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#12 Roman Ondak
Attingendo da esperienze di tutti i giorni, oggetti trovati e situazioni che sono spesso legati alla sua storia personale, Roman Ondak crea margini di sottili connessioni filosofiche e narrazioni tra realtà e rappresentazione.
Comunicato stampa
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mezzaterra11 - flat gallery ha il piacere di annunciare una mostra personale dell'artista slovacco Roman Ondak (nato nel 1966), che per l’occasione presenta "Adam's Keys" (2016). Attingendo da esperienze di tutti i giorni, oggetti trovati e situazioni che sono spesso legati alla sua storia personale, Ondak crea margini di sottili connessioni filosofiche e narrazioni tra realtà e rappresentazione. La maggior parte delle opere di Ondak invita gli osservatori ad un coinvolgimento attivo, dove l’interazione tra il pubblico e il suo lavoro svolge solitamente un ruolo chiave nel ri-porre la loro attenzione quotidiana.
Qui Ondak ri-propone una maniglia di una porta e delle chiavi che un tempo erano appartenute al maggiore dei suoi figli. Adam era un adolescente quando suo padre si appropriò di questo mazzo di chiavi con portachiavi a catena. La situazione che mostra la chiave inserita nella serratura della maniglia è trasferita dalla realtà di Adam a un contesto espositivo. Attraverso spostamenti sia fisici che temporali e alterazioni poetiche, il lavoro di Ondak evoca memorie assopite insieme a una sensazione di empatia, e ritorna al presente dell’osservatore in modi discreti e immaginativi con la sua semplicità di grande impatto. Ondak gioca con le idee di delocalizzazione, rappresentazione e duplicazione dell’esperienza, concettualmente e socialmente ricontestualizzata, e con verve artistica combina aspetti della quotidianità, stimolando e sensibilizzando gli spettatori riguardo alla vita ordinaria e alla società in generale.
Roman Ondak ha rappresentato la Slovacchia alla 53. Biennale di Venezia nel 2009, ha partecipato a dOCUMENTA (13), Kassel, ed è stato nominato the Artist of the Year da Deutsche Bank a Berlino nel 2012. Le sue principali mostre personali includono: Based on True Events, Kunstforum Ostdeutsche Galerie, Regenburg (2018); Objects in the Mirror, BASE / Progetti per l’arte, Firenze (2018); Man Walking Toward a Fata Morgana, The Arts Club of Chicago, Chicago (2017); History Repeats Itself, KUNSTEN Museum of Modern Art, Aalborg (2017); The Source of Art is in the Life of a People, South London Gallery, Londra (2016); Roman Ondak, Kaldor Art Projects, Sydney (2014); Some Thing, The Common Guild, Glasgow (2013); Escena, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2013); Roman Ondak, Musée d’art moderne de la Ville de Paris /ARC, Parigi (2012); do not walk outside this area, Deutsche Guggenheim, Berlino (2012); Within Reach of Hand or Eye, K21, Düsseldorf (2012); Time Capsule, Modern Art Oxford, Oxford (2011), e Measuring the Universe, MoMA, New York (2009). Le sue recenti mostre collettive includono: Pompei@Madre. Materia Archeologica, MADRE, Napoli (2018); WAITING. Between Power and Possibility, Hamburger Kunsthalle, Amburgo (2017); Ellipsis, Pulitzer Arts Foundation, St. Louis (2016); Wanderlust, The High Line Art, New York (2016); la 10. Biennale di Gwangju (2014); la 54. Biennale di Venezia (2011); e la 6. Biennale di Berlino (2010). Inoltre le sue opere sono incluse in numerose collezioni pubbliche, tra cui: Centre Pompidou, Parigi; Kunsthaus Zurigo; Tate Modern, Londra; Neue Nationalgalerie, Berlino, e MoMA, New York.
mezzaterra11 – flat gallery è un project space concettuale che, attraverso una traduzione metalinguistica, innescata da un ‘white cube’ compresso alla piattezza, apre a nuove interpretazioni delle immagini di documentazione delle opere d’arte contemporanea. Artisti internazionali sono invitati a presentare il proprio lavoro con una sola immagine selezionata, adattata allo spazio e infine stampata per lo stesso, come format di mostra personale.
Qui Ondak ri-propone una maniglia di una porta e delle chiavi che un tempo erano appartenute al maggiore dei suoi figli. Adam era un adolescente quando suo padre si appropriò di questo mazzo di chiavi con portachiavi a catena. La situazione che mostra la chiave inserita nella serratura della maniglia è trasferita dalla realtà di Adam a un contesto espositivo. Attraverso spostamenti sia fisici che temporali e alterazioni poetiche, il lavoro di Ondak evoca memorie assopite insieme a una sensazione di empatia, e ritorna al presente dell’osservatore in modi discreti e immaginativi con la sua semplicità di grande impatto. Ondak gioca con le idee di delocalizzazione, rappresentazione e duplicazione dell’esperienza, concettualmente e socialmente ricontestualizzata, e con verve artistica combina aspetti della quotidianità, stimolando e sensibilizzando gli spettatori riguardo alla vita ordinaria e alla società in generale.
Roman Ondak ha rappresentato la Slovacchia alla 53. Biennale di Venezia nel 2009, ha partecipato a dOCUMENTA (13), Kassel, ed è stato nominato the Artist of the Year da Deutsche Bank a Berlino nel 2012. Le sue principali mostre personali includono: Based on True Events, Kunstforum Ostdeutsche Galerie, Regenburg (2018); Objects in the Mirror, BASE / Progetti per l’arte, Firenze (2018); Man Walking Toward a Fata Morgana, The Arts Club of Chicago, Chicago (2017); History Repeats Itself, KUNSTEN Museum of Modern Art, Aalborg (2017); The Source of Art is in the Life of a People, South London Gallery, Londra (2016); Roman Ondak, Kaldor Art Projects, Sydney (2014); Some Thing, The Common Guild, Glasgow (2013); Escena, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2013); Roman Ondak, Musée d’art moderne de la Ville de Paris /ARC, Parigi (2012); do not walk outside this area, Deutsche Guggenheim, Berlino (2012); Within Reach of Hand or Eye, K21, Düsseldorf (2012); Time Capsule, Modern Art Oxford, Oxford (2011), e Measuring the Universe, MoMA, New York (2009). Le sue recenti mostre collettive includono: Pompei@Madre. Materia Archeologica, MADRE, Napoli (2018); WAITING. Between Power and Possibility, Hamburger Kunsthalle, Amburgo (2017); Ellipsis, Pulitzer Arts Foundation, St. Louis (2016); Wanderlust, The High Line Art, New York (2016); la 10. Biennale di Gwangju (2014); la 54. Biennale di Venezia (2011); e la 6. Biennale di Berlino (2010). Inoltre le sue opere sono incluse in numerose collezioni pubbliche, tra cui: Centre Pompidou, Parigi; Kunsthaus Zurigo; Tate Modern, Londra; Neue Nationalgalerie, Berlino, e MoMA, New York.
mezzaterra11 – flat gallery è un project space concettuale che, attraverso una traduzione metalinguistica, innescata da un ‘white cube’ compresso alla piattezza, apre a nuove interpretazioni delle immagini di documentazione delle opere d’arte contemporanea. Artisti internazionali sono invitati a presentare il proprio lavoro con una sola immagine selezionata, adattata allo spazio e infine stampata per lo stesso, come format di mostra personale.
26
ottobre 2018
#12 Roman Ondak
Dal 26 ottobre 2018 al 31 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
MEZZATERRA11 – FLAT GALLERY
Belluno, Via Mezzaterra, 11, (Belluno)
Belluno, Via Mezzaterra, 11, (Belluno)
Orario di apertura
24 ore su 24, tutti i giorni
Autore