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Cortina d’Ampezzo, i Mondiali di Sci 2021 e l’arte, tra mostre e novità

di - 14 Febbraio 2021

Cortina d’Ampezzo, la “Regina delle Dolomiti” è riuscita in quello che in tempi di pandemia appare quasi un miracolo: lo svolgimento dei Campionati Mondiali di Sci 2021.
Il paese nel cuore delle Dolomiti ha fatto il massimo sforzo perchè le gare potessero avere luogo, anche se a porte chiuse, e, nonostante le restrizioni, non mancano gli eventi culturali, come la proiezione di Mario Arlati sulla facciata principale dell’Hotel Cristallo, realizzata in collaborazione con Galleria d’Arte Contini; l’apertura della nuova sede di FarsettiArte negli spazi della ex-funivia Belvedere-Pocol con una mostra con 50 opere di grandi artisti; le mostre al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi: “Montagna sacra. Un paesaggio silente tra il bianco e il colore” e  “Una montagna di mattoncini a Cortina”, curata da LAB, una delle collezioni private di LEGO più grandi d’Europa.
Da non perdere anche una visita al Lagazuoi Expo Dolomiti, una delle gallerie espositive più in alta quota al mondo, con la sua vista mozzafiato.

© www.dolomiti.org

Intervista a Luigi Alverà, Vicesindaco di Cortina

Cortina e i Campionati Mondiali di Sci 2021. Che cosa significa essere riusciti a realizzare questo evento in un momento complesso come questo?

«Significa sicuramente tornare ad aprirsi ai palcoscenici internazionali con una prospettiva di sviluppo, quindi con una ripartenza importante in un momento così difficile per Cortina e per tutto il territorio delle Dolomiti».

Cortina e l’arte contemporanea. Una tradizione radicata nel territorio…

«Cortina tradizionalmente non è solo sport, è un paese che storicamente annovera relazioni culturali di rilievo e che ha avuto come centro delle attività culturali la Collezione Mario Rimoldi, una delle collezione d’arte contemporanea più importanti d’Italia, che segna la vita del paese fin dal suo processo di nascita. A tutto ciò si è aggiunta l’attività delle gallerie d’arte che lavorano sul territorio proponendo, da anni, mostre e progetti».

Cortina d’Ampezzo © www.dolomiti.org
Può ricordaci, brevemente, le origini della Collezione Rimoldi?

«Mario Rimoldi è stato collezionista, presidente dello storico Istituto d’Arte di Cortina, nato a fine Ottocento, e albergatore. Ha unito la sua passione per l’arte e per l’ospitalità, portando i grandi artisti di allora a Cortina, loro spesso hanno ripagato l’ospitalità donando delle opere e dando così origine alla grande Collezione Mario Rimoldi, che oggi è patrimonio delle Regole d’Ampezzo.
La sua attività ha favorito lo sviluppo di un sensibilità collettiva per i temi dell’arte e della creazione artistica, soprattutto è stata molto significativa per molti studenti, che alle pareti del vecchio istituto d’arte – purtroppo demolito una cinquantina d’anni fa – potevano trovare appesi i quadri di autori come Filippo de Pisis, Massimo Campigli e molti dei grandi pittori attivi tra l’inizio e la prima metà del Novecento. Il panorama Museale delle Regole d’Ampezzo si completa con il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini e il Museo Etnografico».

Quali sono le speranze per i prossimi mesi, sia in termini di turismo che di cultura?

«Per quanto riguarda il turismo speriamo che ci sia un finale di stagione invernale con la possibilità di sciare, oltre alla prosecuzione di tutte le attività che, anche se limitatamente, siamo riusciti a proporre in questo periodo di pandemia, come sport all’aria aperta e la possibilità  di vivere la montagna.
Accanto a questo c’è la voglia di riprendere completamente l’attività dei musei – che anche nei mesi scorsi non mai smesso di proporre, iniziative, spostandosi sui web e social – e di sviluppare attività nuove nell’ambito culturale. Molte delle nostre attività culturali sono legate a “Una Montagna di Libri. Il festival internazionale della letteratura di Cortina d’Ampezzo“, dedicato soprattutto all’editoria, ma che aperto anche all’arte e alla cultura in generale. Speriamo di poter tornare presto a realizzare le attività in presenza, per incrementare il rapporto tra cittadini di Cortina, ospiti e cultura in generale».

Da Croda Negra verso Col Gallina. Super8 Ski Tour_Averau Srl. Credit @ www.bandion.it

Che cosa vedere a Cortina in questi giorni

Galleria d’Arte Contini: la proiezione di Mario Arlati sulla facciata dell’Hotel Cristallo

«Il Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini ha scelto di rappresentare i Campionati Mondiali di Sci 2021 con le opere di Mario Arlati (1947, Milano), raffiguranti le sue Incomplete Flags, «in modo da accogliere simbolicamente il pubblico di tutto il mondo dentro lo stesso abbraccio».

«In questi giorni – ha spiegato la galleria – il Cristallo si trasformerà in una vera e propria opera d’arte, grazie alla proiezione delle bandiere di Arlati nella facciata principale dell’albergo, così da dare il benvenuto alle diverse nazionalità che si incontreranno nella splendida cornice ampezzana per dare inizio alle gare. Negli spazi comuni interni all’Hotel invece si potranno ammirare alcune delle opere dell’artista», appartenti alla su recente produzione, sviluppata a partire da un progetto dell’Unione Europea e dichiarato omaggio alla pittura dell’artista Jasper Johns.

La proiezione di Mario Arlati sulla facciata dell’Hotel Cristallo, a Cortina d’Ampezzo © Contini Galleria d’Arte

FarsettiArte: la nuova sede negli spazi della ex-funivia Belvedere-Pocol

Galleria storica di Cortina, dove ha aperto una sede nel 1964, FasettiArte apre una nuova sede nella struttura che un tempo era la partenza della funivia Belvedere-Pocol, in Piazza Roma 10. L’edificio, acquistato nel 2001 dalla galleria, è stato ristrutturato e celebra ora l’apertura con la mostra “50 opere da collezione“, in cui «alle opere di protagonisti del Novecento italiano (Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Giorgio de Chirico, Giacomo Balla) si affianca un nucleo di importanti lavori della scuola Romana degli anni ’60 (Mario Schifano, Tano Festa, Carla Accardi, Renato Mambor, Franco Angeli, Achille Perilli). Completano il percorso espositivo capolavori di pionieri dell’arte Moderna e Contemporanea internazionali (Lucio Fontana, Christo, Hermann Nitsch, Hans Hartung)», ha spiegato la galleria.
«La nuova Galleria si propone come polo attrattivo sia per manifestazioni d’arte che per eventi culturali ad ampio raggio, caratterizzandosi tra gli spazi più esclusivi sia a livello nazionale che internazionale», ha aggiunto la galleria.

La nuova sede di Farsetti Arte a Cortina d’Ampezzo © Farsetti Arte

I Musei delle Regole d’Ampezzo

Dopo la lunga chiusura imposta dalla pandemia i musei di Cortina tornano ad accogliere il pubblico: il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini e il Museo Etnografico Regole d’Ampezzo.

Al Museo Rimoldi sono in corso due mostre: “Montagna sacra. Un paesaggio silente tra il bianco e il colore” e  “Una montagna di mattoncini a Cortina” (entrambe fino al 5 aprile).
La prima è curata da Stefano Cecchetto ed è «dedicata al tema della montagna nella sua rappresentazione; il paesaggio si trasforma in qualcos’altro: un luogo dell’anima pieno di speranza e pace, lontano dal banale quotidiano», analizzato attraverso «circa quaranta opere che, partendo da quattro capolavori del Rinascimento italiano, a firma Raffaello, Tiziano, Romanino e Padovanino, presenta opere di artisti che hanno saputo descrivere al meglio questo sentimento», ha spiegato il museo.
“Una montagna di mattoncini a Cortina”, invece, è una «mostra di variegati diorami, costruiti con mattoncini LEGO, curata da LAB, una delle collezioni private di LEGO più grandi d’Europa. In occasione dei Campionati Mondiali di Sci, sarà presentato un diorama dedicato all’evento: una montagna alta quasi 2 metri raffigurante le principali attività della montagna, con lo scopo di divertire, affascinare, ma anche lasciare messaggi educativi: rispetto dell’ambiente, importanza di vivere in un contesto pulito e benefici che derivano da un corretto comportamento verso natura», ha proseguito il museo.

La sede del Museo Etnografico Regole d’Ampezzo © Museo Etnografico Regole d’Ampezzo

Lagazuoi Expo Dolomiti: una delle gallerie espositive più in alta quota al mondo

Vale sempre una visita lo spazio espositivo per mostre temporanee sulla cima del monte Lagazuoi, a quasi 3mila metri d’altitudine che, inaugurata nel febbraio 2018, si raggiunge in pochi minuti, a bordo della funivia Lagazuoi, in appena tre minuti.
Realizzata sul progetto architettonico dello Studio Scuderi e Associati (Cortina d’Ampezzo) e sul progetto strutturale dell’ingegnere Roberto Pegorer (Treviso), la «struttura nasce dal rinnovamento di un magazzino, trasformandone però completamente la funzione: oggi è un laboratorio permanente di idee ad alta quota.
Grazie al riscaldamento a pavimento con pannelli solari e all’accumulatore di calore è autosufficiente sul piano energetico. Posizionato in un luogo di eccezionale bellezza paesaggistica, è senza barriere architettoniche. Rampe e ascensore garantiscono la completa accessibilità di ogni area, in estate come in inverno. Il complesso si sviluppa su tre piani serviti da ascensore panoramico e dispone di quattro sale espositive di cui una sala congressuale, una lobby, coffee bar e terrazza panoramica».

Driade e FontanaArte in vetrina all’Hotel De la Poste

Nella cornice dello storico Hotel De la Poste che si affaccia su Corso Italia, il design Made in Italy è protagonista attraverso l’esposizione di pezzi cult Driade e FontanaArte: «Siamo lieti di aver attivato all’Hotel de la Poste una partnership con due brand che rappresentano l’eccellenza del design italiano nel mondo – ha commentato Gherardo Manaigo, titolare dell’Hotel de la Poste –: Driade, presente con i suoi iconici complementi d’arredo outdoor, e FontanaArte con le sue preziose lampade di design che illuminano e caratterizzano gli spazi interni delle aree comuni dell’albergo».
«La poltrona Nemo di Fabio Novembre, che per l’occasione viene presentata nei colori del nostro tricolore, accoglie passanti, turisti, atleti e addetti ai lavori all’ingresso dell’Hotel De la Poste. La Nemo è nota per il volto dalle sembianze classiche che viene scavato per creare uno spazio abitabile. Dettaglio di grande rilievo sono i materiali rigorosamente eco-sostenibili con i quali vengono realizzate le poltrone.
All’interno dell’Hotel De la Poste sono numerose le lampade FontanaArte che divengono parte dell’arredo montano tipico in legno e che ne aggiungono luce e decoro Made in Italy. Si va dalle lampade LaSospesa realizzate dallo studio dell’architetto Stefano Boeri, alla Pinecone di Paola Navone, all’Uovo di Ben Swildens, fino a Equatore di Oscar e Gabriele Buratti. Le Bilia Mini bianche, rosse e verdi raccontano l’evoluzione contemporanea di un oggetto che ha fatto la storia del design», hanno spiegato gli organizzatori. (Silvia Conta)
Hotel de la Poste, con Driade e Fontanarte, © Hotel de la Poste
Hotel de la Poste, con Driade e Fontanarte © Hotel de la Poste

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