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1905-2005 Cento Anni Fabbri
l’oggetto-simbolo dell’azienda, il celebre vaso di amarene bianco e blu, che 28 artisti di fama internazionale si sono divertiti a reinterpretare con tecniche diverse
Comunicato stampa
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Si è aperta oggi lunedì 30 maggio a Bologna la mostra “1905 – 2005 Cento Anni Fabbri - 28 artisti interpretano un’azienda”, in occasione della quale viene esposta per la prima volta al pubblico un’opera realizzata nel 1957 da un giovane Renato Guttuso testimonial per il Carosello Fabbri “Un pittore alla settimana”. In questo episodio si rintracciano le radici di quel connubio Fabbri – arte oggi ripreso e solennizzato nella mostra allestita presso la Fondazione del Monte e inaugurata dal Presidente della Camera, Pierferdinando Casini.
L’esposizione “1905 – 2005 Cento Anni Fabbri - 28 artisti interpretano un’azienda” vede al centro dell’attenzione l’oggetto-simbolo dell’azienda, il celebre vaso di amarene bianco e blu, che 28 artisti di fama internazionale si sono divertiti a reinterpretare con tecniche diverse – pittura, scultura, installazione, fotografia, e altrettanti linguaggi - dall’ironico all’iperrealista, dal classico al provocatorio. Il risultato: 28 opere d’arte assolutamente originali.
L’operazione, curata da Maurizio Sciaccaluga e illustrata da un catalogo edito da Skira, ha visto all’opera gli artisti Dario Arcidiacono, Matteo Basilé, Corrado Bonomi, Stefano Cagol, F.lli Calgaro, Lorenzo Capellini, Antonella Cinelli, Giacomo Costa, Aldo Damioli, Enrico T. De Paris, Fulvio Di Piazza, Pablo Echaurren, Giosetta Fioroni, Roberto Floreani, Maurizio Galimberti, Omar Galliani, Federico Guida, Marco Lodola, Nino Migliori, Aldo Mondino, Gianmarco Montesano, Luigi Ontani, Fabrizio Passarella, Alex Pinna, Leonardo Pivi, Giorgio Tonelli, Dany Vescovi, Corrado Zeni.
In esposizione anche un’originale opera di Cuppone e Lunardon dal titolo "Five/sex", in cui il vaso di Amarene Fabbri si sposa con il vetro soffiato a lume in due colori.
Il connubio arte – amarena ha origini antiche. Fu un regalo che Gennaro Fabbri fece alla moglie Rachele per ringraziarla del fatto che la sua ricetta a base di amarene, la "Marena con frutto", fosse stata l'origine di un nuovo prodotto di successo.
Il vaso, dapprima richiesto al celeberrimo artigiano bolognese Angelo Minghetti, fu presto sostituito da quel contenitore a corpo sagomato in bianco e blu, originale creazione del grande ceramista Riccardo Gatti di Faenza, che riprendeva forma e decori dall'arte cinese nel disegno "alla porcellana" che si rifaceva agli antichi ornati di origine orientale.
La preferenza per il geniale artista faentino non fu casuale visto che la sua produzione si distingueva per l'elevata qualità e la costante inclinazione alla sperimentazione e alla ricerca: tradizione e innovazione sono alla base anche del famosissimo vaso bianco e blu, destinato a divenire simbolo privilegiato del suo stesso prodotto.
L’esposizione “1905 – 2005 Cento Anni Fabbri - 28 artisti interpretano un’azienda” vede al centro dell’attenzione l’oggetto-simbolo dell’azienda, il celebre vaso di amarene bianco e blu, che 28 artisti di fama internazionale si sono divertiti a reinterpretare con tecniche diverse – pittura, scultura, installazione, fotografia, e altrettanti linguaggi - dall’ironico all’iperrealista, dal classico al provocatorio. Il risultato: 28 opere d’arte assolutamente originali.
L’operazione, curata da Maurizio Sciaccaluga e illustrata da un catalogo edito da Skira, ha visto all’opera gli artisti Dario Arcidiacono, Matteo Basilé, Corrado Bonomi, Stefano Cagol, F.lli Calgaro, Lorenzo Capellini, Antonella Cinelli, Giacomo Costa, Aldo Damioli, Enrico T. De Paris, Fulvio Di Piazza, Pablo Echaurren, Giosetta Fioroni, Roberto Floreani, Maurizio Galimberti, Omar Galliani, Federico Guida, Marco Lodola, Nino Migliori, Aldo Mondino, Gianmarco Montesano, Luigi Ontani, Fabrizio Passarella, Alex Pinna, Leonardo Pivi, Giorgio Tonelli, Dany Vescovi, Corrado Zeni.
In esposizione anche un’originale opera di Cuppone e Lunardon dal titolo "Five/sex", in cui il vaso di Amarene Fabbri si sposa con il vetro soffiato a lume in due colori.
Il connubio arte – amarena ha origini antiche. Fu un regalo che Gennaro Fabbri fece alla moglie Rachele per ringraziarla del fatto che la sua ricetta a base di amarene, la "Marena con frutto", fosse stata l'origine di un nuovo prodotto di successo.
Il vaso, dapprima richiesto al celeberrimo artigiano bolognese Angelo Minghetti, fu presto sostituito da quel contenitore a corpo sagomato in bianco e blu, originale creazione del grande ceramista Riccardo Gatti di Faenza, che riprendeva forma e decori dall'arte cinese nel disegno "alla porcellana" che si rifaceva agli antichi ornati di origine orientale.
La preferenza per il geniale artista faentino non fu casuale visto che la sua produzione si distingueva per l'elevata qualità e la costante inclinazione alla sperimentazione e alla ricerca: tradizione e innovazione sono alla base anche del famosissimo vaso bianco e blu, destinato a divenire simbolo privilegiato del suo stesso prodotto.
30
maggio 2005
1905-2005 Cento Anni Fabbri
Dal 30 maggio al 30 giugno 2005
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE DEL MONTE
Bologna, Via Delle Donzelle, 2, (Bologna)
Bologna, Via Delle Donzelle, 2, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10 alle 19
Ufficio stampa
LEAD COMMUNICATION
Autore
Curatore