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10/09/08/ Proposte XXIII
Nuovo appuntamento con Proposte, la rassegna dedicata ai giovani artisti emergenti, giunta alla sua ventesima edizione. La mostra nasce dal workshop tenuto dall’artista Massimo Bartolini: un percorso formativo raccolto sotto il titolo “dalla metafisica al martello” che ha preso spunto da alcune suggestioni letterarie proposte ai partecipanti e confluite in una “mostra d’idee” allestita per un giorno nel corso del laboratorio e documentata ora da un video ideato per la rassegna.
Comunicato stampa
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Nuovo appuntamento, il 5 dicembre, con Proposte, la rassegna promossa dalla Direzione Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte dedicata ai giovani artisti emergenti, giunta alla sua ventesima edizione. La mostra, a cura di a.titolo, nasce dal workshop tenuto dall’artista Massimo Bartolini: un percorso formativo raccolto sotto il titolo “dalla metafisica al martello” che ha preso spunto da alcune suggestioni letterarie proposte ai partecipanti e confluite in una “mostra d’idee” allestita per un giorno nel corso del laboratorio e documentata ora da un video ideato per la rassegna. Alla lettura dei testi di Neal Stephenson, Daniele Del Giudice e Piergiorgio Odifreddi, si è intrecciata durante il workshop la riflessione del gruppo intorno a temi della relazione tra arte e scienza, tra dimensione politica e immaginario, tra visibile e immateriale.
Il titolo della mostra che segna l’edizione 2008 è 10/09/08/ una data, una sequenza di numeri che sembra un conto alla rovescia, il 10 settembre 2008 vuole essere soprattutto un omaggio all’immaginario suscitato dalla recente ricerca scientifica. Infatti, negli stessi giorni in cui si tenevano all’Accademia Albertina di Torino gli incontri con Massimo Bartolini, al CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra, un team internazionale di scienziati attivava l’LHC (Large Hadron Collider): un tubo sotterraneo di 27 chilometri di circonferenza progettato per contenere 7000 GeV di energia massima per fasci di protoni, la più alta della storia. Lo scopo dell’esperimento era quello di ricreare le condizioni dell’Universo qualche istante dopo il Big Bang.
Il 21 Settembre scorso, dopo una fuga di elio e il conseguente innalzamento della temperatura, i ricercatori si sono visti costretti a spegnere l'acceleratore per almeno due mesi. Le parole che hanno accompagnato questo evento - esperimento, sforzo, tensione, velocità, luce, fallimento, possibilità, probabilità - sono state le parole chiave nell’ideazione dei sei progetti che danno forma alla ventitresima edizione di Proposte. Per gli artisti partecipanti - Cristina Coppo, Francesco Di Tillo, Isola e Norzi, Irene Pittatore e Francesca Macrì, Alessandro Sciaraffa, Enrico Tealdi - queste definizioni sono state infatti il punto di partenza per la progettazione delle opere allestite nello spazio espositivo dell’Accademia Albertina di Belle Arti dal 5 dicembre 2008 al 10 gennaio 2009.
Affiancate a volumi architettonici di un originale skyline che caratterizza l’allestimento, installazioni, sculture e videoanimazioni si alternano in un percorso espositivo che evoca quanto Daniele Del Giudice ha scritto a proposito delle cose: quando “cominciano ad esserci” sono energia, luce, immaginazione.
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina, Livorno, dove tuttora vive. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre personali allestite presso musei e istituzioni in Italia e all’estero quali il P.S.1 Contemporary Art Center di New York (special project a cura di C. Christov-Bakargiev) nel 2001, il Museum Abteiberg di Mönchengladbach, in Germania (a cura di V. Loers) nel 2003, la GAM di Torino (a cura di L. Cherubini) nel 2005, la Ikon Gallery – Ikon Eastside di Birmingham e il Museo Serralves di Porto (a cura di J. Fernandes) nel 2007, e in gallerie quali Massimo De Carlo a Milano, Magazzino d’Arte Moderna a Roma, D’Amelio Terras a New York nel 2008. Tra le collettive più recenti a cui ha preso parte si segnalano, al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, The Moderns (a cura di C. Christov-Bakargiev) nel 2003 e Una stanza tutta per sé (a cura di M. Beccaria) nel 2008, Perception of Space (a cura di J. Guldemond) al Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam nel 2004, Ecstasy: In and About Altered States (a cura di P. Shimmel e G. Sutton) al MOCA di Los Angeles nel 2005, Registres I Hàbits (a cura di N. Enguita) alla Fondazione Antoni Tàpies di Barcellona nel 2006, Où? Scènes du Sud: Espagne, Italie, Portugal (a cura di F. Cohen) al Carré d’Art, Musée d’Art Contemporain di Nîmes nel 2007. Ha inoltre esposto nelle biennali di Venezia, nel 1999 e 2001, San Paolo, nel 2004, Shangai, nel 2006, a Manifesta 4, a Francoforte nel 2002 e alla Quadriennale di Roma nel 1996, 2005 e 2008. Tra i suoi progetti per lo spazio pubblico figurano, tra gli altri, Bench (Panchina) realizzato nel 2003 al Forte Belvedere di Firenze nell’ambito della mostra Belvedere dell’Arte / Orizzonti (a cura di S. Risaliti e A. Bonito Oliva), Desert Dance (a cura di S. Pezzato) allestito nella lounge del Museo Pecci di Prato tra il 2003 e il 2004, concepito come un’area di sosta per i visitatori sviluppata intorno a un’edicola-libreria, e la recente installazione luminosa, dal titolo 25 Aprile 1936, sull’attuale facciata del MAXXI di Roma, la prima del ciclo Dialogo con la città (a cura di L. Cherubini). A Torino, nel 2007 è stato inaugurato il Laboratorio di Storia e storie, opera permanente realizzata nella settecentesca Cappella Anselmetti a Mirafiori Nord, nell’ambito del programma di arte pubblica Nuovi Committenti con la mediazione culturale d’arte di a.titolo.
Nel 2008 Massimo Bartolini è stato tutor del programma per giovani artisti Laboratorio nell’ambito della rassegna Proposte della Regione Piemonte.
a.titolo è un’organizzazione non profit fondata a Torino nel 1997 da un gruppo di curatrici indipendenti, storiche e critiche d’arte - Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa Parola e Luisa Perlo - con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea orientata verso le dimensioni sociali, politiche e culturali dello spazio pubblico. Cura progetti di arte pubblica, mostre, produzioni d’artista, campagne fotografiche, conferenze, workshop e pubblicazioni, sviluppando in maniera interdisciplinare il dialogo tra disegno urbano e arti visive. La sua attività si svolge a stretto contatto con artisti, curatori, scrittori, architetti, designer, urbanisti, operatori sociali, istituzioni pubbliche e altre organizzazioni. Dal 2001 è responsabile della mediazione culturale del programma di arte per lo spazio pubblico Nuovi Committenti in Piemonte e Valle d’Aosta.
Attualmente a.titolo lavora a progetti in collaborazione con: Regione Piemonte, Città di Torino – Urban 2 Programma di Iniziativa Comunitaria, Fondazione Adriano Olivetti (Roma), Fondation de France (Parigi), Museo Marino Marini (Firenze), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea (Rubiera, Reggio Emilia), Marcovaldo (Caraglio, Cuneo), Fondazione Slow Food per la biodiversità (Firenze-Bra, Cuneo), Reporting System (Milano), Fondazione Fitzcarraldo (Torino), Artegiovane (Torino), Art 3 (Valence, Francia), Le Coin de Miroir (Dijon, Francia).
Il titolo della mostra che segna l’edizione 2008 è 10/09/08/ una data, una sequenza di numeri che sembra un conto alla rovescia, il 10 settembre 2008 vuole essere soprattutto un omaggio all’immaginario suscitato dalla recente ricerca scientifica. Infatti, negli stessi giorni in cui si tenevano all’Accademia Albertina di Torino gli incontri con Massimo Bartolini, al CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra, un team internazionale di scienziati attivava l’LHC (Large Hadron Collider): un tubo sotterraneo di 27 chilometri di circonferenza progettato per contenere 7000 GeV di energia massima per fasci di protoni, la più alta della storia. Lo scopo dell’esperimento era quello di ricreare le condizioni dell’Universo qualche istante dopo il Big Bang.
Il 21 Settembre scorso, dopo una fuga di elio e il conseguente innalzamento della temperatura, i ricercatori si sono visti costretti a spegnere l'acceleratore per almeno due mesi. Le parole che hanno accompagnato questo evento - esperimento, sforzo, tensione, velocità, luce, fallimento, possibilità, probabilità - sono state le parole chiave nell’ideazione dei sei progetti che danno forma alla ventitresima edizione di Proposte. Per gli artisti partecipanti - Cristina Coppo, Francesco Di Tillo, Isola e Norzi, Irene Pittatore e Francesca Macrì, Alessandro Sciaraffa, Enrico Tealdi - queste definizioni sono state infatti il punto di partenza per la progettazione delle opere allestite nello spazio espositivo dell’Accademia Albertina di Belle Arti dal 5 dicembre 2008 al 10 gennaio 2009.
Affiancate a volumi architettonici di un originale skyline che caratterizza l’allestimento, installazioni, sculture e videoanimazioni si alternano in un percorso espositivo che evoca quanto Daniele Del Giudice ha scritto a proposito delle cose: quando “cominciano ad esserci” sono energia, luce, immaginazione.
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina, Livorno, dove tuttora vive. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre personali allestite presso musei e istituzioni in Italia e all’estero quali il P.S.1 Contemporary Art Center di New York (special project a cura di C. Christov-Bakargiev) nel 2001, il Museum Abteiberg di Mönchengladbach, in Germania (a cura di V. Loers) nel 2003, la GAM di Torino (a cura di L. Cherubini) nel 2005, la Ikon Gallery – Ikon Eastside di Birmingham e il Museo Serralves di Porto (a cura di J. Fernandes) nel 2007, e in gallerie quali Massimo De Carlo a Milano, Magazzino d’Arte Moderna a Roma, D’Amelio Terras a New York nel 2008. Tra le collettive più recenti a cui ha preso parte si segnalano, al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, The Moderns (a cura di C. Christov-Bakargiev) nel 2003 e Una stanza tutta per sé (a cura di M. Beccaria) nel 2008, Perception of Space (a cura di J. Guldemond) al Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam nel 2004, Ecstasy: In and About Altered States (a cura di P. Shimmel e G. Sutton) al MOCA di Los Angeles nel 2005, Registres I Hàbits (a cura di N. Enguita) alla Fondazione Antoni Tàpies di Barcellona nel 2006, Où? Scènes du Sud: Espagne, Italie, Portugal (a cura di F. Cohen) al Carré d’Art, Musée d’Art Contemporain di Nîmes nel 2007. Ha inoltre esposto nelle biennali di Venezia, nel 1999 e 2001, San Paolo, nel 2004, Shangai, nel 2006, a Manifesta 4, a Francoforte nel 2002 e alla Quadriennale di Roma nel 1996, 2005 e 2008. Tra i suoi progetti per lo spazio pubblico figurano, tra gli altri, Bench (Panchina) realizzato nel 2003 al Forte Belvedere di Firenze nell’ambito della mostra Belvedere dell’Arte / Orizzonti (a cura di S. Risaliti e A. Bonito Oliva), Desert Dance (a cura di S. Pezzato) allestito nella lounge del Museo Pecci di Prato tra il 2003 e il 2004, concepito come un’area di sosta per i visitatori sviluppata intorno a un’edicola-libreria, e la recente installazione luminosa, dal titolo 25 Aprile 1936, sull’attuale facciata del MAXXI di Roma, la prima del ciclo Dialogo con la città (a cura di L. Cherubini). A Torino, nel 2007 è stato inaugurato il Laboratorio di Storia e storie, opera permanente realizzata nella settecentesca Cappella Anselmetti a Mirafiori Nord, nell’ambito del programma di arte pubblica Nuovi Committenti con la mediazione culturale d’arte di a.titolo.
Nel 2008 Massimo Bartolini è stato tutor del programma per giovani artisti Laboratorio nell’ambito della rassegna Proposte della Regione Piemonte.
a.titolo è un’organizzazione non profit fondata a Torino nel 1997 da un gruppo di curatrici indipendenti, storiche e critiche d’arte - Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa Parola e Luisa Perlo - con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea orientata verso le dimensioni sociali, politiche e culturali dello spazio pubblico. Cura progetti di arte pubblica, mostre, produzioni d’artista, campagne fotografiche, conferenze, workshop e pubblicazioni, sviluppando in maniera interdisciplinare il dialogo tra disegno urbano e arti visive. La sua attività si svolge a stretto contatto con artisti, curatori, scrittori, architetti, designer, urbanisti, operatori sociali, istituzioni pubbliche e altre organizzazioni. Dal 2001 è responsabile della mediazione culturale del programma di arte per lo spazio pubblico Nuovi Committenti in Piemonte e Valle d’Aosta.
Attualmente a.titolo lavora a progetti in collaborazione con: Regione Piemonte, Città di Torino – Urban 2 Programma di Iniziativa Comunitaria, Fondazione Adriano Olivetti (Roma), Fondation de France (Parigi), Museo Marino Marini (Firenze), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea (Rubiera, Reggio Emilia), Marcovaldo (Caraglio, Cuneo), Fondazione Slow Food per la biodiversità (Firenze-Bra, Cuneo), Reporting System (Milano), Fondazione Fitzcarraldo (Torino), Artegiovane (Torino), Art 3 (Valence, Francia), Le Coin de Miroir (Dijon, Francia).
05
dicembre 2008
10/09/08/ Proposte XXIII
Dal 05 dicembre 2008 al 10 gennaio 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 6, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 6, (Torino)
Orario di apertura
lun - sabato 15 - 19 Date chiusura vacanze natalizie: 8, 24, 25, 26, 31 dicembre 2008, 1, 6 gennaio 2009
Vernissage
5 Dicembre 2008, ore 18,30
Sito web
www.atitolo.it
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore