numero 91 maggio/giugno 2002 temaceleste

Simona Vendrame, direttrice di temaceleste, parla nel suo editoriale di ‘art fever’ ed a ragione. Tra la biennale Manifesta (già iniziata), la quinquennale Documenta a Kassel, la grande kermesse della fiera ArtBasel e la biennale d’Architettura di Venezia la mitteleuropa trascorrerà un’estate se possibile eccessivamente ricca di grandi eventi…
Gli intrecci tra arte e sociale sono ormai presenti nei riferimenti di tutti i ciritici d’arte. Fornisce un sintetico approfondimento in questo senso il breve saggio di Nato Thompson che parla di arte come catalizzatore sociale. Di seguito Simona Vendrame, in un’intervista a Wolfgang Tillmans, riesce a far ‘uscire’ tutta la poetica sottostante al lavoro del noto fotografo ultimamente protagonista in Italia con due mostre a Rivoli ed a Roma. Dai riferimenti alla Russia sovietica alla critica della musica pop, in un bell’articolo di Martin Herbet si riassume tutta la ricerca della giovanissima pittrice scozzese Lucie McKenzie, in bellavista anche sulla copertina di questo numero.
Molto ultile anche il mini-saggio di Angelo Capasso su Maurizio Cattelan. Nonostante si potebbe obiettare che tutto è stato detto e scritto sul geniaccio padovano, il critico romano riesce a mettere in evidenza i nodi essenziali di quella grande rete che è la ricerca di Cattelan.
Articoli monografici (interviste e non) sugli artisti Rayan Mendoza, Rainer Ganahl, Bernhart Martin. Gli ‘autoritratti’ (artisti giovani che si auto-presentano con un breve testo) sono questa volta appannaggio di Yael Bartana, George Shaw, Sven Pahlsson e Lara Favaretto. E qui ci sta un ‘bravo’ a temaceleste che ha anticipato la vittoria dell’esilarante artista veneta per la competizione dell’Italian Studio Programme al PS1 del MoMa di New York.

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Massimiliano Tonelli