Medioevo di gennaio pone in primo piano Carlomagno, ineffabile personaggio, la cui incoronazione, avvenuta il 24 dicembre dell’anno 800 nella basilica di S. Pietro, segna una svolta poderosa nella storia dell’Europa. A partire dal rituale della cerimonia: per la prima volta è accertato l’uso di una vera e propria corona, che, posta sul capo del futuro Imperatore dal Papa, sanciva una sorta di supremazia del potere spirituale sugli imperatori. L’atto, a quanto sembra non concordato in precedenza, avrebbe invero lasciato Carlo piuttosto contrariato. Ma il sovrano franco e i suoi discendenti ebbero singolare rilevanza anche per il volto monumentale della città di Roma, che, in seguito all’alleanza tra Papato e dinastia carolingia, fu profondamente rinnovato dal pontefice Adriano I e dal suo successore Leone III. Tra le opere più mirabili del periodo v’è senza meno da menzionare la ricostruzione della basilica dedicata a S. Susanna, della quale spicca il fulgido mosaico dell’abside, nel quale sono raffigurati anche Leone III e, per la prima volta in una chiesa romana, un sovrano straniero: Carlomagno. L’ampio spazio dedicato al grande sovrano si chiude con un servizio su Bernardo, nipote di Carlo e re d’Italia per un lustro.
Per I Palazzi del principe, le corti dell’area umbro-marchigiana – Urbino, Foligno, Camerino e Gubbio – i cui munifici signori nel Quattrocento ne trasformeranno risolutamente l’aspetto, con la costruzione di dimore di gusto raffinato.
Itinerario offre un percorso attraverso la Basilicata, regione ignorata dai più, ma che trasuda da ogni canto arte e cultura, frutto di una straordinaria mescidanza di dominazioni, razze ed eventi storici. In Vita quotidiana, la storia della perla, un tempo fastoso ornamento riservato alla stirpe regale bizantina, ma che proprio nel Medioevo ammalia le corti occidentali, grazie alla maestria delle botteghe italiane. Lo Speciale del mese è dedicato alla riscoperta del Medioevo, esecrato dagli Umanisti come periodo barbaro e aborrito dal Rinascimento, conosce nuova fortuna a partire dal XVII secolo, con il gusto architettonico neogotico, che si impone quale alternativa alle rigide regole del classicismo. Nell’Inghilterra del XVIII secolo, la rivalutazione del Medioevo dà luogo alla moda del giardino irregolare, che riproduce il paesaggio naturale e mira a evocare, con le false rovine di cui è disseminato, passioni intense, memorie o sensazioni malinconiche. È anche l’epoca del così detto romanzo gotico, di cui, è opinione di chi scrive, il Melmoth di Maturin rappresenta forse l’esempio migliore. Nell’Ottocento, infine, al Medioevo si ispirano i patrioti di tutta Europa, che vi scorgono il nascere dello spirito nazionalistico dei singoli popoli e del loro organizzarsi in Nazioni, di cui esaltarono la dimensione etnica e religiosa.
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Fabio Bernabei
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Questo giornalista continua a sorprendermi... in bene, naturalmente!