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15 Hirosaka, Kanazawa / 17, Via dei Prefetti, Roma – Arte contemporanea nel contesto urbano
L’associazione Isola dell’Arte presenta, nel Centro per l’Arte Contemporanea al secondo piano della Stecca degli artigiani, l’incontro tra l’artista Alberto Garutti e la critica d’arte Cloe Piccoli.
Comunicato stampa
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Alberto Garutti concepisce l’arte come relazione con lo spettatore, ed e’ proprio da questo incontro tra opera e spettatore che l’opera acquista il suo senso: ’’Credo – afferma l’artista - che il dialogo con lo spettatore, da sempre alla base dell’esistenza dell’opera stessa, venga ad assumere un ruolo ancora più importante adesso, in un momento in cui l’arte ritorna a vivere nello spazio pubblico, in stretto legame con la realtà della vita, quindi con l’architettura, i contesti pubblici, i media e soprattutto un pubblico che non è più quello selezionato del ristretto sistema artistico’’.
In occasione dell’incontro alla Stecca si parlera’ di come Alberto Garutti lavora sullo spazio pubblico e su quello privato, delle relazioni costanti che nel suo lavoro si intrecciano fra dimensione sociale e personale, fra casa e città, il tutto all’interno di un contesto in cui l’urbanistica, la città e i suoi abitanti sono al centro del lavoro dell’artista. In particolare sara’ presentato e documentato con proiezioni video, il progetto realizzato nella citta’ di Kanazawa, un lavoro in uno spazio pubblico (quello del museo in costruzione all’epoca del lavoro), che riflette la vita privata nelle abitazioni. Poi il progetto presentato in occasione della mostra personale, curata da Cloe Piccoli al Magazzino dell’Arte Moderna di Roma dove, al contrario di Kanazawa, l’artista ha lavorato in uno spazio privato, la galleria, le case, ma che tuttavia si ricollega al contesto urbano più ampio attraverso l’acquedotto: pubblico versus privato, privato versus pubblico nella dimensione urbana.
Due lavori recenti che precisano il senso che Alberto Garutti attribuisce al concetto di Arte Pubblica, troppo spesso confusa con operazioni d’arredo urbano, che si sovrappongono a un contesto senza creare un senso. L’artista ha un ruolo da protagonista nel momento in cui ‘è al servizio’, come ama dire Garutti, del destinatario dell’opera che è anche il committente. Il protagonista è quindi ogni spettatore che decide di lasciarsi coinvolgere dal processo in cui partecipa alla definizione dell’opera attraverso l’avvicinamento, la comprensione, la condivisione o meno di un intervento.
Alberto Garutti e’ artista e docente, titolare all’Accademia di Brera di Milano e, dal 2002, professore a contratto per la cattedra “Laboratorio della forma e della figurazione”, presso la Facoltà di Architettura di Venezia, IUAV. Invitato a grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia nel 1990 o il M.A.R.T.A. Museum di Herford nel 2001, è spesso chiamato a realizzare opere pubbliche per varie città e musei: a Gent in Belgio per il Museo S.M.A.K., a Istanbul sul ponte del Bosforo, nel 2002 a Kanazawa in Giappone per il Century Museum of Contemporary Art. Nel 2000 ha realizzato per l’ACEB di Bergamo un’opera per la città, così per il Comune di Roma in occasione del Giubileo del 2000 in via della Conciliazione. Ha recentemente realizzato un’opera per il Quartiere Don Bosco a Bolzano, commissionata dalla Provincia Autonama in collaborazione con Museion. Nel 2004 ha presentato un lavoro permanente per la sede Tiscali di Cagliari e una mostra personale al Magazzino d’Arte Moderna di Roma. Presidente della giuria del premio Guarene Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nel 2000, è stato membro della commissione del premio Querini-Furla per l’Arte a Venezia. Nella giuria del concorso “I Nuovi Segni: arte nella comunità e committenza pubblica”, indetto dal gruppo Il Sole24ore. E’ presidente della giuria italiana dell’Italian Studio Program al Museo MOMA/P.S.1 Contemporary Art Center di New York. Attualmente sta lavorando in Germania a Dusseldorf dove, il prossimo anno, sarà realizzato un suo lavoro. E’ tra gli artisti che partecipano alla mostra curata da Roberto Pinto: “Spazi atti / Fitting spaces” in corso in questi giorni al PAC- Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
Cloe Piccoli e’ critica d’arte e curatrice indipendente; dal 1996 e’ corrispondente de La Repubblica e del suo supplemento settimanale ‘D/La Repubblica’. E' docente dal 1997 al master per curatori Organizzazione e comunicazione delle Arti Visive presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. Attualmente lavora a Other Rooms, Other Voices un progetto di otto mostre, (Massimo Bartolini, Atelier van Lieshout, Vedova Mazzei, Daniele Puppi, Jonas Dahlberg, Alberto Garutti, Darius Ziura) e un libro per il Magazzino d’Arte Moderna a Roma. Fa parte della Commissione Internazionale del Premio Querini Stampalia Furla per l’Arte Contemporanea di Venezia. Nel 2003 ha pubblicato Mobilità/la Mobilità nell’Arte Contemporanea, DARC/Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma, 2003. Come critico d’arte e curatore indipendente collabora e ha collaborato con istituzioni in Italia e all’estero, tra cui PS1, New York; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Art for the World, Ginevra; Mondrian Foundation, Amsterdam; DARC/Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma; Creative Academy, Cartier, Milano; Domus Academy, Milano.
Prossimo appuntamento:
Centro per l’arte, giovedi 25 novembre, ore 19.00
“Foucault alla Stecca degli artigiani”
In occasione del ventesimo anniversario della morte del filosofo francese:
Thomas Hirschhorn, artista
Enzo Umbaca, artista (in collaborazione con Adriano Sofri)
Emanuela de Cecco, critica d’arte
Tiziana Villani, filosofo
Marco Alita, psicologo (lila milano)
moderatore Marco Scotini, critico d’arte e curatore indipendente
In occasione dell’incontro alla Stecca si parlera’ di come Alberto Garutti lavora sullo spazio pubblico e su quello privato, delle relazioni costanti che nel suo lavoro si intrecciano fra dimensione sociale e personale, fra casa e città, il tutto all’interno di un contesto in cui l’urbanistica, la città e i suoi abitanti sono al centro del lavoro dell’artista. In particolare sara’ presentato e documentato con proiezioni video, il progetto realizzato nella citta’ di Kanazawa, un lavoro in uno spazio pubblico (quello del museo in costruzione all’epoca del lavoro), che riflette la vita privata nelle abitazioni. Poi il progetto presentato in occasione della mostra personale, curata da Cloe Piccoli al Magazzino dell’Arte Moderna di Roma dove, al contrario di Kanazawa, l’artista ha lavorato in uno spazio privato, la galleria, le case, ma che tuttavia si ricollega al contesto urbano più ampio attraverso l’acquedotto: pubblico versus privato, privato versus pubblico nella dimensione urbana.
Due lavori recenti che precisano il senso che Alberto Garutti attribuisce al concetto di Arte Pubblica, troppo spesso confusa con operazioni d’arredo urbano, che si sovrappongono a un contesto senza creare un senso. L’artista ha un ruolo da protagonista nel momento in cui ‘è al servizio’, come ama dire Garutti, del destinatario dell’opera che è anche il committente. Il protagonista è quindi ogni spettatore che decide di lasciarsi coinvolgere dal processo in cui partecipa alla definizione dell’opera attraverso l’avvicinamento, la comprensione, la condivisione o meno di un intervento.
Alberto Garutti e’ artista e docente, titolare all’Accademia di Brera di Milano e, dal 2002, professore a contratto per la cattedra “Laboratorio della forma e della figurazione”, presso la Facoltà di Architettura di Venezia, IUAV. Invitato a grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia nel 1990 o il M.A.R.T.A. Museum di Herford nel 2001, è spesso chiamato a realizzare opere pubbliche per varie città e musei: a Gent in Belgio per il Museo S.M.A.K., a Istanbul sul ponte del Bosforo, nel 2002 a Kanazawa in Giappone per il Century Museum of Contemporary Art. Nel 2000 ha realizzato per l’ACEB di Bergamo un’opera per la città, così per il Comune di Roma in occasione del Giubileo del 2000 in via della Conciliazione. Ha recentemente realizzato un’opera per il Quartiere Don Bosco a Bolzano, commissionata dalla Provincia Autonama in collaborazione con Museion. Nel 2004 ha presentato un lavoro permanente per la sede Tiscali di Cagliari e una mostra personale al Magazzino d’Arte Moderna di Roma. Presidente della giuria del premio Guarene Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nel 2000, è stato membro della commissione del premio Querini-Furla per l’Arte a Venezia. Nella giuria del concorso “I Nuovi Segni: arte nella comunità e committenza pubblica”, indetto dal gruppo Il Sole24ore. E’ presidente della giuria italiana dell’Italian Studio Program al Museo MOMA/P.S.1 Contemporary Art Center di New York. Attualmente sta lavorando in Germania a Dusseldorf dove, il prossimo anno, sarà realizzato un suo lavoro. E’ tra gli artisti che partecipano alla mostra curata da Roberto Pinto: “Spazi atti / Fitting spaces” in corso in questi giorni al PAC- Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
Cloe Piccoli e’ critica d’arte e curatrice indipendente; dal 1996 e’ corrispondente de La Repubblica e del suo supplemento settimanale ‘D/La Repubblica’. E' docente dal 1997 al master per curatori Organizzazione e comunicazione delle Arti Visive presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. Attualmente lavora a Other Rooms, Other Voices un progetto di otto mostre, (Massimo Bartolini, Atelier van Lieshout, Vedova Mazzei, Daniele Puppi, Jonas Dahlberg, Alberto Garutti, Darius Ziura) e un libro per il Magazzino d’Arte Moderna a Roma. Fa parte della Commissione Internazionale del Premio Querini Stampalia Furla per l’Arte Contemporanea di Venezia. Nel 2003 ha pubblicato Mobilità/la Mobilità nell’Arte Contemporanea, DARC/Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma, 2003. Come critico d’arte e curatore indipendente collabora e ha collaborato con istituzioni in Italia e all’estero, tra cui PS1, New York; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Art for the World, Ginevra; Mondrian Foundation, Amsterdam; DARC/Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma; Creative Academy, Cartier, Milano; Domus Academy, Milano.
Prossimo appuntamento:
Centro per l’arte, giovedi 25 novembre, ore 19.00
“Foucault alla Stecca degli artigiani”
In occasione del ventesimo anniversario della morte del filosofo francese:
Thomas Hirschhorn, artista
Enzo Umbaca, artista (in collaborazione con Adriano Sofri)
Emanuela de Cecco, critica d’arte
Tiziana Villani, filosofo
Marco Alita, psicologo (lila milano)
moderatore Marco Scotini, critico d’arte e curatore indipendente
18
novembre 2004
15 Hirosaka, Kanazawa / 17, Via dei Prefetti, Roma – Arte contemporanea nel contesto urbano
18 novembre 2004
incontro - conferenza
Location
ISOLA ART CENTER
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Vernissage
18 Novembre 2004, ore 19.00