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21.12.2012. E se il mondo finisse veramente?
Mostra di disegni satirici
Comunicato stampa
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A che ora è la fine del mondo? Posso salutar mammà? A che ora è la fine del mondo? Posso salutar papà? A che ora è la fine del mondo? Posso salutar Fefè? A che ora è? ( Ligabue) L’ipotesi della profezia Maya ha tutti i presupposti per diventare una attrazione (mass)mediatica di prima grandezza, in grado di calamitare tutti i presagi catastrofisti che negli anni si sono via via concretizzati nella sequela di presunte emergenze (aviaria, suina, mucca pazza, ecc.) che avrebbero dovuto funestare il pianeta e l’umana civiltà. Crisi economiche e politiche, dissesti ambientali, tracollo energetico, guerre, odio, razzismo, intolleranza, fame e miseria possono ben essere interpretate come piaghe bibliche inferte ad un’umanità indegna e disperata, in un momento storico in cui alla certezza del progresso si è sostituito un senso di precarietà esistenziale che non lascia molto spazio alla speranza. In questo scenario il Museo della Satira di Forte dei Marmi si è inserito con l’intenzione di ironizzare su una fine del mondo che in effetti sembra essere già arrivata, e per far ciò ha chiamato a raccolta i disegnatori satirici che si sono buttati con entusiasmo su questa metafora apocalittica, utilizzandola e distorcendola per gettare una luce sui risvolti inquietanti dei tempi che viviamo. Ecco che l’impiegato precario di Biani brinda alla stabilità del posto di lavoro assicurato fino al 2012, o il pingue borghese di Altan rimanda il suicidio per non perdersi lo spettacolo della fine del mondo, mentre Maramotti immagina che questa verrà riinviata per permettere a Berlusconi di finire la legislatura, o, come ipotizza Max Greggio, al massimo andrà in prescrizione!
Del resto già Ligabue, nella sua canzone “A che ora è la fine del mondo?”, intravedeva scenari apocalittici evocando il ruolo predominante assunto dalla televisione nella vita delle persone, mentre Chiambretti, nel recente spot dell’azienda automobilistica torinese, ha aperto la strada allo sfottò apocalittico “Da oggi puoi prendere una Panda e pagarla dal 2012 ma, come ci ricorda il calendario Maya, nel 2012 ci sarà la fine del mondo, quindi, cara Fiat, mi sa che non vedrai il becco di un quattrino…” .
Del resto già Ligabue, nella sua canzone “A che ora è la fine del mondo?”, intravedeva scenari apocalittici evocando il ruolo predominante assunto dalla televisione nella vita delle persone, mentre Chiambretti, nel recente spot dell’azienda automobilistica torinese, ha aperto la strada allo sfottò apocalittico “Da oggi puoi prendere una Panda e pagarla dal 2012 ma, come ci ricorda il calendario Maya, nel 2012 ci sarà la fine del mondo, quindi, cara Fiat, mi sa che non vedrai il becco di un quattrino…” .
16
luglio 2010
21.12.2012. E se il mondo finisse veramente?
Dal 16 luglio al 26 settembre 2010
disegno e grafica
Location
MUSEO DELLA SATIRA E DELLA CARICATURA
Forte Dei Marmi, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni 17/20 - 21/24
Autore