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1990/2004 – Architettura e Design del Portogallo
La mostra propone una lettura della produzione portoghese nei campi dell’architettura, del design, della grafica e della comunicazione dal 1990 al 2004, un periodo di tempo in cui i legami fra le diverse discipline si sono rafforzati e la cui massima espressione si è manifestata nell’Esposizione Mondiale di Lisbona nel 1998.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Triennale di Milano, con l’alto patrocinio di Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica Portoghese dott. Jorge Sampaio, presenta l’11 novembre la mostra 1990/2004. Architettura e Design del Portogallo. A testimoniare l’importanza internazionale dell’evento e dell’architettura portoghese degli ultimi anni, l’architetto Eduardo Souto de Moura sarà a disposizione della stampa la mattina alle 11 e trenta e terrà una conferenza pubblica alle ore 17.00.
La mostra propone una lettura della produzione portoghese nei campi dell’architettura, del design, della grafica e della comunicazione dal 1990 al 2004, un periodo di tempo in cui i legami fra le diverse discipline si sono rafforzati e la cui massima espressione si è manifestata nell’Esposizione Mondiale di Lisbona nel 1998.
La mostra è divisa in tre sezioni: Architettura e Spazio Pubblico, a cura di Victor Mestre; Design della Comunicazione e Multimedialità, a cura di Henrique Cayatte; Design dell’Arredamento e del Prodotto, a cura di Guta Moura Guedes.
Architettura e Spazio Pubblico
La recente produzione architettonica, profondamente caratterizzata dall’opera di Álvaro Siza Vieira ma attenta anche alle generazioni più giovani, è influenzata da diversi fattori, come lo sgretolamento del contrasto tra città e campagna, il superamento del confronto fra architettura locale e architettura moderna, l’attenzione nei confronti dell’ecologia legata al paesaggio culturale.
Per definire la sezione dedicata all’architettura sono state individuate quattro tematiche, in relazione alle quali sono state selezionate trenta opere già costruite e cinque in fase di progettazione.
Le tematiche sono: Territorio, Città, Paesaggio; Patrimonio e Contemporaneità; Pluralità; Internazionalizzazione.
Territorio, Città, Paesaggio analizza il rapporto che i progetti instaurano con il contesto in cui si collocano, che ne risulta trasformato, come, per esempio, il Padiglione Del Portogallo realizzato per l’Expo del 1998 da Álvaro Siza Vieira e lo Stadio Comunale di Braga di Eduardo Souto de Moura.
Patrimonio e Contemporaneità propone il dialogo fra l’architettura contemporanea e il patrimonio preesistente legato alla tradizione, nella sezione è presentato ad esempio il progetto di riconversione dell’Ala Ponente dell’Antico Collegio delle Arti CAV – Centro D’Arti Visive.
Pluralità evidenzia l’assimilazione da parte dell’architettura portoghese dei codici espressivi della produzione internazionale.
Internazionalizzazione ospita progetti concretizzatisi al di fuori del territorio nazionale.
La tematica fa riferimento al processo di internazionalizzazione dell’architettura portoghese, iniziata nella decade degli anni ’70 con la scoperta italiana dell’opera di Álvaro Siza e delle figure della Scuola di Porto, tra cui spiccano Fernando Távora e Alexandre Alves Costa.
Negli stessi anni a Lisbona è attivo lo Studio Nuno Teotónio Pereira che consacra un insieme di personalità che caratterizzano il dibattito teorico nella decade degli anni Settanta e che porta alla rinascita culturale del Portogallo degli anni Ottanta-Novanta.
Design dell’Arredamento e del Prodotto
La storia del design industriale in Portogallo è recente: nel corso degli ultimi trent’anni, si è evoluto in parallelo allo sviluppo industriale e tecnologico del paese.
I pezzi in mostra sono distribuiti in dieci spazi espositivi modulari che contribuiscono a presentarlo attraverso differenti prospettive.
Il modulo iniziale è denominato Punto di partenza, che trascende l’inquadramento temporale della mostra per contestualizzarla storicamente.
Gli altri moduli sono: Essere insieme; Solidità. Linea; Osservazione. Sottigliezza. Reinterpretare; Trasparenza. Musicalità; Humor; Solitudine; Riciclare. Rinnovare; Inventare. Sperimentare; Bianco. Luce.
Dieci possibili scenari sull’attuale design industriale portoghese, i cui nomi di riferimento sono, fra gli altri, il già citato Álvaro Siza Vieira con il fermalibri Suporte 0 Marco Sousa Santos con la lampada da tavolo Action, Fernando Brízio con le coppe che fanno parte del Project 01 Think Tank Pino, João Sabino con il set per il sale e il pepe Bottled Spices.
Design della Comunicazione e Multimedialità
Nel corso della dittatura che il Portogallo vive per quarantotto anni, la produzione della comunicazione grafica raggiunge il suo culmine nel passaggio tra gli anni trenta e gli anni quaranta con l’Esposizione del Mondo Portoghese. Con una produzione artistica basata sull’esaltazione dei valori propugnati dal regime, quelle che allora venivano chiamate arti grafiche attraversano un periodo di grande espansione. Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, Anche gli artisti si dedicano alla produzione grafica. Negli anni Cinquanta e Sessanta nasce, soprattutto nelle pubblicazioni e nella pubblicità, una produzione di qualità sempre maggiore, opera di professionisti che sarebbero stati poi riconosciuti come membri della prima generazione del design portoghese.
L’opera di Sebastião Rodrigues è esemplare di questo periodo.
Con l’affermarsi della democrazia, nell’aprile del 1974, si assiste, fino alla fine degli anni Settanta, ad una forte esplosione nell’ambito della comunicazione. Sono pubblicati migliaia d’opuscoli di propaganda politica e sindacale.
Gli anni Novanta vedono la trasformazione del design grafico in design della comunicazione, legato alla maggiore circolazione delle informazioni, alla maggior produzione, alle nuove opportunità e nuove tecnologie ed anche al maggior interesse per la disciplina e la nascita di molti corsi di design.
Durante il periodo di apertura della mostra si svolgeranno eventi collaterali legati al cinema, all’arte, alla musica e all’enogastronomia portoghesi.
La mostra propone una lettura della produzione portoghese nei campi dell’architettura, del design, della grafica e della comunicazione dal 1990 al 2004, un periodo di tempo in cui i legami fra le diverse discipline si sono rafforzati e la cui massima espressione si è manifestata nell’Esposizione Mondiale di Lisbona nel 1998.
La mostra è divisa in tre sezioni: Architettura e Spazio Pubblico, a cura di Victor Mestre; Design della Comunicazione e Multimedialità, a cura di Henrique Cayatte; Design dell’Arredamento e del Prodotto, a cura di Guta Moura Guedes.
Architettura e Spazio Pubblico
La recente produzione architettonica, profondamente caratterizzata dall’opera di Álvaro Siza Vieira ma attenta anche alle generazioni più giovani, è influenzata da diversi fattori, come lo sgretolamento del contrasto tra città e campagna, il superamento del confronto fra architettura locale e architettura moderna, l’attenzione nei confronti dell’ecologia legata al paesaggio culturale.
Per definire la sezione dedicata all’architettura sono state individuate quattro tematiche, in relazione alle quali sono state selezionate trenta opere già costruite e cinque in fase di progettazione.
Le tematiche sono: Territorio, Città, Paesaggio; Patrimonio e Contemporaneità; Pluralità; Internazionalizzazione.
Territorio, Città, Paesaggio analizza il rapporto che i progetti instaurano con il contesto in cui si collocano, che ne risulta trasformato, come, per esempio, il Padiglione Del Portogallo realizzato per l’Expo del 1998 da Álvaro Siza Vieira e lo Stadio Comunale di Braga di Eduardo Souto de Moura.
Patrimonio e Contemporaneità propone il dialogo fra l’architettura contemporanea e il patrimonio preesistente legato alla tradizione, nella sezione è presentato ad esempio il progetto di riconversione dell’Ala Ponente dell’Antico Collegio delle Arti CAV – Centro D’Arti Visive.
Pluralità evidenzia l’assimilazione da parte dell’architettura portoghese dei codici espressivi della produzione internazionale.
Internazionalizzazione ospita progetti concretizzatisi al di fuori del territorio nazionale.
La tematica fa riferimento al processo di internazionalizzazione dell’architettura portoghese, iniziata nella decade degli anni ’70 con la scoperta italiana dell’opera di Álvaro Siza e delle figure della Scuola di Porto, tra cui spiccano Fernando Távora e Alexandre Alves Costa.
Negli stessi anni a Lisbona è attivo lo Studio Nuno Teotónio Pereira che consacra un insieme di personalità che caratterizzano il dibattito teorico nella decade degli anni Settanta e che porta alla rinascita culturale del Portogallo degli anni Ottanta-Novanta.
Design dell’Arredamento e del Prodotto
La storia del design industriale in Portogallo è recente: nel corso degli ultimi trent’anni, si è evoluto in parallelo allo sviluppo industriale e tecnologico del paese.
I pezzi in mostra sono distribuiti in dieci spazi espositivi modulari che contribuiscono a presentarlo attraverso differenti prospettive.
Il modulo iniziale è denominato Punto di partenza, che trascende l’inquadramento temporale della mostra per contestualizzarla storicamente.
Gli altri moduli sono: Essere insieme; Solidità. Linea; Osservazione. Sottigliezza. Reinterpretare; Trasparenza. Musicalità; Humor; Solitudine; Riciclare. Rinnovare; Inventare. Sperimentare; Bianco. Luce.
Dieci possibili scenari sull’attuale design industriale portoghese, i cui nomi di riferimento sono, fra gli altri, il già citato Álvaro Siza Vieira con il fermalibri Suporte 0 Marco Sousa Santos con la lampada da tavolo Action, Fernando Brízio con le coppe che fanno parte del Project 01 Think Tank Pino, João Sabino con il set per il sale e il pepe Bottled Spices.
Design della Comunicazione e Multimedialità
Nel corso della dittatura che il Portogallo vive per quarantotto anni, la produzione della comunicazione grafica raggiunge il suo culmine nel passaggio tra gli anni trenta e gli anni quaranta con l’Esposizione del Mondo Portoghese. Con una produzione artistica basata sull’esaltazione dei valori propugnati dal regime, quelle che allora venivano chiamate arti grafiche attraversano un periodo di grande espansione. Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, Anche gli artisti si dedicano alla produzione grafica. Negli anni Cinquanta e Sessanta nasce, soprattutto nelle pubblicazioni e nella pubblicità, una produzione di qualità sempre maggiore, opera di professionisti che sarebbero stati poi riconosciuti come membri della prima generazione del design portoghese.
L’opera di Sebastião Rodrigues è esemplare di questo periodo.
Con l’affermarsi della democrazia, nell’aprile del 1974, si assiste, fino alla fine degli anni Settanta, ad una forte esplosione nell’ambito della comunicazione. Sono pubblicati migliaia d’opuscoli di propaganda politica e sindacale.
Gli anni Novanta vedono la trasformazione del design grafico in design della comunicazione, legato alla maggiore circolazione delle informazioni, alla maggior produzione, alle nuove opportunità e nuove tecnologie ed anche al maggior interesse per la disciplina e la nascita di molti corsi di design.
Durante il periodo di apertura della mostra si svolgeranno eventi collaterali legati al cinema, all’arte, alla musica e all’enogastronomia portoghesi.
12
novembre 2004
1990/2004 – Architettura e Design del Portogallo
Dal 12 novembre 2004 al 09 gennaio 2005
architettura
design
design
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Biglietti
5,00/4,00/3,00 euro
Orario di apertura
10.30 – 20.30, chiuso il lunedì
Vernissage
11 Novembre 2004, ore 18.30
Curatore