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04/10 Incroci possibili alla Ghirri
la fotografia, da tempo, non è solo un mezzo utile a documentare la realtà e attestare il vero ma anche lo strumento che la interpreta alterandola nel confronto con le numerose immagini create attraverso tecniche tipicamente artistiche.
Comunicato stampa
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"E gli uomini vanno a mirare le altezze de' monti e i grossi flutti del mare
e le larghe correnti de' fiumi e la distesa dell'oceano e i giri delle stelle; e abbandonano sé stessi."
Sant’AGOSTINO, Confessioni
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
e un nuovo viaggio lungo i sentieri che le immagini segnano verso gli orizzonti della conoscenza.
L’anelito della scoperta non è mai fine a se stesso: dal “sé” muove verso terre incognite incrociando i destini e le traiettorie che altri capitani coraggiosi tracciano aprendo nuovi percorsi. La mappa che ne viene fuori non è mai rigida e ortogonale anzi presenta distorsioni, parallelismi e intersezioni che in fondo ne descrivono la ricchezza anche se, nello stesso tempo, ne celano possibili minacce.
In passato, Dei e Santi erano chiamati a tutelare i viandanti dalle insidie degli incroci: scegliere e sbagliare la strada poteva significare anche perdere la propria vita. Oggi che, come affermava lo scrittore Luca DI SCHIENA, “La forza e la validità delle convinzioni di ciascuno si misurano nel confronto e nella verifica con quelle degli altri.” appare doveroso accettare, anche nella trama della ricerca visuale, il rischio di confrontarci per comprendere le sottili dinamiche che spesso sottendono alla nascita di un’immagine, sia essa fotografica o pittorica.
La Galleria Fotografica Ghirri, nel suo decennale cammino di scoperta nei territori della fotografia come strumento culturale, in questa mostra riunisce sostanzialmente fotografi e artisti visuali accettando la sfida delle intersezioni, l’alea degli incroci, il rischio della contaminazione perché se da tempo ormai un’immagine non è mai solo e unicamente fotografica, pittorica o virtuale – nascendo dall’arcana ricombinazione di suggestioni che i nostri circuiti mentali operano spesso al di là di ogni nostra consapevolezza – la memoria di tali dinamiche e la stessa percezione non di rado sfugge nella ipertrofia del nostro presente.
Il titolo della mostra, garbatamente ispirato ai versi della canzone Fango di JOVANOTTI, ripropone gli incontri tra vari linguaggi espressivi – un melting pot tra fotografia, pittura, musica e testi – già sperimentato in passato.
04/10_INCROCIPOSSIBILIallaGHIRRI
Come accade per ogni nuova mostra alla Galleria Fotografica Luigi Ghirri, nuove domande si pongono e nuovi varchi si aprono ma appellandomi ai Numi della Fotografia – vigili custodi dei viandanti dagli sguardi curiosi e dalla mente libera – desidero donare come chiave di lettura e salvacondotto alcuni pensieri che rendano immuni, da oziose dispute su aspetti tecnici e tecnicismi, le opere che in tutta la loro poesia si incrociano alla Ghirri.
Il corpo è una superficie d’incrocio di molteplici codici d'informazione, dal codice genetico fino a quelli dell’ informatica.
Il mondo cyber in cui viviamo ha dissolto l'organico in una serie di flussi elettronici.
A questo punto si pone il problema di come ripensare l'unità del soggetto umano
collegando mente e corpo in una nuova concezione del sé.
Furio COLOMBO, Privacy
Lo strano percorso di ognuno di noi che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai
per quanto è complicato e imprevedibile per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com'è ...
Max PEZZALI, Lo strano percorso
Sono giorni, questi, che trovo rassicurante osservare il mondo attraverso l'oculare di una macchina fotografica:
la realtà circostante mi appare incorniciata, assolutamente definita. Nel percepirla, non avverto più fastidiose vertigini siderali, poiché tutto è conchiuso in un cubo che è il prolungamento della mia stessa persona, un organo sussidiario della vista, della memoria...
Paolo MAURENSIG, L'ombra e la meridiana
Marina BENEDETTO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Savona, 3 aprile 2010
e le larghe correnti de' fiumi e la distesa dell'oceano e i giri delle stelle; e abbandonano sé stessi."
Sant’AGOSTINO, Confessioni
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
e un nuovo viaggio lungo i sentieri che le immagini segnano verso gli orizzonti della conoscenza.
L’anelito della scoperta non è mai fine a se stesso: dal “sé” muove verso terre incognite incrociando i destini e le traiettorie che altri capitani coraggiosi tracciano aprendo nuovi percorsi. La mappa che ne viene fuori non è mai rigida e ortogonale anzi presenta distorsioni, parallelismi e intersezioni che in fondo ne descrivono la ricchezza anche se, nello stesso tempo, ne celano possibili minacce.
In passato, Dei e Santi erano chiamati a tutelare i viandanti dalle insidie degli incroci: scegliere e sbagliare la strada poteva significare anche perdere la propria vita. Oggi che, come affermava lo scrittore Luca DI SCHIENA, “La forza e la validità delle convinzioni di ciascuno si misurano nel confronto e nella verifica con quelle degli altri.” appare doveroso accettare, anche nella trama della ricerca visuale, il rischio di confrontarci per comprendere le sottili dinamiche che spesso sottendono alla nascita di un’immagine, sia essa fotografica o pittorica.
La Galleria Fotografica Ghirri, nel suo decennale cammino di scoperta nei territori della fotografia come strumento culturale, in questa mostra riunisce sostanzialmente fotografi e artisti visuali accettando la sfida delle intersezioni, l’alea degli incroci, il rischio della contaminazione perché se da tempo ormai un’immagine non è mai solo e unicamente fotografica, pittorica o virtuale – nascendo dall’arcana ricombinazione di suggestioni che i nostri circuiti mentali operano spesso al di là di ogni nostra consapevolezza – la memoria di tali dinamiche e la stessa percezione non di rado sfugge nella ipertrofia del nostro presente.
Il titolo della mostra, garbatamente ispirato ai versi della canzone Fango di JOVANOTTI, ripropone gli incontri tra vari linguaggi espressivi – un melting pot tra fotografia, pittura, musica e testi – già sperimentato in passato.
04/10_INCROCIPOSSIBILIallaGHIRRI
Come accade per ogni nuova mostra alla Galleria Fotografica Luigi Ghirri, nuove domande si pongono e nuovi varchi si aprono ma appellandomi ai Numi della Fotografia – vigili custodi dei viandanti dagli sguardi curiosi e dalla mente libera – desidero donare come chiave di lettura e salvacondotto alcuni pensieri che rendano immuni, da oziose dispute su aspetti tecnici e tecnicismi, le opere che in tutta la loro poesia si incrociano alla Ghirri.
Il corpo è una superficie d’incrocio di molteplici codici d'informazione, dal codice genetico fino a quelli dell’ informatica.
Il mondo cyber in cui viviamo ha dissolto l'organico in una serie di flussi elettronici.
A questo punto si pone il problema di come ripensare l'unità del soggetto umano
collegando mente e corpo in una nuova concezione del sé.
Furio COLOMBO, Privacy
Lo strano percorso di ognuno di noi che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai
per quanto è complicato e imprevedibile per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com'è ...
Max PEZZALI, Lo strano percorso
Sono giorni, questi, che trovo rassicurante osservare il mondo attraverso l'oculare di una macchina fotografica:
la realtà circostante mi appare incorniciata, assolutamente definita. Nel percepirla, non avverto più fastidiose vertigini siderali, poiché tutto è conchiuso in un cubo che è il prolungamento della mia stessa persona, un organo sussidiario della vista, della memoria...
Paolo MAURENSIG, L'ombra e la meridiana
Marina BENEDETTO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Savona, 3 aprile 2010
10
aprile 2010
04/10 Incroci possibili alla Ghirri
Dal 10 aprile al 02 maggio 2010
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA FOTOGRAFICA LUIGI GHIRRI
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Orario di apertura
mar./dom. 9.30-12.30, 16.00-19.00
Vernissage
10 Aprile 2010, ore 19.00
Autore
Curatore