Chi scrive considera ARS tra i migliori esperimenti di editoria d’arte cartacea. Il foglio milanese edito da De Agostini riesce infatti a coniugare le notizie sul ‘contemporaneo’ con le informazioni dagli ambiti dell’arte antica e moderna; riesce a far convivere importanti firme con giovani critici; riesce soprattutto ad aver un linguaggio e, conseguentemente, un aspetto non solo per ‘addetti ai lavori’.
In questo, peraltro interessante, numero dicembrino, tuttavia, siamo a render conto di un piccolo passo falso di questo mensile. Dopo la prima parte dedicata alle notizie dal mondo (Milano, Barcellona, Parigi, Londra, New York…) incontriamo un articolo che descrive un ‘nuovo’ e affascinante museo romano, è proprio la direttrice Elena di Majo a descrivere le bellezze del Museo Hendrik Christian Andersen; poche pagine ed ecco l’articolo sulla manifestazione emiliana ‘Modena per la Fotografia’ a firma Walter Guadagnini (il curatore dell’evento stesso). Il reportage su ‘Arte all’Arte’ – notissima manifestazione che conduce l’arte contemporanea tra i borghi toscani – è firmato da Matilde Meucci, collaboratrice dell’ufficio stampa dell’evento stesso. E, per finire, nelle ultime pagine ci attente un mega-articolo su Grazia Toderi proprio di quella Laura Cherubini, nota critica romana, che ne cura la mostra attualmente allestita presso la galleria Giò Marconi di Milano.
Se la tendenza di dar la parola ai protagonisti può essere per certi versi condivisibile, ci pare che questo numero di ARS demandi eccessivamente la critica degli eventi a persone troppo ‘coinvolte’ negli stessi. Nonostante la qualità degli articoli sia tutt’altro che diminuita, ci siamo sentiti in dovere di segnalare questa anomalia.
Tra gli altri servizio segnaliamo la seconda puntata dello speciale ‘arte e danza’ curato da Francesca Romana Morelli; un viaggio – alla prima puntata – sulla pittura giapponese; un articolo sulla mostra di Anselm Kiefer a Basilea; un articolo/proposta sul giovane artista brasiliano, protagonista della scorsa Biennale, Ernesto Neto.
E per finire una notizia: dal prossimo numero ARS cambierà. Nuovo aspetto, nuove rubriche, più servizi e approfondimenti, tutte le notizie del mercato ci aspettano nel primo numero del 2002, dal 23 gennaio in edicola.
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... E per completare il quadretto propongo un calendario 2002, stile sex-art, della Pagliucco Salvemini.
Non chiedetemi di dirvi da chi lo farei recensire, è Natale e tutti siamo più buoni.
Ciao, Biz.
Mi paiono condivisibili le vostre considerazioni e, soprattutto, il garbo con cui le proponete. Il commento del vostro lettore ("qui se la cantano e se la suonanoooooo ...") mi pare invece motivato da un - a mio avviso ingiustificato - pregiudizio sulla materia del contentedere.
concordo con il dottor Tonelli. Non è possibile che le riviste facciano scrivere gli articoli alle stesse persone che organizzano lemostre...e poi si lamentano del conflitto di interessi...QUI SE LA CANTANO E SE LA SUONANOOOOOOOOOOOOO
Il dimandare la critica degli eventi a persone troppo "coinvolte" negli stessi può far dubitare della veridicità.
Si rammenta che Matilde Meucci non era l'uff. stampa di ARTE ALL'ARTE come erroneamente pubblcato nell'articolo, ma collaborava con lo stesso in occasione della manifestazione.