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Iniziamo questo breve viaggio nel vario ed interessante numero di Ars di questo mese. L’osservatorio di Gabriele Simongini parla di Segni e Segnali: da Consagra a Mario Radice, un percorso tra gli spazi espositivi che, pur essendo al di fuori dei circuiti alla moda, propongono attente riflessioni su un’arte eccentrica.
Ludovico Pratesi propone la sua riflessione, positiva, sull’appena conclusa fiera MiArt di Milano. Ottime parole da parte del critico romano su lo spazio Anteprima che nella fiera milanese ha proposto quanto di meglio è disponibile nel mercato nazionale per quanto riguarda l’arte giovane. Gli articoli successivi sono una recensione della mostra sul Picasso erotico a Parigi e un approfondimento sul mondo della fotografia a New York e sulla fascinazione che la città statunitese esercita sugli artisti dello scatto. Ancora una recensione, sempre da Parigi, è dedicata alla mostra “Les Années Pop”, di cui Exibart ha parlato in occasione dell’inaugurazione, mentre per quanto riguarda l’Italia è recensita l’esposizione che ha visto protagonista Kiki Smith da Raffaella Cortese a Milano, nella sua prima personale nel nostro Paese. Di grande interesse, per chi si appassiona d’arte contemporanea, l’anteprima sulla Triennale di Barcellona che inaugurerà a fine maggio.
Electroshok, grande festival romano sulla storia della videoarte, è introdotto da Bruno di Marino che ne è anche curatore. Dopo l’approfondimento sui nuovi musei di fine ‘900 (Tate Modern, Guggenheim Bilbao…) e le loro ardite architetture è la volta dell’articolo principale di questo numero. Elena Pontiggia ci conduce all’interno del mondo delle gallerie d’arte che si occupano di Novecento. Tra meravigliose immagini di Balla, Carrà, Rosai scopriamo la storia e le vicissitudini delle primissime gallerie d’arte del nostro paese dove, tra la povertà ancora presente, nasceva una generazione di collezionisti. L’articolo lega immediatamente con quello seguente che analizza la situazione artistica romana in uno dei periodi più caldi del secolo appena concluso: il Ventennio fascista.
Umberto Boccioni è protagonista dell’articolo che descrive la rinata collezione Ingrao, a Cagliari, e la sua nuova eccellente collocazione. Il noto architetto Massimiliano Fuksas è invece protagonista dell’intervista di Lorenzo Canova sulla situazione dell’arte e dell’architettura contemporanea italiana. Altra intervista è dedicata all’artista Luigi Mainolfi.
Il ‘profilo’ di Laura Tansini è tutto per i due grandi arlecchini dell’arte contemporanea inglese: Gilbert&George. L’interessante articolo ripercorre con spirito critico ma didattico e divulgativo la storia strampalata ed eccezionale di questa coppia di artisti che da decenni fanno sensazione e scalpore in tutto il mondo; moltissime immagini sono a corredo del piccolo saggio.
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L’arte pop a Parigi
La collezione Ingrao a Cagliari
Intervista di Exibart a Luigi Mainolfi
Massimiliano Tonelli
Ars. De Agostini. Mensile. Costo: £ 10.000.
via Montefeltro 6/A – 20156 Milano
[exibart]