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1960. Arte programmata & Gruppo Zero. Influssi e contaminazioni
Alcuni giovani artisti raccolti nel Gruppo Zero cercano un linguaggio artistico nuovo che non abbia precedenti impiegando materiali innovativi e soprattutto sperimentando procedimenti artistici originali, mediati dalla scienza e dalla tecnica. Da moduli fisico-matematici e di ricerca sulla percezione nascono le opere di “arte programmata” che lavorano su forme di ascendenza geometrica e dinamica e vi sovrappongono una ricerca coloristica
Comunicato stampa
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1960. ARTE PROGRAMMATA & GRUPPO ZERO
Influssi e contaminazioni
Palazzo Sturm 14 settembre 2012
Secondo appuntamento a Bassano del Grappa con la grafica contemporanea: venerdì 14 settembre alle ore 18:00
a palazzo Sturm aprirà la mostra “1960. Arte programmata & Gruppo Zero. Influssi e contaminazioni” allestita
nel Museo Remondini, in collaborazione fra il Museo Civico e l’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa e il
Museo Casabianca di Malo.
Dopo la mostra ““1960. Grafica a Milano” che nella scorsa primavera ha illustrato il complesso fenomeno
della grafica nella Milano degli anni ’60, è la volta di una nuova puntata espositiva che di quello stesso periodo
documenta i movimenti artistici che a Roma e a Milano studiavano le possibilità espressive di una interazione
dinamica fra l’opera d’arte e il fruitore. Alcuni giovani artisti raccolti nel Gruppo Zero cercano un linguaggio artistico
nuovo che non abbia precedenti impiegando materiali innovativi e soprattutto sperimentando procedimenti artistici
originali, mediati dalla scienza e dalla tecnica. Da moduli fisico-matematici e di ricerca sulla percezione nascono le
opere di “arte programmata” che lavorano su forme di ascendenza geometrica e dinamica e vi sovrappongono una
ricerca coloristica .
Questa seconda mostra è costruita nella medesima formula della precedente, vale a dire con materiali della
Collezione Meneguzzo - depositati in comodato al Museo Casabianca di Malo (Vicenza) - organizzati in “portfolios”,
le speciali edizioni originali che rappresentano un ambito dell’arte contemporanea, quello riferito ai multipli; questi
portfolios erano elaborati in un progetto mirato e globale, che comprendeva la creazione artistica vera e propria e
nel contempo la ideazione del contenitore e della grafica di corredo (colophon e testi).
In questa occasione il materiale artistico appositamente selezionato è proposto nella Sala delle Spade, sfruttando e
valorizzando l’originale allestimento espositivo studiato e realizzato in esclusiva.
Nelle vetrine è presente il Gruppo Zero con 21 pezzi, di cui 4 opere uniche, nell’Edizione “La Quercia” del 1966.
Il gruppo è rappresentato dagli artisti Lucio Fontana, Nanda Vigo, Günther Uecker e Heinz-Otto Mack. Ogni
cartella che raccoglie le opere dei singoli artisti è introdotta da un testo di Nanni Balestrini che si adegua nelle
forme poetiche alle innovazioni degli artisti.
Sui leggii è dispiegato il corpus di 20 grafiche legate al movimento optical/cinetico nell’Edizione “Arte Struktura”
del 1984 e 1987. Gli artisti sono Licia Alberi, Alberto Biasi, Maria Luisa De Romans, Nino Di Salvatore, Hans
Jörg Glattfelder, Franco Grignani, Paolo Minoli, Bruno Munari, Carlo Nangeroni e Rino Sernaglia, classificati
“cromoplastici” dal critico Carlo Belloli per le loro ricerche tridimensionali sul colore. Si riferiscono invece a ricerche
differenti Rodolfo Aricò, Gabriele De Vecchi, Marcolino Gandini, Augusto Garau, Franco Grignani, Gianni
Metalli, Alvaro Molteni, Lorenzo Piemonti, Salvador Presta e Paolo Scirpa, che sviluppano ricerche sulle
lettura di schemi geometrici colorati, dinamici nello spazio: ognuno è presente con una propria opera seriale.
Negli espositori verticali un progetto in 21 fogli ciclostilati della ricerca “spazio/urbano” vista come paesaggio,
nell’Edizione “Il Falconiere” del 1978; autrice della cartella è Nanda Vigo, artista di spicco fra arti visive,
architettura e design, nota anche per aver seguito l’iter storico del Gruppo Zero. Il lavoro dal titolo “Piano Inclinato”
visualizza cinque situazioni relative a 3 interni (Galleria Apollinaire, 1965 – Galleria Il Falconiere, 1978 – Museo di
Gratz, 1977) e 2 esterni (Piazza dei Miracoli a Pisa, 1976 e Palazzo Grassi a Venezia, 1978).
Nelle bacheche sono state collocate 17 opere tra grafica e oggettistica. Nella prima bacheca trovano collocazione
le opere di Vasarely, Albers e Le Parc, i maestri storici dell’Arte Programmata, nel secondo quelle di Tilson, Baj
e Del Pezzo, gli artisti contaminati dal movimento optical, nel terzo il particolare contenitore in perspex riservato al
Gruppo Zero con il testo di Nanni Balestrini, mentre nel quarto sono esposti i due contenitori dell’Arte Struktura
con i testi di Carlo Belloli.
Influssi e contaminazioni
Palazzo Sturm 14 settembre 2012
Secondo appuntamento a Bassano del Grappa con la grafica contemporanea: venerdì 14 settembre alle ore 18:00
a palazzo Sturm aprirà la mostra “1960. Arte programmata & Gruppo Zero. Influssi e contaminazioni” allestita
nel Museo Remondini, in collaborazione fra il Museo Civico e l’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa e il
Museo Casabianca di Malo.
Dopo la mostra ““1960. Grafica a Milano” che nella scorsa primavera ha illustrato il complesso fenomeno
della grafica nella Milano degli anni ’60, è la volta di una nuova puntata espositiva che di quello stesso periodo
documenta i movimenti artistici che a Roma e a Milano studiavano le possibilità espressive di una interazione
dinamica fra l’opera d’arte e il fruitore. Alcuni giovani artisti raccolti nel Gruppo Zero cercano un linguaggio artistico
nuovo che non abbia precedenti impiegando materiali innovativi e soprattutto sperimentando procedimenti artistici
originali, mediati dalla scienza e dalla tecnica. Da moduli fisico-matematici e di ricerca sulla percezione nascono le
opere di “arte programmata” che lavorano su forme di ascendenza geometrica e dinamica e vi sovrappongono una
ricerca coloristica .
Questa seconda mostra è costruita nella medesima formula della precedente, vale a dire con materiali della
Collezione Meneguzzo - depositati in comodato al Museo Casabianca di Malo (Vicenza) - organizzati in “portfolios”,
le speciali edizioni originali che rappresentano un ambito dell’arte contemporanea, quello riferito ai multipli; questi
portfolios erano elaborati in un progetto mirato e globale, che comprendeva la creazione artistica vera e propria e
nel contempo la ideazione del contenitore e della grafica di corredo (colophon e testi).
In questa occasione il materiale artistico appositamente selezionato è proposto nella Sala delle Spade, sfruttando e
valorizzando l’originale allestimento espositivo studiato e realizzato in esclusiva.
Nelle vetrine è presente il Gruppo Zero con 21 pezzi, di cui 4 opere uniche, nell’Edizione “La Quercia” del 1966.
Il gruppo è rappresentato dagli artisti Lucio Fontana, Nanda Vigo, Günther Uecker e Heinz-Otto Mack. Ogni
cartella che raccoglie le opere dei singoli artisti è introdotta da un testo di Nanni Balestrini che si adegua nelle
forme poetiche alle innovazioni degli artisti.
Sui leggii è dispiegato il corpus di 20 grafiche legate al movimento optical/cinetico nell’Edizione “Arte Struktura”
del 1984 e 1987. Gli artisti sono Licia Alberi, Alberto Biasi, Maria Luisa De Romans, Nino Di Salvatore, Hans
Jörg Glattfelder, Franco Grignani, Paolo Minoli, Bruno Munari, Carlo Nangeroni e Rino Sernaglia, classificati
“cromoplastici” dal critico Carlo Belloli per le loro ricerche tridimensionali sul colore. Si riferiscono invece a ricerche
differenti Rodolfo Aricò, Gabriele De Vecchi, Marcolino Gandini, Augusto Garau, Franco Grignani, Gianni
Metalli, Alvaro Molteni, Lorenzo Piemonti, Salvador Presta e Paolo Scirpa, che sviluppano ricerche sulle
lettura di schemi geometrici colorati, dinamici nello spazio: ognuno è presente con una propria opera seriale.
Negli espositori verticali un progetto in 21 fogli ciclostilati della ricerca “spazio/urbano” vista come paesaggio,
nell’Edizione “Il Falconiere” del 1978; autrice della cartella è Nanda Vigo, artista di spicco fra arti visive,
architettura e design, nota anche per aver seguito l’iter storico del Gruppo Zero. Il lavoro dal titolo “Piano Inclinato”
visualizza cinque situazioni relative a 3 interni (Galleria Apollinaire, 1965 – Galleria Il Falconiere, 1978 – Museo di
Gratz, 1977) e 2 esterni (Piazza dei Miracoli a Pisa, 1976 e Palazzo Grassi a Venezia, 1978).
Nelle bacheche sono state collocate 17 opere tra grafica e oggettistica. Nella prima bacheca trovano collocazione
le opere di Vasarely, Albers e Le Parc, i maestri storici dell’Arte Programmata, nel secondo quelle di Tilson, Baj
e Del Pezzo, gli artisti contaminati dal movimento optical, nel terzo il particolare contenitore in perspex riservato al
Gruppo Zero con il testo di Nanni Balestrini, mentre nel quarto sono esposti i due contenitori dell’Arte Struktura
con i testi di Carlo Belloli.
14
settembre 2012
1960. Arte programmata & Gruppo Zero. Influssi e contaminazioni
Dal 14 settembre al 18 novembre 2012
disegno e grafica
Location
MUSEO REMONDINI – PALAZZO STURM
Bassano Del Grappa, Via Schiavonetti, 7, (Vicenza)
Bassano Del Grappa, Via Schiavonetti, 7, (Vicenza)
Biglietti
intero € 4,00 ridotto € 3,00 - ingresso gratuito in occasione della 8a Giornata del Contemporaneo sabato 6 ottobre
Orario di apertura
da martedì a sabato 9:00 – 13:00 e 15:00 - 18:00 - domenica e festivi 10:30 – 13:00 e 15:00 – 18:00
Vernissage
14 Settembre 2012, h 18