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20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca
Dal 24 al 27 gennaio 2013, in concomitanza con ArteFiera 2013, presso lo spazio “Menomale”, in Via De’ Pepoli, 1 (angolo Piazza Santo Stefano) a Bologna, si celebreranno i 20 anni di attività di Electronic Art Café, con la perfomance 20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Dalla Biennale di Venezia del 1993 a Bologna 2013.
Comunicato stampa
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Dal 24 al 27 gennaio 2013, in concomitanza con ArteFiera 2013, presso lo spazio “Menomale”, in Via De’ Pepoli, 1 (angolo Piazza Santo Stefano) a Bologna, si celebreranno i 20 anni di attività di Electronic Art Café, con la perfomance 20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Dalla Biennale di Venezia del 1993 a Bologna 2013.
L’Electronic Art Café (EAC) nasce a New York nel 1994, alla Cooper Union University, in occasione del simposio “New York - Sarajevo”, organizzato con Vanessa Redgrave, Susan Sontag e Lisa Gaye. Lo costituisce Umberto Scrocca, interpretando l’insofferenza delle nuove tendenze artistiche verso i luoghi deputati dell’arte. Già nel 1993, alla Biennale di Venezia, diretta da Achille Bonito Oliva, Scrocca aveva presentato, con Freddy Grunert, Xerografia, una video installazione nomade con opere video di cinquanta artisti internazionali. Nel 1994 lo spazio virtuale dell’Electronic Art Café sbarcava a Roma, nel Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni, con la proposta “Artisti in pedana” curata da Achille Bonito Oliva che, tutti i venerdì sera, invitava gli artisti sulla pedana posta al centro del Roof Garden per presentare un’opera, una performance, una videoinstallazione.
Da allora, l’Electronic Art Café ha organizzato circa cinquanta tra eventi, esposizioni, video art festival, dj e vj set, in Italia e all’estero, nei luoghi più disparati: musei, festival, teatri, parchi naturali, accademie di cultura straniere, università, ambasciate, alberghi, discoteche e ristoranti cult. L’Electronic Art Café organizza anche il premio “A.B.O. d’Oro” che, giunto alla terza edizione, è attribuito da Achille Bonito Oliva a rappresentanti del mondo dell’arte.
All'interno del progetto, che vivrà della commistione di diverse discipline artistiche, tra cui un evento multimediale, video-art internazionale, live music, saranno esposte opere monumentali del Maestro Helidon Xhixha. L’arte di Helidon Xhixha rappresenta al tempo stesso un punto di continuità e di svolta nello scenario artistico internazionale. La tecnica adottata, la scelta dei materiali e il linguaggio plastico, che sempre più ha assunto connotati di originalità, fanno di questo giovane scultore tanto un prosecutore della grande tradizione del secondo 900 – quella che da Richard Serra porta fino ad Anish Kapoor – quanto un infaticabile ricercatore e innovatore.
Le sculture, i pannelli, i bassorilievi tridimensionali e perfino le opere monumentali sono espressione di un continuo confronto tra due poli opposti che assumono connotati di volta in volta estetici, cromatici, plastici, e che sempre sfociano in una polarità che si condensa in una antitesi: sia essa quella composta da luce e ombra, oppure quella rappresentata da positivo e negativo oppure ancora quella che vede protagonisti pieno e vuoto. In ognuno di questi casi assistiamo alla magia della coesistenza degli opposti, di due elementi costitutivi del mondo – e anche dell’arte di Helidon Xhixha – che si offrono sotto forme che sono di volta in volta sorprendenti, abbacinanti o paralizzanti.
La durezza e la resistenza dell’acciaio – materiale ricorrente nelle ricerche plastiche degli ultimi decenni – sono modellate attraverso piegature, estroflessioni e segni che alludono a un gioco tramite il quale l’artista si confronta con la sfida più ardua: dare forma alla luce attraverso il depositarsi continuo di piccole impronte che vanno a comporre l’opera.
All’interno di questa opposizione – la durezza dell’acciaio da un lato e l’evanescente inafferrabilità della luce dall’altro – si dipana la ricerca linguistica di Helidon Xhixha, ricerca che sfocia in una sperimentazione mai autoreferenziale e che vive piuttosto in un continuo dialogo con la necessità di comporre gli opposti, di lasciarli vibrare in un processo che aspira asintoticamente a farli coesistere.
Venerdì 25 gennaio 2013
Dalle 20.00 alle 24.00 - Evento speciale E.A.C.
Live performance con Achille Bonito Oliva ed Umberto Scrocca
Ore 22.00 - Rajasful! Live (Tayone & Bruno Briscik)
Sede
Spazio “Menomale”
Via De’ Pepoli, 1, Bologna
L’Electronic Art Café (EAC) nasce a New York nel 1994, alla Cooper Union University, in occasione del simposio “New York - Sarajevo”, organizzato con Vanessa Redgrave, Susan Sontag e Lisa Gaye. Lo costituisce Umberto Scrocca, interpretando l’insofferenza delle nuove tendenze artistiche verso i luoghi deputati dell’arte. Già nel 1993, alla Biennale di Venezia, diretta da Achille Bonito Oliva, Scrocca aveva presentato, con Freddy Grunert, Xerografia, una video installazione nomade con opere video di cinquanta artisti internazionali. Nel 1994 lo spazio virtuale dell’Electronic Art Café sbarcava a Roma, nel Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni, con la proposta “Artisti in pedana” curata da Achille Bonito Oliva che, tutti i venerdì sera, invitava gli artisti sulla pedana posta al centro del Roof Garden per presentare un’opera, una performance, una videoinstallazione.
Da allora, l’Electronic Art Café ha organizzato circa cinquanta tra eventi, esposizioni, video art festival, dj e vj set, in Italia e all’estero, nei luoghi più disparati: musei, festival, teatri, parchi naturali, accademie di cultura straniere, università, ambasciate, alberghi, discoteche e ristoranti cult. L’Electronic Art Café organizza anche il premio “A.B.O. d’Oro” che, giunto alla terza edizione, è attribuito da Achille Bonito Oliva a rappresentanti del mondo dell’arte.
All'interno del progetto, che vivrà della commistione di diverse discipline artistiche, tra cui un evento multimediale, video-art internazionale, live music, saranno esposte opere monumentali del Maestro Helidon Xhixha. L’arte di Helidon Xhixha rappresenta al tempo stesso un punto di continuità e di svolta nello scenario artistico internazionale. La tecnica adottata, la scelta dei materiali e il linguaggio plastico, che sempre più ha assunto connotati di originalità, fanno di questo giovane scultore tanto un prosecutore della grande tradizione del secondo 900 – quella che da Richard Serra porta fino ad Anish Kapoor – quanto un infaticabile ricercatore e innovatore.
Le sculture, i pannelli, i bassorilievi tridimensionali e perfino le opere monumentali sono espressione di un continuo confronto tra due poli opposti che assumono connotati di volta in volta estetici, cromatici, plastici, e che sempre sfociano in una polarità che si condensa in una antitesi: sia essa quella composta da luce e ombra, oppure quella rappresentata da positivo e negativo oppure ancora quella che vede protagonisti pieno e vuoto. In ognuno di questi casi assistiamo alla magia della coesistenza degli opposti, di due elementi costitutivi del mondo – e anche dell’arte di Helidon Xhixha – che si offrono sotto forme che sono di volta in volta sorprendenti, abbacinanti o paralizzanti.
La durezza e la resistenza dell’acciaio – materiale ricorrente nelle ricerche plastiche degli ultimi decenni – sono modellate attraverso piegature, estroflessioni e segni che alludono a un gioco tramite il quale l’artista si confronta con la sfida più ardua: dare forma alla luce attraverso il depositarsi continuo di piccole impronte che vanno a comporre l’opera.
All’interno di questa opposizione – la durezza dell’acciaio da un lato e l’evanescente inafferrabilità della luce dall’altro – si dipana la ricerca linguistica di Helidon Xhixha, ricerca che sfocia in una sperimentazione mai autoreferenziale e che vive piuttosto in un continuo dialogo con la necessità di comporre gli opposti, di lasciarli vibrare in un processo che aspira asintoticamente a farli coesistere.
Venerdì 25 gennaio 2013
Dalle 20.00 alle 24.00 - Evento speciale E.A.C.
Live performance con Achille Bonito Oliva ed Umberto Scrocca
Ore 22.00 - Rajasful! Live (Tayone & Bruno Briscik)
Sede
Spazio “Menomale”
Via De’ Pepoli, 1, Bologna
24
gennaio 2013
20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca
Dal 24 al 27 gennaio 2013
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SPAZIO MENOMALE
Bologna, Via De' Pepoli, 1/a, (Bologna)
Bologna, Via De' Pepoli, 1/a, (Bologna)
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Curatore