Al via la 34esima edizione del Festival Romaeuropa, la rassegna che invade la città con musica, teatro, danza e arti digitali. Con un programma elaborato da Fabrizio Grifasi insieme al team e ai curatori della Fondazione, il Festival offrirà oltre due mesi di spettacolo. Con 126 appuntamenti e 377 artisti provenienti da 27 Paesi diversi, quest’edizione ha come titolo “Landscape”.
Aprono oggi gli spazi degli “Exhibit” del Festival Romaeuropa 2019, la sezione dedicata alle arti visive curata da Monique Veaute. Pascale Marthine Tayou e Hans Op de Beeck sono gli artisti protagonisti degli spazi del Mattatoio, con opere sia scultoree che video. Pascale Marthine Tayou presenta la sua personale “Love Garden” con Arbre de vie, Big Jumps e Open Wall, mentre Hans Op de Beeck presenta il video Staging Silence (3).
Con Arbre de vie la galleria delle vasche della Pelanda diventa un giardino dove gli alberi sono il simbolo della vita, mentre i feticci di plastica che vi pendono rappresentano non solo i rifiuti dell’umanità , ma anche le sue storie e i suoi miti. Big Jumps è l’opera di “poster art” realizzata su Piazza Orazio Giustiniani: un benvenuto al Mattatoio. Con Open Wall Pascale Marthine Tayou riempie gli spazi del Mattatoio con insegne luminose le cui scritte in differenti lingue sono una critica alla globalizzazione, trasformando così il luogo in uno spazio di comunicazione e scambio culturale.
Staging Silence (3) è l’opera video in cui due paia di mani manipolano scenografie antropizzate, caratterizzate e attente. Si tratta dell’ultimo capitolo della serie di film d’autore realizzata da Hans Op de Beeck, che con quest’opera è in veste di artista visivo, mentre sarà in veste di regista teatrale con lo spettacolo The Valley (an apocalipse), in scena il 26 e il 27 settembre con le musiche del quartetto di sax BL!NDMAN, diretto da Eric Sleichim.
I progetti di Romaeuropa Festival 2019 sono realizzati con il sostegno di Roma Capitale e Flanders State of the Art, in corealizzazione con Galleria Continua e Azienda Palaexpo – Mattatoio. La sezione Exhibit prosegue al Palazzo Merulana, dall’11 ottobre al 9 febbraio, con una personale di Jan Fabre realizzata da Fondazione Elena e Claudio Cerasi e Coopculture in collaborazione con Magazzino.
Nella Sala Santa Rita, nel pieno centro della città di Roma, sarà esposta l’installazione site specific One of the Few Moments II, dell’ungherese Gyula Varnai, mentre il collettivo Quiet Esemble proporrà l’installazione Primitive Primavere. Grazie al contributo del MAXXI, sarà esposta anche Invisible man, una scultura di Yinka Shonibare MBE, con la quale l’artista riflette sui concetti di razza e ceto sociale.
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