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10 anni della Fondazione Remo Bianco
La Fondazione Remo Bianco, in occasione del decimo anniversario della sua nascita, è lieta di aprire le sue porte al pubblico che potrà visitare l’archivio ricco di foto e documenti e partecipare a una visita guidata lungo un articolato percorso museale delle opere dell’artista.
Comunicato stampa
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10 anni della Fondazione Remo Bianco
Open Day - 18 Settembre 2021
La Fondazione Remo Bianco, in occasione del decimo anniversario della sua nascita, è lieta di aprire le sue porte al pubblico nella giornata di sabato 18 Settembre 2021.
La Fondazione Remo Bianco è nata nel 2011 con l’intento di mantenere viva la memoria di Remo Bianco ponendosi come finalità lo studio, la tutela e valorizzazione di Remo Bianco e delle sua opera, attraverso l’ordinamento, la conservazione e la catalogazione del materiale d’archivio, delle opere, e di ogni altro documento utile allo studio dell’Artista.
Nell’Open Day di sabato 18 Settembre, che si svolgerà in concomitanza con il Miart e la Milano Art Week, sarà possibile per il pubblico visitare il ricco archivio di documenti, fotografie e progetti inediti di Remo Bianco creato in anni di lavoro e ricerche e solitamente consultabile solo dagli addetti ai lavori.
I visitatori avranno inoltre la possibilità di partecipare a una visita guidata lungo un percorso museale con le opere dell’artista: l’esposizione, allestita presso la sede che ospita gli uffici della Fondazione Remo Bianco, è organizzata secondo un articolato percorso cronologico e tematico che ripercorre il ricco e sorprendente mondo dell’artista, consentendo al pubblico di scoprire e approfondire la conoscenza dell’opera - unica per varietà e multidisciplinarietà - di uno dei protagonisti dell’arte italiana del XX secolo.
La Fondazione e le opere saranno visibili, previo appuntamento e presentando il green pass, sabato 18 Settembre 2021. (tel. +39 02 5097254 / +39 329 8390777 email info@remobianco.org)
REMO BIANCO (1922-1988)
Milanese di nascita, dagli anni ‘40 fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1988, Remo Bianco è stato uno dei protagonisti del panorama artistico milanese e italiano del Novecento, conducendo un percorso artistico unico nel suo genere, caratterizzato da un’intensa sperimentazione e da una frenetica quanto acuta ricerca formale.
Formatosi come allievo di Filippo de Pisis, Bianco abbandona ben presto l’arte figurativa classica per dedicarsi a nuove prove, in sintonia con le ricerche imperanti dello Spazialismo di Lucio Fontana, con cui ha scambi come si evince dal testo che nel 1953 Fontana scrive sulle nuove opere Tridimensionali presentate da Bianco in una personale alla Galleria Montenapoleone.
Parallelamente a questo filone, sperimenta anche le prime Impronte, calchi in gesso “tracce” come i segni lasciati dalle ruote di un’automobile, le screpolature dell’asfalto o altri oggetti umili di uso quotidiano, e le opere Nucleari, dal forte impatto materico con l’uso di frammenti di oggetti, terre e vetri.
Dal 1952 inizia a esporre alla Galleria del Naviglio di Milano e a quella del Cavallino di Venezia, inaugurando il lungo e importante sodalizio con Carlo Cardazzo, il grande gallerista che ospitò nelle sue sale le opere dei maggiori artisti dell'arte moderna organizzando spesso le loro prime mostre personali o le loro prime esposizioni in Italia.
Nel 1955 trascorre un periodo a New York dove incontra Jackson Pollock e, in seguito alla riflessione svolta sull’Action Painting e sull’Informale, inizia a lavorare sui Collages e subito dopo sui celebri Tableaux Dorés, il ciclo di opere caratterizzato dalla griglia di quadrati dorati su sfondi pittorici, che lo consacrano alla notorietà.
Tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘80 sviluppa una serie numerosa di sperimentazioni rivoluzionarie come l’Arte chimica, i Quadri parlanti e l’Arte sadica con le Trafitture, oltre a realizzare audaci performance teatrali, sempre in dialogo con i protagonisti del mondo dell’arte dell’epoca, tra cui Marina Abramovic, Capogrossi, Pierre Restany, Umbro Apollonio, Gillo Dorfles e molti altri.
Remo Bianco ha esposto in numerose personali e collettive nei maggiori centri d’arte italiani e internazionali (Milano, Venezia, Roma, New York, Parigi…) e le sue opere sono conservate presso diversi musei, tra cui Museo del 900 e Gallerie d’Italia di Milano, Mart di Rovereto, GNAM e Musei Vaticani di Roma.
Muore a Milano il 23 febbraio 1988.
FONDAZIONE REMO BIANCO
La Fondazione Remo Bianco è stata costituita a Milano il 15 luglio del 2011.
Nata grazie alla volontà della sorella di Remo, Lyda Bianchi, la Fondazione si occupa di tutelare, valorizzare e promuovere da un punto di vista culturale l’opera e la figura dell'artista.
Per sovrintendere a tale compito è stato creato un Comitato Scientifico, composto da esperti dell’arte di Bianco, che si riunisce periodicamente per esaminare e archiviare le opere, per ideare e promuovere attività di ricerca (quali mostre, pubblicazioni, convegni e studi) e per rispondere al sempre più crescente interesse che c'è sull'artista, oltre che per vigilare sull'impropria diffusione di opere e di notizie. La Fondazione, per suo statuto, svolge infatti l’importante compito di tutela contro ogni tipo di falsificazione e contraffazione del lavoro e della figura di Remo Bianco.
La Fondazione dispone di un Archivio che raccoglie e conserva pubblicazioni, documenti storici, fotografie, articoli e ogni altro materiale utile per documentare la vita e la ricerca creativa dell’artista.
In linea con tali presupposti, vi è il fondamentale lavoro di esame diretto e di archiviazione delle opere attribuite a Remo Bianco svolto dalla Fondazione e finalizzato alla pubblicazione del Catalogo Ragionato. A oggi, circa 2.000 opere sono già state archiviate e molte altre sono in attesa di esame, procedura necessaria per poter includere i lavori nella prestigiosa pubblicazione e per arrivare a raccogliere e studiare l'intero corpus dell'artista.
Maggiori informazioni sull’Artista e sulla Fondazione sono disponibili sul sito
www.remobianco.org
Contatti per info e prenotazioni:
info@remobianco.org
Fondazione Remo Bianco
Via Quintiliano, 30 – 20138 Milano
+39 02 5097254 / +39 329 8390777
Open Day - 18 Settembre 2021
La Fondazione Remo Bianco, in occasione del decimo anniversario della sua nascita, è lieta di aprire le sue porte al pubblico nella giornata di sabato 18 Settembre 2021.
La Fondazione Remo Bianco è nata nel 2011 con l’intento di mantenere viva la memoria di Remo Bianco ponendosi come finalità lo studio, la tutela e valorizzazione di Remo Bianco e delle sua opera, attraverso l’ordinamento, la conservazione e la catalogazione del materiale d’archivio, delle opere, e di ogni altro documento utile allo studio dell’Artista.
Nell’Open Day di sabato 18 Settembre, che si svolgerà in concomitanza con il Miart e la Milano Art Week, sarà possibile per il pubblico visitare il ricco archivio di documenti, fotografie e progetti inediti di Remo Bianco creato in anni di lavoro e ricerche e solitamente consultabile solo dagli addetti ai lavori.
I visitatori avranno inoltre la possibilità di partecipare a una visita guidata lungo un percorso museale con le opere dell’artista: l’esposizione, allestita presso la sede che ospita gli uffici della Fondazione Remo Bianco, è organizzata secondo un articolato percorso cronologico e tematico che ripercorre il ricco e sorprendente mondo dell’artista, consentendo al pubblico di scoprire e approfondire la conoscenza dell’opera - unica per varietà e multidisciplinarietà - di uno dei protagonisti dell’arte italiana del XX secolo.
La Fondazione e le opere saranno visibili, previo appuntamento e presentando il green pass, sabato 18 Settembre 2021. (tel. +39 02 5097254 / +39 329 8390777 email info@remobianco.org)
REMO BIANCO (1922-1988)
Milanese di nascita, dagli anni ‘40 fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1988, Remo Bianco è stato uno dei protagonisti del panorama artistico milanese e italiano del Novecento, conducendo un percorso artistico unico nel suo genere, caratterizzato da un’intensa sperimentazione e da una frenetica quanto acuta ricerca formale.
Formatosi come allievo di Filippo de Pisis, Bianco abbandona ben presto l’arte figurativa classica per dedicarsi a nuove prove, in sintonia con le ricerche imperanti dello Spazialismo di Lucio Fontana, con cui ha scambi come si evince dal testo che nel 1953 Fontana scrive sulle nuove opere Tridimensionali presentate da Bianco in una personale alla Galleria Montenapoleone.
Parallelamente a questo filone, sperimenta anche le prime Impronte, calchi in gesso “tracce” come i segni lasciati dalle ruote di un’automobile, le screpolature dell’asfalto o altri oggetti umili di uso quotidiano, e le opere Nucleari, dal forte impatto materico con l’uso di frammenti di oggetti, terre e vetri.
Dal 1952 inizia a esporre alla Galleria del Naviglio di Milano e a quella del Cavallino di Venezia, inaugurando il lungo e importante sodalizio con Carlo Cardazzo, il grande gallerista che ospitò nelle sue sale le opere dei maggiori artisti dell'arte moderna organizzando spesso le loro prime mostre personali o le loro prime esposizioni in Italia.
Nel 1955 trascorre un periodo a New York dove incontra Jackson Pollock e, in seguito alla riflessione svolta sull’Action Painting e sull’Informale, inizia a lavorare sui Collages e subito dopo sui celebri Tableaux Dorés, il ciclo di opere caratterizzato dalla griglia di quadrati dorati su sfondi pittorici, che lo consacrano alla notorietà.
Tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘80 sviluppa una serie numerosa di sperimentazioni rivoluzionarie come l’Arte chimica, i Quadri parlanti e l’Arte sadica con le Trafitture, oltre a realizzare audaci performance teatrali, sempre in dialogo con i protagonisti del mondo dell’arte dell’epoca, tra cui Marina Abramovic, Capogrossi, Pierre Restany, Umbro Apollonio, Gillo Dorfles e molti altri.
Remo Bianco ha esposto in numerose personali e collettive nei maggiori centri d’arte italiani e internazionali (Milano, Venezia, Roma, New York, Parigi…) e le sue opere sono conservate presso diversi musei, tra cui Museo del 900 e Gallerie d’Italia di Milano, Mart di Rovereto, GNAM e Musei Vaticani di Roma.
Muore a Milano il 23 febbraio 1988.
FONDAZIONE REMO BIANCO
La Fondazione Remo Bianco è stata costituita a Milano il 15 luglio del 2011.
Nata grazie alla volontà della sorella di Remo, Lyda Bianchi, la Fondazione si occupa di tutelare, valorizzare e promuovere da un punto di vista culturale l’opera e la figura dell'artista.
Per sovrintendere a tale compito è stato creato un Comitato Scientifico, composto da esperti dell’arte di Bianco, che si riunisce periodicamente per esaminare e archiviare le opere, per ideare e promuovere attività di ricerca (quali mostre, pubblicazioni, convegni e studi) e per rispondere al sempre più crescente interesse che c'è sull'artista, oltre che per vigilare sull'impropria diffusione di opere e di notizie. La Fondazione, per suo statuto, svolge infatti l’importante compito di tutela contro ogni tipo di falsificazione e contraffazione del lavoro e della figura di Remo Bianco.
La Fondazione dispone di un Archivio che raccoglie e conserva pubblicazioni, documenti storici, fotografie, articoli e ogni altro materiale utile per documentare la vita e la ricerca creativa dell’artista.
In linea con tali presupposti, vi è il fondamentale lavoro di esame diretto e di archiviazione delle opere attribuite a Remo Bianco svolto dalla Fondazione e finalizzato alla pubblicazione del Catalogo Ragionato. A oggi, circa 2.000 opere sono già state archiviate e molte altre sono in attesa di esame, procedura necessaria per poter includere i lavori nella prestigiosa pubblicazione e per arrivare a raccogliere e studiare l'intero corpus dell'artista.
Maggiori informazioni sull’Artista e sulla Fondazione sono disponibili sul sito
www.remobianco.org
Contatti per info e prenotazioni:
info@remobianco.org
Fondazione Remo Bianco
Via Quintiliano, 30 – 20138 Milano
+39 02 5097254 / +39 329 8390777
18
settembre 2021
10 anni della Fondazione Remo Bianco
18 settembre 2021
arte contemporanea
Location
Fondazione Remo Bianco
Milano, Via Marco Fabio Quintiliano, 30, (MI)
Milano, Via Marco Fabio Quintiliano, 30, (MI)
Orario di apertura
15-19
Sito web
Autore
COMUNICAZIONE: è stato raggiunto il numero limite di adesioni all’Open Day. Verranno comunicate prossimamente nuove date in cui sarà possibile visitare la sede della Fondazione Remo Bianco.