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0100101110101101.org – Noi non siamo qui
Gli 0100101110101101.org, alias Eva e Franco Mattes (pseudonimi in cui si identificano due artisti che da più di dieci anni hanno adottato identità multiple), incontreranno il pubblico del MAXXI nell’ambito di NetSpace: viaggio nell’arte della Rete.
Comunicato stampa
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Gli 0100101110101101.ORG, alias Eva e Franco Mattes (pseudonimi in cui si identificano due artisti che da più di dieci anni hanno adottato identità multiple), incontreranno il pubblico del MAXXI mercoledì 9 gennaio alle ore 17:30 nell’ambito di NetSpace: viaggio nell’arte della Rete.
Duplicare siti, riciclare opere, creare campagne marketing appropriandosi di loghi e volti noti, sono alla base delle performance con cui il duo si è fatto paladino della libertà di espressione, stimolando una visione critica del potere della comunicazione.
Eva e Franco Mattes racconteranno le loro azioni hacker di “appropriazione” e di “re-distribuzione” realizzate dal 1998 ad oggi. Il loro lavoro solleva interessanti discussioni su questioni legate ai temi dell'identità e del copyright nell’era dell’informazione.
Nel 1998, in collaborazione con il collettivo Luther Blisset hanno utilizzato i media per materializzare Darko Maver, un artista del Kosovo mai esistito, impegnato in un’arte di denuncia del suo paese, arrestato per censura e morto nel 1999. Riviste e quotidiani si sono costantemente occupati di Maver. Poco dopo l’annuncio della sua morte, un suo documentario è stato presentato alla Biennale dei Giovani artisti di Roma e poi alla 48a Biennale di Venezia.
Da quel momento le azioni hacker degli 01 org non hanno mai smesso di suscitare interesse conquistando l’attenzione della stampa internazionale.
La creazione di un autoritratto che consiste nella condivisione dei dati del loro computer con il network (Life Sharing, 2001-2003), la realizzazione del virus Biennale.py presentata come opera d’arte nel padiglione sloveno della 51a Biennale di Venezia (2001), la finta campagna marketing Nike Ground (2003 – 2004) che annunciava l’intenzione della Nike di acquistare le principali piazze di tutte le città d' Europa rinominandole con il marchio americano, la campagna pubblicitaria per il fantomatico film United We Stand, sono altri esempi, fra i più eclatanti, delle loro performance.
Dal 2006 hanno trasferito parte della loro attività sul territorio di Second Life, un vero e proprio mondo parallelo a quello reale, lanciato in rete dai laboratori Linden nel 2003 che al momento, conta circa sei milioni di iscritti. A questo filone di ricerca la produzione di ritratti di avatars che abitano Second Life e la realizzazione di performance “sintetiche”, riproduzioni virtuali di performance storiche di artisti come Marina Abramović, Vito Acconci, Joseph Beuys e VALIE EXPORT.
0100101110101101.ORG, alias Eva e Franco Mattes
(Vivono e lavorano tra Bologna, Barcellona e New York)
Gallerie e istituzioni che hanno ospitato il loro lavoro in mostre personali (selezione di): Dockswiss Gallery (Lucerna, Svizzera 2007), Postmasters Gallery (New York 2007 - 2005); Galleria Fabio Paris (Brescia, 2007 - 2005); Italian Academy at Columbia University (New York 2006).
Gallerie, festival e istituzioni che hanno presentato i loro lavori in mostre collettive (selezione di): Artists Space (New York 2007); Ars Electronica (Linz, Austria 2007); Tacoma Art Museum (Tacoma, Stati Uniti 2007); Laboral Art Center (Gijon, Spagna 2007); Collection Lambert (Avignone, Francia 2006); “Cantieri d’Arte” (Viterbo 2006); Fondazione Pitti Discovery (Firenze 2006); Govett-Brewster Art Gallery (New Plymouth, Nuova Zelanda 2005); Apexart Gallery (New York 2005); New Museum of Contemporary Art (New York 2005); Galleria Civica di Arte Contemporanea (Trento 2005); Lentos Museum of Modern Art (Linz, Austria 2005); Palazzo delle Papesse (Siena 2004); NBGK Gallery (Berlino 2004); ICC – InterCommunication Center (Tokyo 2004); Quadriennale d'Arte di Roma Promotrice delle Belle Arti (Torino 2004); Fundación Caja Murcia (Murcia, Spagna 2003); Oude Kerk (Amsterdam 2002); Galería Punto (Valencia, Spagna 2002); Ars Electronica Festival (Linz, Austria 2002 - 2000); Manifesta 4 (Francoforte 2002); Museum of Applied Arts (Francoforte 2002); ZKM – Zentrum für Kunst und Medientechnologien (Karlsruhe, Germania 2002); Palazzo delle Esposizioni (Roma 2001); Valencia Biennial (Valencia, Spagna 2001); 49a Biennale di Venezia (Venezia 2001); Generali Foundation (Vienna 2001); Kapelica Gallery (Ljubljana, Slovenia 2001); Palazzo Bonaguro (Bassano 2000).
NetSpace: viaggio nell’arte della Rete, a cura di Elena Giulia Rossi in collaborazione con il Servizio Educativo del MAXXI Arte è un progetto che intende offrire gli strumenti necessari per avvicinare i visitatori a quelle tendenze artistiche di ultima generazione che utilizzano internet come strumento di creazione.
L’impegno della Biblioteca del MAXXI Arte nell’acquisizione delle pubblicazioni più significative in ambito internazionale e nella conservazione della documentazione delle opere presentate e delle attività correlate, sta dando vita a un archivio specializzato, unico nel suo genere in Italia.
Fino al 2 marzo 2008 sarà possibile visitare sui computer del MAXXI il nuovo ciclo di NetSpace, Corpi nel cyberspazio. Sei opere indagano sulle metamorfosi del corpo nel cyberspazio, sulla misura in cui la “fisicità” è trasferita al di là dello schermo, sulla nascita di nuove identità e su come la percezione del corpo fisico si stia trasformando con la facilità con cui le tecnologie possono intervenire sui sistemi biologici naturali (artisti presentati: Nicolas Clauss, Yael Kanarek, Marcello Mazzella, Katherina McPherson con Simon Fildes, Yugo Nakamura e Chris Joseph).
Duplicare siti, riciclare opere, creare campagne marketing appropriandosi di loghi e volti noti, sono alla base delle performance con cui il duo si è fatto paladino della libertà di espressione, stimolando una visione critica del potere della comunicazione.
Eva e Franco Mattes racconteranno le loro azioni hacker di “appropriazione” e di “re-distribuzione” realizzate dal 1998 ad oggi. Il loro lavoro solleva interessanti discussioni su questioni legate ai temi dell'identità e del copyright nell’era dell’informazione.
Nel 1998, in collaborazione con il collettivo Luther Blisset hanno utilizzato i media per materializzare Darko Maver, un artista del Kosovo mai esistito, impegnato in un’arte di denuncia del suo paese, arrestato per censura e morto nel 1999. Riviste e quotidiani si sono costantemente occupati di Maver. Poco dopo l’annuncio della sua morte, un suo documentario è stato presentato alla Biennale dei Giovani artisti di Roma e poi alla 48a Biennale di Venezia.
Da quel momento le azioni hacker degli 01 org non hanno mai smesso di suscitare interesse conquistando l’attenzione della stampa internazionale.
La creazione di un autoritratto che consiste nella condivisione dei dati del loro computer con il network (Life Sharing, 2001-2003), la realizzazione del virus Biennale.py presentata come opera d’arte nel padiglione sloveno della 51a Biennale di Venezia (2001), la finta campagna marketing Nike Ground (2003 – 2004) che annunciava l’intenzione della Nike di acquistare le principali piazze di tutte le città d' Europa rinominandole con il marchio americano, la campagna pubblicitaria per il fantomatico film United We Stand, sono altri esempi, fra i più eclatanti, delle loro performance.
Dal 2006 hanno trasferito parte della loro attività sul territorio di Second Life, un vero e proprio mondo parallelo a quello reale, lanciato in rete dai laboratori Linden nel 2003 che al momento, conta circa sei milioni di iscritti. A questo filone di ricerca la produzione di ritratti di avatars che abitano Second Life e la realizzazione di performance “sintetiche”, riproduzioni virtuali di performance storiche di artisti come Marina Abramović, Vito Acconci, Joseph Beuys e VALIE EXPORT.
0100101110101101.ORG, alias Eva e Franco Mattes
(Vivono e lavorano tra Bologna, Barcellona e New York)
Gallerie e istituzioni che hanno ospitato il loro lavoro in mostre personali (selezione di): Dockswiss Gallery (Lucerna, Svizzera 2007), Postmasters Gallery (New York 2007 - 2005); Galleria Fabio Paris (Brescia, 2007 - 2005); Italian Academy at Columbia University (New York 2006).
Gallerie, festival e istituzioni che hanno presentato i loro lavori in mostre collettive (selezione di): Artists Space (New York 2007); Ars Electronica (Linz, Austria 2007); Tacoma Art Museum (Tacoma, Stati Uniti 2007); Laboral Art Center (Gijon, Spagna 2007); Collection Lambert (Avignone, Francia 2006); “Cantieri d’Arte” (Viterbo 2006); Fondazione Pitti Discovery (Firenze 2006); Govett-Brewster Art Gallery (New Plymouth, Nuova Zelanda 2005); Apexart Gallery (New York 2005); New Museum of Contemporary Art (New York 2005); Galleria Civica di Arte Contemporanea (Trento 2005); Lentos Museum of Modern Art (Linz, Austria 2005); Palazzo delle Papesse (Siena 2004); NBGK Gallery (Berlino 2004); ICC – InterCommunication Center (Tokyo 2004); Quadriennale d'Arte di Roma Promotrice delle Belle Arti (Torino 2004); Fundación Caja Murcia (Murcia, Spagna 2003); Oude Kerk (Amsterdam 2002); Galería Punto (Valencia, Spagna 2002); Ars Electronica Festival (Linz, Austria 2002 - 2000); Manifesta 4 (Francoforte 2002); Museum of Applied Arts (Francoforte 2002); ZKM – Zentrum für Kunst und Medientechnologien (Karlsruhe, Germania 2002); Palazzo delle Esposizioni (Roma 2001); Valencia Biennial (Valencia, Spagna 2001); 49a Biennale di Venezia (Venezia 2001); Generali Foundation (Vienna 2001); Kapelica Gallery (Ljubljana, Slovenia 2001); Palazzo Bonaguro (Bassano 2000).
NetSpace: viaggio nell’arte della Rete, a cura di Elena Giulia Rossi in collaborazione con il Servizio Educativo del MAXXI Arte è un progetto che intende offrire gli strumenti necessari per avvicinare i visitatori a quelle tendenze artistiche di ultima generazione che utilizzano internet come strumento di creazione.
L’impegno della Biblioteca del MAXXI Arte nell’acquisizione delle pubblicazioni più significative in ambito internazionale e nella conservazione della documentazione delle opere presentate e delle attività correlate, sta dando vita a un archivio specializzato, unico nel suo genere in Italia.
Fino al 2 marzo 2008 sarà possibile visitare sui computer del MAXXI il nuovo ciclo di NetSpace, Corpi nel cyberspazio. Sei opere indagano sulle metamorfosi del corpo nel cyberspazio, sulla misura in cui la “fisicità” è trasferita al di là dello schermo, sulla nascita di nuove identità e su come la percezione del corpo fisico si stia trasformando con la facilità con cui le tecnologie possono intervenire sui sistemi biologici naturali (artisti presentati: Nicolas Clauss, Yael Kanarek, Marcello Mazzella, Katherina McPherson con Simon Fildes, Yugo Nakamura e Chris Joseph).
09
gennaio 2008
0100101110101101.org – Noi non siamo qui
09 gennaio 2008
incontro - conferenza
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Vernissage
9 Gennaio 2008, ore 17.30
Autore