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La galleria apre un’interessante rassegna la cui attenzione si focalizza appunto su alcuni di questi artisti, tra i 30 e i 40 anni, e sull’uso dei diversi linguaggi espressivi
Comunicato stampa
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Nel corso della sua trentennale attivita’, la Galleria Spazia non si è occupata solo di artisti storici ma parallelamente anche di tanti giovani promesse, ora artisti affermati.
Da sabato 13 marzo la galleria apre un’interessante rassegna la cui attenzione si focalizza appunto su alcuni di questi artisti, tra i 30 e i 40 anni, e sull’uso dei diversi linguaggi espressivi: dalla prospettiva di una nuova geometria dello spazio disegnata con fasci di luce di Bernardini al segno tangibile del filo della Fiorelli e del ricamo della Dieckhoff, dalla pittura intimistica di Capogrosso, alla pittura che racconta personaggi al limite del possibile di Guatta , fino ai materiali “poveri “di Peppe Perone.
Gusmaroli spazia nella scelta di linguaggi, materiali e superfici in modo sorprendente ma non casuale, mentre Radi, con il suo lavoro tra pittura e scultura, interagisce con la luce creando un ordine sospeso tra visibile e invisibile.
Gli elementi massmediologici predominanti nell’immaginario quotidiano sono rappresentati dalla Picelli, che cattura rapidamente i particolari piu’ efficaci delle immagini da trasporre sulla tela con un lavoro certosino dai tempi estremamente lunghi e, dalla Raffaelli che attraverso la sua tecnica di fotopittura digitale, punta sull’effetto iperreale della scena .
Da sabato 13 marzo la galleria apre un’interessante rassegna la cui attenzione si focalizza appunto su alcuni di questi artisti, tra i 30 e i 40 anni, e sull’uso dei diversi linguaggi espressivi: dalla prospettiva di una nuova geometria dello spazio disegnata con fasci di luce di Bernardini al segno tangibile del filo della Fiorelli e del ricamo della Dieckhoff, dalla pittura intimistica di Capogrosso, alla pittura che racconta personaggi al limite del possibile di Guatta , fino ai materiali “poveri “di Peppe Perone.
Gusmaroli spazia nella scelta di linguaggi, materiali e superfici in modo sorprendente ma non casuale, mentre Radi, con il suo lavoro tra pittura e scultura, interagisce con la luce creando un ordine sospeso tra visibile e invisibile.
Gli elementi massmediologici predominanti nell’immaginario quotidiano sono rappresentati dalla Picelli, che cattura rapidamente i particolari piu’ efficaci delle immagini da trasporre sulla tela con un lavoro certosino dai tempi estremamente lunghi e, dalla Raffaelli che attraverso la sua tecnica di fotopittura digitale, punta sull’effetto iperreale della scena .
13
marzo 2010
10
Dal 13 marzo al primo maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIA
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Bologna, Via Dell'inferno, 5, (Bologna)
Orario di apertura
martedi-sabato
10.00-12.30
15.30-19.30
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 18.00
Autore
Curatore