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1903: Palazzo Castiglioni e il Liberty a Milano
Nel penultimo decennio dell’Ottocento il volto urbano di Milano si trasforma: profonde modifiche sono determinate, tra l’altro, dal piano regolatore (1884-89) elaborato da Cesare Beruto, che coinvolgeva soprattutto la zona centrale, quella che da Piazza Duomo va verso Piazza Cordusio e, attraverso Via Dante, sfocia in Foro Bonaparte e al Castello Sforzesco, zona caratterizzata da un’elegante monumentalità eclettica i cui protagonisti sono Luigi Broggi e Luca Beltrami
Comunicato stampa
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Nel penultimo decennio dell'Ottocento il volto urbano di Milano si trasforma: profonde modifiche sono determinate, tra l'altro, dal piano regolatore (1884-89) elaborato da Cesare Beruto, che coinvolgeva soprattutto la zona centrale, quella che da Piazza Duomo va verso Piazza Cordusio e, attraverso Via Dante, sfocia in Foro Bonaparte e al Castello Sforzesco, zona caratterizzata da un'elegante monumentalità eclettica i cui protagonisti sono Luigi Broggi e Luca Beltrami.
A ridosso di tale asse monumentale-rappresentativo si diffonde nel tessuto urbano, soprattutto nelle aree residenziali, il nuovo stile modernista, dalla specifica fisionomia, nel quale la borghesia industriale e mercantile si identifica totalmente, sganciandosi dal citazionismo storicista. Si tratta di un lessico internazionale e di un gusto che, all'aprirsi del nuovo secolo, investe tutti i campi del vivere quotidiano, dall'architettura agli opifici industriali, dalle strutture d'uso pubblico all'arredo, trovando nelle arti decorative, sia di produzione artigianale, sia di produzione industriale, coerenti e interessanti interpretazioni.
Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento il fenomeno dell'architettura modernista esplode anche in virtù di nuove tecnologie e dell'impiego diffuso di nuovi materiali edilizi (in particolare ferro, vetro, cemento armato) che inducono ad una sostanziale metamorfosi delle strutture abitative sia nei prospetti esterni, mossi da linee curve o spezzate, dall'impiego del bovindo e da rigogliose decorazioni fitomorfe che mettono in permanente relazione gli spazi interni con lo spazio esterno.
Capolavoro di questa fase fondamentale dello sviluppo dell'architettura moderna è certamente Palazzo Castiglioni di Corso Venezia, progettato e costruito dall'Architetto Giuseppe Sommaruga (1867-1917) tra il 1900 e il 1903, attuale sede dell'Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano. La struttura dell'edificio, asciutta e compatta, pur non mostrando soluzioni strutturali e distributive nuove, ma anzi giocando proprio su una proposta in linea con la tradizione tardo ottocentesca, si pone come un prototipo di assoluta novità nel panorama milanese e italiano per l'enfatizzazione data sia ai materiali di rivestimento sia al turbinoso repertorio decorativo che si dipana sulla superficie della facciata. All'interno, la perfetta sintonia inventiva e di gusto tra l'architetto e gli artisti impegnati nella decorazione della struttura, si dispiega magnificamente nell'organicità dei ferri battuti disegnati da Mazzucotelli e degli arredi lignei realizzati dalla ditta del mobiliere Eugenio Quarti.
Palazzo Castiglioni si colloca tra i più coerenti e omogenei esempi della cultura artistica italiana di età Liberty, proponendo un'originale declinazione dell'Art Nouveau all'interno della sedimentata tradizione dell'architettura italiana tardo-ottocentesca, con influssi della scuola tedesca, in particolare della cosiddetta Secessione monacense e aprendo la strada al riconoscimento della dignità artistica delle arti decorative e industriali.
A ridosso di tale asse monumentale-rappresentativo si diffonde nel tessuto urbano, soprattutto nelle aree residenziali, il nuovo stile modernista, dalla specifica fisionomia, nel quale la borghesia industriale e mercantile si identifica totalmente, sganciandosi dal citazionismo storicista. Si tratta di un lessico internazionale e di un gusto che, all'aprirsi del nuovo secolo, investe tutti i campi del vivere quotidiano, dall'architettura agli opifici industriali, dalle strutture d'uso pubblico all'arredo, trovando nelle arti decorative, sia di produzione artigianale, sia di produzione industriale, coerenti e interessanti interpretazioni.
Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento il fenomeno dell'architettura modernista esplode anche in virtù di nuove tecnologie e dell'impiego diffuso di nuovi materiali edilizi (in particolare ferro, vetro, cemento armato) che inducono ad una sostanziale metamorfosi delle strutture abitative sia nei prospetti esterni, mossi da linee curve o spezzate, dall'impiego del bovindo e da rigogliose decorazioni fitomorfe che mettono in permanente relazione gli spazi interni con lo spazio esterno.
Capolavoro di questa fase fondamentale dello sviluppo dell'architettura moderna è certamente Palazzo Castiglioni di Corso Venezia, progettato e costruito dall'Architetto Giuseppe Sommaruga (1867-1917) tra il 1900 e il 1903, attuale sede dell'Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano. La struttura dell'edificio, asciutta e compatta, pur non mostrando soluzioni strutturali e distributive nuove, ma anzi giocando proprio su una proposta in linea con la tradizione tardo ottocentesca, si pone come un prototipo di assoluta novità nel panorama milanese e italiano per l'enfatizzazione data sia ai materiali di rivestimento sia al turbinoso repertorio decorativo che si dipana sulla superficie della facciata. All'interno, la perfetta sintonia inventiva e di gusto tra l'architetto e gli artisti impegnati nella decorazione della struttura, si dispiega magnificamente nell'organicità dei ferri battuti disegnati da Mazzucotelli e degli arredi lignei realizzati dalla ditta del mobiliere Eugenio Quarti.
Palazzo Castiglioni si colloca tra i più coerenti e omogenei esempi della cultura artistica italiana di età Liberty, proponendo un'originale declinazione dell'Art Nouveau all'interno della sedimentata tradizione dell'architettura italiana tardo-ottocentesca, con influssi della scuola tedesca, in particolare della cosiddetta Secessione monacense e aprendo la strada al riconoscimento della dignità artistica delle arti decorative e industriali.
07
ottobre 2003
1903: Palazzo Castiglioni e il Liberty a Milano
Dal 07 ottobre all'otto dicembre 2003
arte moderna
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Vernissage
7 Ottobre 2003, ore 18:00