Cos’è Cuba? Un mistero bellissimo da raccontare, soprattutto se con le parole della poesia che, nell’isola caraibica, è particolarmente feconda. Come sembra emergere da “Cuba introspettiva”, mostra ideata e curata da Giacomo Zaza, co-curatore del Padiglione di Cuba alla Biennale di Venezia del 2013 e del 2015, presso gli spazi di La Nuova Pesa, in via del Corso, a Roma. La mostra presenta fotografie, istallazioni, video e disegni realizzati da nove artisti di diversa generazione: Lázaro Saavedra, Tonel, Glexis Novoa, Luis Gomez Armenteros, Javier Castro, Levi Orta, Grethell Rasúa, Glenda León, Celia-Yunior. Per chiudere “Cuba Introspettiva”, oggi, alle 18.30, un appuntamento con la poesia cubana contemporanea. Ad aprire l’incontro, Carmen Lorenzetti, autrice di Cuba. Un viaggio tra immagini e parole, antologia di poesie pubblicata da Edizioni NFC, nel 2015, che ci introdurrà nella scena letteraria cubana e nelle sue peculiarità. A seguire, Simona Marchini e Eliezer Silega Ramos reciteranno alcuni importanti e significativi componimenti poetici, rispettivamente in italiano e in castigliano.
«La poesia contemporanea cubana è un canto di resistenza che esprime le pulsioni e gli sconvolgimenti dell’esistenza, dove i versi controbattono l’atrofizzazione e l’amnesia della condizione umana. Lo scenario letterario a Cuba è sempre stato caratterizzato, a partire da Alejo Carpentier, da un “real meravilloso” che nasce e si alimenta nella società, e si nutre inoltre dei tratti magici della danza rituale o della forza ancestrale della musica e del suo ritmo trascinante.
Sempre depositaria del mistero e dell’invisibile, anche quando genera una ricchezza di fonti e di espressioni creole, la produzione letteraria cubana rinnega qualsiasi canone e impalcatura epica, anzi diffonde un immaginario di libertà, nascondiglio d’introspezione e d’indagine nei luoghi interiori tanto privati quanto condivisi e comuni. A Cuba, la poesia, in linea con le arti visive contemporanee, costituisce un’esperienza sensibile feconda e trasgressiva. È un’avventura linguistica nel mondo dei sensi e dei sogni.
I componimenti poetici recitati l’11 gennaio a La Nuova Pesa di Roma si addentrano nei territori dissimili e liberi dell’immaginario culturale di Cuba, registrando i simboli, i segni (e le suggestioni) dei rituali sociali, del sincretismo religioso, del brusio delle strade rumorose, dei retroscena popolari», ha spiegato Giacomo Zaza.
Questi i componimenti poetici in programma: Omar Pérez, La vittoria dei disobbedienti, Norge Espinosa Mendoza, Poema di circostanza, Liudmila Quincoses Clavelo, Fiesole, Oscar Cruz, El Amor, Yornel Martínez Elías, Diceva un monaco zen, Jamila Medina Ríos, Ifigenia / Polissena / Cassandra, Legna Rodríguez Iglesias, Interni, Pedro Llanes Delgado, Cavalluccio marino, Isaily Pérez González, Su un almendrón rosso, Luis Yussef, Idea sbagliata della felicità, Reinaldo García Blanco, Credi che se avessimo un piano saremmo più felici?.
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