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13.05.1957: Omaggio a Rosai
Franca Barbara Frittelli, Ken Tielkemeier ed altri allievi amici lo ricordano a 50 anni dalla scomparsa
Comunicato stampa
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In tanti lo hanno amato, stimato e apprezzato profondamente. Chi lo ha conosciuto veramente parla della sua grande umanità con commozione. L’ uomo Ottone Rosai non ha avuto vita facile ma la grandezza dell’artista è nel patrimonio artistico del Novecento. E’ stato un ‘maestro’ come pochi altri e ancora oggi abbiamo le testimonianze affettuose dei suoi allievi e amici di vita che lo ricordano con immutato rimpianto.
Franca Barbara Frittelli è stata la giovane ed unica ragazza a cui fu concesso di stare nel gruppo dei ‘rosaiani’. La sua grande passione era la pittura e in Rosai trovò il maestro d’arte e di vita a cui dedicò, dieci anni fa, un bel libro di ricordi e testimonianze di un’epoca in cui intellettuali, artisti e poeti animavano i caffè storici fiorentini.
Nel 1956 arrivò a Firenze il giovane americano Ken Tielkemeier con l’intento di seguire i corsi di Rosai all’Accademia di Belle Arti; aveva visto un suo quadro a Brera e ne era rimasto affascinato. Conobbe Franca Barbara, si sposarono e condivisero una vita consacrata all’arte.
Fra gli amici dell’epoca, con Dino Caponi condivisero gioventù e sogni.
C’era proprio Dino quel giorno in cui, improvvisamente, Rosai morì ad Ivrea, il 13 maggio 1957. Il giorno dopo si sarebbe inaugurata una grande mostra: il primo grande vero riconoscimento al maestro Ottone Rosai di Firenze.
Sono passati cinquant’anni. La galleria FYR – FOYER DEGLI ARTISTI rende omaggio al valore di un pittore che ha influenzato generazioni di artisti, che ha lasciato tracce di una personalità forte e poetica, che ha rappresentato la toscanità coi suoi scorci appena accennati, colori intensi, cipressi solitari e uomini della strada, giocatori di toppa: l’uomo semplice con la sua solitudine.
Così lo ricorda oggi Franca Barbara Frittelli: “Ottone Rosai, pittore universale, uomo di grande umanità, maestro generosissimo. Studiare con lui era vivere, respirare lo stimolo dell’arte. Aspettava, come diceva, “il miracolo”; guardava tra uno studente e l’altro con apprensione, a volte con avvilimento. Il suo aiuto era nello spirito, non toccò mai la tela di uno studente; diceva ad un tratto a tutta la classe: “oh, ma il bianco non lo usa più nessuno?”, e questo raddrizzava la schiena a tutti noi. Un maestro che ti dava con calore umano la mano della fiducia.”
La mostra è costituita principalmente dalle opere di Franca Barbara Frittelli e Ken Tielkemeier a cui si affiancano Dino Caponi, Enzo Faraoni, Nino Tirinnanzi e Vladimir Kara.
Franca Barbara Frittelli è stata la giovane ed unica ragazza a cui fu concesso di stare nel gruppo dei ‘rosaiani’. La sua grande passione era la pittura e in Rosai trovò il maestro d’arte e di vita a cui dedicò, dieci anni fa, un bel libro di ricordi e testimonianze di un’epoca in cui intellettuali, artisti e poeti animavano i caffè storici fiorentini.
Nel 1956 arrivò a Firenze il giovane americano Ken Tielkemeier con l’intento di seguire i corsi di Rosai all’Accademia di Belle Arti; aveva visto un suo quadro a Brera e ne era rimasto affascinato. Conobbe Franca Barbara, si sposarono e condivisero una vita consacrata all’arte.
Fra gli amici dell’epoca, con Dino Caponi condivisero gioventù e sogni.
C’era proprio Dino quel giorno in cui, improvvisamente, Rosai morì ad Ivrea, il 13 maggio 1957. Il giorno dopo si sarebbe inaugurata una grande mostra: il primo grande vero riconoscimento al maestro Ottone Rosai di Firenze.
Sono passati cinquant’anni. La galleria FYR – FOYER DEGLI ARTISTI rende omaggio al valore di un pittore che ha influenzato generazioni di artisti, che ha lasciato tracce di una personalità forte e poetica, che ha rappresentato la toscanità coi suoi scorci appena accennati, colori intensi, cipressi solitari e uomini della strada, giocatori di toppa: l’uomo semplice con la sua solitudine.
Così lo ricorda oggi Franca Barbara Frittelli: “Ottone Rosai, pittore universale, uomo di grande umanità, maestro generosissimo. Studiare con lui era vivere, respirare lo stimolo dell’arte. Aspettava, come diceva, “il miracolo”; guardava tra uno studente e l’altro con apprensione, a volte con avvilimento. Il suo aiuto era nello spirito, non toccò mai la tela di uno studente; diceva ad un tratto a tutta la classe: “oh, ma il bianco non lo usa più nessuno?”, e questo raddrizzava la schiena a tutti noi. Un maestro che ti dava con calore umano la mano della fiducia.”
La mostra è costituita principalmente dalle opere di Franca Barbara Frittelli e Ken Tielkemeier a cui si affiancano Dino Caponi, Enzo Faraoni, Nino Tirinnanzi e Vladimir Kara.
13
maggio 2007
13.05.1957: Omaggio a Rosai
Dal 13 al 24 maggio 2007
arte contemporanea
Location
FYR ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Orario di apertura
16 - 19,30 (lunedì chiuso)
Vernissage
13 Maggio 2007, ore 17
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