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04/10 – Incroci possibili alla Ghirri II
la fotografia, da tempo, non è solo un mezzo utile a documentare la realtà e attestare il vero ma anche lo strumento che la interpreta alterandola nel confronto con le numerose immagini create attraverso tecniche tipicamente artistiche.
Comunicato stampa
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" Datemi un museo e ve lo riempirò."
Pablo PICASSO
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
lungo i sentieri tracciati dalle immagini e dalle arti visive continua a scoprire e condividere con la città che la ospita, la ricchezza degli incroci possibili, possibili anche in questi anni a cavallo tra il primo e il secondo decennio del ventunesimo secolo – anni nei quali si rincorrono gli anniversari di quei movimenti che la storiografia artistica del Novecento ci ha consegnato come Avanguardie –: 1905, 1907, 1909, 1911 … mentre le ricorrenze centenarie incalzano, e il presente rilegge con mostre spettacolari il contributo dei movimenti artistici del primo Novecento allo svecchiamento delle menti sonnolente e provinciali, l’antica sede del Capitano di Giustizia – la storica Corte Capitaniale di Caltagirone – si anima di artisti e opere d’arte, ospiti e avventori che vivono e condividono gli spazi con la città, i suoi abitanti e tutti coloro che transitando ritrovano lo spirito delle migliori fucine creative, una quotidianità che si fa progetto e scoperta dove la vitalità, sia pur estemporanea e imprevedibile, conquista con il fascino della scoperta.
Ed è così che la fotografia dialoga con la sostanza primordiale e arcaica della ceramica, le paste morbide – opache o lucide – della pittura, la materia friabile o la compattezza metallica della scultura mentre le note, le parole, la gestualità e
Il gioco legano le varie espressioni confermando la natura eterogenea e plurale della ricerca e del progetto artistico.
La mappa degli incroci si arricchisce di nuovi soggetti e le distorsioni si fanno ricchezza, stimolo e progettualità: c’è desiderio di confronto e voglia di condivisione. Gli artisti visuali, i fotografi, i musicisti, i poeti, gli artisti del gioco, della parola o dei segni clandestini sulle superfici metropolitane si alternano in questa Corte che diventa agorà di classica memoria, tanto democratica quanto semplicemente estemporanea. Forse proprio per questo ammalia e disturba come potevano farlo una parolibera futurista, un’irriverenza dada o molto più semplicemente ogni intervento al confine con l’accademismo della cultura ufficiale e blasonata.
Ancora una volta il titolo della mostra ripropone i versi della canzone Fango di JOVANOTTI,
04/10_INCROCIPOSSIBILIallaGHIRRI_II
e l’appuntamento torna ad essere alla Ghirri, tra le trame delle sue intersezioni che sono confluenze ma non gabbie, che tessono confronti liberando le idee, che distendono lo sguardo aprendo varchi dove la visione si fa suono per rendere un po’ più libero il viaggiatore curioso che si attarda oltre l’antica cortina muraria della Corte sopravvissuta al temibile 1693.
Puoi trovare immagini ovunque.
Devi solo fare attenzione a ciò che ti circonda e sentire interesse per l'umanità e la commedia umana.
Elliott ERWITT
Alle volte mi vengono in mente delle cose con cui non sono affatto d'accordo.
Woody ALLEN
Marina BENEDETTO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Pablo PICASSO
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
lungo i sentieri tracciati dalle immagini e dalle arti visive continua a scoprire e condividere con la città che la ospita, la ricchezza degli incroci possibili, possibili anche in questi anni a cavallo tra il primo e il secondo decennio del ventunesimo secolo – anni nei quali si rincorrono gli anniversari di quei movimenti che la storiografia artistica del Novecento ci ha consegnato come Avanguardie –: 1905, 1907, 1909, 1911 … mentre le ricorrenze centenarie incalzano, e il presente rilegge con mostre spettacolari il contributo dei movimenti artistici del primo Novecento allo svecchiamento delle menti sonnolente e provinciali, l’antica sede del Capitano di Giustizia – la storica Corte Capitaniale di Caltagirone – si anima di artisti e opere d’arte, ospiti e avventori che vivono e condividono gli spazi con la città, i suoi abitanti e tutti coloro che transitando ritrovano lo spirito delle migliori fucine creative, una quotidianità che si fa progetto e scoperta dove la vitalità, sia pur estemporanea e imprevedibile, conquista con il fascino della scoperta.
Ed è così che la fotografia dialoga con la sostanza primordiale e arcaica della ceramica, le paste morbide – opache o lucide – della pittura, la materia friabile o la compattezza metallica della scultura mentre le note, le parole, la gestualità e
Il gioco legano le varie espressioni confermando la natura eterogenea e plurale della ricerca e del progetto artistico.
La mappa degli incroci si arricchisce di nuovi soggetti e le distorsioni si fanno ricchezza, stimolo e progettualità: c’è desiderio di confronto e voglia di condivisione. Gli artisti visuali, i fotografi, i musicisti, i poeti, gli artisti del gioco, della parola o dei segni clandestini sulle superfici metropolitane si alternano in questa Corte che diventa agorà di classica memoria, tanto democratica quanto semplicemente estemporanea. Forse proprio per questo ammalia e disturba come potevano farlo una parolibera futurista, un’irriverenza dada o molto più semplicemente ogni intervento al confine con l’accademismo della cultura ufficiale e blasonata.
Ancora una volta il titolo della mostra ripropone i versi della canzone Fango di JOVANOTTI,
04/10_INCROCIPOSSIBILIallaGHIRRI_II
e l’appuntamento torna ad essere alla Ghirri, tra le trame delle sue intersezioni che sono confluenze ma non gabbie, che tessono confronti liberando le idee, che distendono lo sguardo aprendo varchi dove la visione si fa suono per rendere un po’ più libero il viaggiatore curioso che si attarda oltre l’antica cortina muraria della Corte sopravvissuta al temibile 1693.
Puoi trovare immagini ovunque.
Devi solo fare attenzione a ciò che ti circonda e sentire interesse per l'umanità e la commedia umana.
Elliott ERWITT
Alle volte mi vengono in mente delle cose con cui non sono affatto d'accordo.
Woody ALLEN
Marina BENEDETTO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
24
aprile 2010
04/10 – Incroci possibili alla Ghirri II
Dal 24 al 30 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA FOTOGRAFICA LUIGI GHIRRI
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Orario di apertura
mar./dom. 9.30 -12.30, 16.00 -19.00
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 19.00
Autore