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12.13 Rassegna di arte contemporanea
Il tema proposto per 12.13 rassegna di arte contemporanea, giunta alla su nona edizione, è “il mondo nuovo”, più che un tema una suggestione, tesa tra il riferimento a un celebre passaggio da La tempesta di Shakespeare e il rimando all’omonimo romanzo di Aldous Huxley, nonché alla sua versione cinematografica, dove si prefigura il mondo del 2540, interamente preordinato, “condizionato” fin negli aspetti più intimi delle relazioni umane. Ma il “mondo nuovo” rimanda anche alla magia del “modo niovo”, il termine con cui a Venezia, e ne I rusteghi di Goldoni, si indicava un rudimentale esperimento di precinema, simile alla lanterna magica: l’idea centrale è quella della “visione”, utopica o distopica che sia, del futuro, plausibile o immaginario, vagheggiato o temuto. Dopo “l’arte ai tempi della crisi” e il tema dell’inquinamento acustico come cifra del profondo snaturamento dei luoghi in cui viviamo proposto nell’ottava edizione, la rassegna di quest’anno cercherà di rintracciare segni, forme e modi attraverso cui l’arte immagina il domani.
Nell'ambito delle iniziative che si svolgono nell’ultimo mese dell’anno a Cervignano del Friuli, un appuntamento oramai consueto è quello con l’arte. Gli eventi ideati dal Circolo ARCI n.a. Cervignano e promossi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cervignano del Friuli, fanno parte di un progetto titolato ARTE A/E CONFRONTO che prevede l’inaugurazione, nello stesso periodo, di una Rassegna di arte contemporanea e una mostra monografica. Una rassegna pensata fin dal suo inizio, nel 2004, per avvicinare i cittadini dei centri minori all'arte contemporanea. Una mostra monografica con l’obiettivo di omaggiare quegli artisti che nella loro vita si sono distinti nel panorama culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel confronto si intende stimolare e sviluppare nel visitatore un maggiore spirito critico nella convinzione che la pluralità sia l’unico strumento di conoscenza e di indagine del mondo.
Il progetto 2012.2013 propone l’arte contemporanea in relazione alla pittrice di origini cervignanesi Alice Dreossi, con una mostra che attraverso una quarantina di opere si concentra sul Paesaggio, le Città, i Fiori, per offrire al pubblico un giusto riconoscimento all’artista nella celebrazione dei 130 anni dalla sua nascita.
Il 14 dicembre l’inaugurazione della mostra “Alice Dreossi” sarà preceduta, venerdì 7 dicembre, dalla presentazione al pubblico di 12.13 rassegna di arte contemporanea.
Una nona edizione che conferma la presenza al fianco di Orietta Masin nella cura dell’evento, della critica d’arte Chiara Tavella, direttrice della Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Portogruaro.
Il tema proposto per questa edizione è “il mondo nuovo”, più che un tema una suggestione, tesa tra il riferimento a un celebre passaggio da La tempesta di Shakespeare e il rimando all’omonimo romanzo di Aldous Huxley, nonché alla sua versione cinematografica, dove si prefigura il mondo del 2540, interamente preordinato, “condizionato” fin negli aspetti più intimi delle relazioni umane. Ma il “mondo nuovo” rimanda anche alla magia del “modo niovo”, il termine con cui a Venezia, e ne I rusteghi di Goldoni, si indicava un rudimentale esperimento di precinema, simile alla lanterna magica: l’idea centrale è quella della “visione”, utopica o distopica che sia, del futuro, plausibile o immaginario, vagheggiato o temuto. Dopo “l’arte ai tempi della crisi” e il tema dell’inquinamento acustico come cifra del profondo snaturamento dei luoghi in cui viviamo, la rassegna di quest’anno cercherà di rintracciare segni, forme e modi attraverso cui l’arte immagina il domani.
Gli artisti selezionati, provenienti dalla Regione FVG e dal vicino Veneto, saranno chiamati non solo a confrontarsi con la traccia proposta, ma anche a mettersi in relazione con strade, piazze cittadine, palazzi storici e luoghi della cultura coinvolgendo le risorse di una città che dalla storia antica ci porta sino al presente.
Tra le caratteristiche peculiari della rassegna, infatti, vi è l’obiettivo di coinvolgere artisti e pubblico in una passeggiata alla scoperta dei luoghi più caratteristici e simbolici di Cervignano del Friuli quali il Palazzo Municipale, la Biblioteca Civica, la nuova Casa della Musica, il Teatro Pasolini, la Chiesa di San Girolamo e la zona del porto fluviale sull’Aussa.
Quello proposto è dunque un percorso caratterizzato da un’articolazione complessa, in cui artisti differenti per formazione e scelte operative, si confronteranno per proporre al pubblico un’ipotesi di lettura della società e delle sue possibili evoluzioni.
Gli artisti invitati alla nona edizione sono:
Laura Pozzar
Fulvia Spizzo
Elisabetta Di Sopra + Igor Imhoff
Paola Madormo
Marco Grassi
Carmelo Cacciato
Davide Verziagi
Nicolas Vavassori
Woo(o) – Alessandro Ruzzier + Carlo Andreasi
Questi ultimi, in una sorta di anteprima dell’esposizione, presenteranno all’interno di un negozio sfitto del centro per l’occasione denominato SpazioviaRoma26, “I ciliegi fioriscono a ottobre e io divento più giovane”. Un progetto che sottolinea l’urgenza di una rivoluzione poetica attraverso il coinvolgimento di quanti vorranno presentarsi nei giorni 6/7 dicembre (in una 48 ore ininterrotta) ad esprimere la loro idea di “visione”, utopica o distopica che sia, del futuro, plausibile o immaginario, vagheggiato o temuto.
L’introduzione critica alla rassegna sarà, invece, preceduta da “Blindsight” una performance sonora a cura del musicista Massimo Croce e di Alessandro Ruzzier. Concepita e realizzata appositamente per l'occasione, attraverso la manipolazione dei suoni originali delle prime missioni spaziali degli anni '60, intende esprimere le potenzialità del suono nel descrivere morfologie, spazi, istanze emotive e psichiche.
Nel corso degli anni l’esposizione si è arricchita ulteriormente grazie alle collaborazioni con altre realtà culturali del territorio e grazie agli EVENTI A LATERE, proposti anche in questa edizione, con i quali il panorama si apre a diverse discipline artistiche, quali ad esempio la musica, la letteratura e il teatro.
Sarà, quindi, riproposta la collaborazione con il Circolo fotografico cervignanese IMMAGINE LATENTE, che presenterà esposti in esterno presso il Palazzo Municipale e la Biblioteca, una serie di tre scatti a tema stampati in grandi dimensioni.
Tra gli EVENTI A LATERE di quest’anno, grazie alla nuova e importante collaborazione con TEM - Taukay Edizioni Musicali (promotore del concorso di Nuova Musica Contemporanea che si svolge a Udine nel mese di ottobre), durante il periodo della rassegna sarà riproposta presso la Casa della Musica e la Biblioteca, l’esposizione multimediale delle opere di SQUARE. Un ricco progetto (più di 100 le opere selezionate su oltre 400 presenze provenienti da tutta Italia e non solo) a cura di Francesca Agostinelli e facente parte della sezione arti visive del Festival.
Il secondo evento collaterale nasce dalla convinzione che un Paese che rimane senza passato e senza memoria è un Paese che non può costruire nessun futuro.
Con queste premesse si aprirà l’incontro del 17 dicembre con PINO ROVEREDO nella serata di presentazione del suo nuovo libro “Mio padre votava Berlinguer” a cura del giornalista Paolo Ledda.
E’ possibile partecipare all’azione di Woo(o) anche durante gli altri giorni di apertura.
Per Info│333.4377770
ORARI DI APERTURA:
Teatro Pasolini:
durante la programmazione degli spettacoli
Casa della Musica:
durante le attività e lun.mer.giov.ven. ore 15.00│20.00
Biblioteca: lun.mer.giov.ven. ore 9.30│12.00 e 15.30│19.00
mar.sab.ore 9.30│12.00
Chiesa di San Girolamo:
ogni giorno ore 10.00│17.00│festivi solo su prenotazione
SpazioviaRoma26: giov.13/20/27.12 e 03.01 ore 10.00│12.00
ven.sab.14/15/21/22/28/29.12 e 4/5.01
ore 17.00│19.00
Info generali e prenotazioni
(serata evento MAYA DIRE MAYA inclusa) 338.8454492│www.artecorrente.it
Teatro Pasolini│Piazza Indipendenza,33
0431.370216
Casa della Musica│Via Verdi, 23
0431.388990
Biblioteca e Centro Civico│Via Trieste, 33/35
0431.388520
“Una lunga lettera al padre che lo scrittore mantiene in vita proprio attraverso la scrittura: un padre che votava Berlinguer, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era “una brava persona”, e questo giudizio continua a premere sulla realtà rimasta, di oggi, e a porre problemi. Fino a comprendere che se parliamo con i nostri morti, essi non muoiono davvero, ma anzi, “eccoli tornare qui, in una danza che ci coinvolge tutti e ci fa capire che la memoria è vita”.
E infine, con l’evento MAYA DIRE MAYA la rassegna proporrà una sorta di serata/happening come forma di esorcizzazione della profezia Maya sull’imminente fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012.
Nelle suggestive cantine dell’azienda Fornasir (situata nella periferia della città nell’omonimo borgo ideato dall’ingegner Dante Fornasir nel 1933 quale prototipo di città stato) il Teatrino del Rifo presenterà uno spettacolo comico ideato per l’occasione e titolato “Cari Maya, potrei sapere a che ora finisce il mondo?, ché alle 20 ci ho il torneo di calcetto con i colleghi”.
Spettacolo seguito da un banchetto luculliano in attesa della mezzanotte e che qualcosa (non) accada…
Durante la serata all’interno della cantina e negli spazi esterni all’azienda sarà presente una installazione+videoinstallazione di Masin+Cevro-Vukovic.
La rassegna si chiude e si completata con la pubblicazione di un catalogo con testi critici di Chiara Tavella.
12.13 Rassegna di arte contemporanea
Cervignano Del Friuli, (Udine)