proprio “museo”. Nelle gallerie sono conservate significative testimonianze d’arte veneta, un’invidiabile collezione d’icone russe, una biblioteca specializzata, bookshop di qualità e perfino un laboratorio di restauro: non rimane che vedere per credere o almeno …“dare un’ occhiata”!

angela fedi


Art e Dossier. n. 188 Aprile, Mensile.
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