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31. appuntamento in galleria
Come ogni anno Spazio Fisico prosegue la Rassegna dedicata all’attività delle Accademie, con i giovani di Brera. L’intento documentaristico della Galleria si è rivolto al panorama milanese magistralmente rappresentato dai giovani studenti dell’Accademia.
Comunicato stampa
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Come ogni anno Spazio Fisico prosegue la Rassegna dedicata all’attività delle Accademie, con i giovani di Brera. L’intento documentaristico della Galleria si è rivolto al panorama milanese magistralmente rappresentato dai giovani studenti dell’Accademia.
Giancarlo Guidotti
“Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto. Sdraiato nel letto sulla schiena dura come una corazza bastava che alzasse un po’ la testa per vedersi il ventre convesso, bruniccio, spartito da solchi arcuati;[…]davanti agli occhi gli si agitavano le gambe, molto più numerose di prima, ma di una sottigliezza desolante”(Da “La Metamorfosi di F. Kafka)
Tracciando un ipotetico “filo rosso” tra le ricerche di questi giovani non si può far a meno d’imbattersi con il tema delle metamorfosi, indagate nel senso più ampio e “fantastico” che questo termine può suscitare. Con Siva si parte superando il limite fra regno animale, vegetale e minerale con la singolare struttura del corallo che fuoriesce incandescente dalla bocca del leone-mito, il quale crea il corallo-materia e quindi ogni figura è metafora,allusione a qualcosa di assente, evanescente, ma che si costituisce come ornamento e dunque struttura concreta dell’immagine. Protagonisti concreti delle opere di Fiorella Fontana sono frutto di una metamorfosi con le corna (metà uomo e metà capra); abitano un mondo lontano fatto di miti, ma non rappresentano una malvagità, al contrario; il capro vuol invitarci ad entrare nell’opera per aprire un dialogo. Facendo poi saltare i confini fissi tra le categorie umano-animale Ilaria Del Monte crea un immaginario dove non esistono pregi e difetti degli uni e degli altri. Qui gli animali vengono spinti in primo piano da una scenografia teatrale dipinta alle loro spalle, ripercorrono le allegorie zoologiche in cui il bestiale si fa umano e l'umano diviene bestia in ragione di una reciproca evoluzione. Una metamorfosi diversa è quella dei dipinti di Enrica Berselli in cui il corpo traspare dalla membrana plastica che lo isola; l’ibridazione pelle umana/pelle inorganica è un’unica entità e riattualizza l’iconografia del sudario. Similmente “Incursione cerebrale” affronta il tema della compenetrazione uomo-macchina e dell’invasività della tecnologia nella psiche umana. Sempre a metà tra la natura animale e tecnologica, le Imbarcazioni di Danilo Vuolo, attraversano un mondo sospeso, governato tanto dall'improbabile quanto dal possibile. Con Luca Galvani ci spostiamo nel mondo delle fiabe anch’esso basato sulla metamorfosi. Nel suo lavoro non c’è una fine, esso si blocca nella fase orrorifica e cupa, l'evoluzione degli eventi è sconosciuta, poiché è ignoto il futuro culturale e sociale della società globale.
Chiara Messori
Giancarlo Guidotti
“Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto. Sdraiato nel letto sulla schiena dura come una corazza bastava che alzasse un po’ la testa per vedersi il ventre convesso, bruniccio, spartito da solchi arcuati;[…]davanti agli occhi gli si agitavano le gambe, molto più numerose di prima, ma di una sottigliezza desolante”(Da “La Metamorfosi di F. Kafka)
Tracciando un ipotetico “filo rosso” tra le ricerche di questi giovani non si può far a meno d’imbattersi con il tema delle metamorfosi, indagate nel senso più ampio e “fantastico” che questo termine può suscitare. Con Siva si parte superando il limite fra regno animale, vegetale e minerale con la singolare struttura del corallo che fuoriesce incandescente dalla bocca del leone-mito, il quale crea il corallo-materia e quindi ogni figura è metafora,allusione a qualcosa di assente, evanescente, ma che si costituisce come ornamento e dunque struttura concreta dell’immagine. Protagonisti concreti delle opere di Fiorella Fontana sono frutto di una metamorfosi con le corna (metà uomo e metà capra); abitano un mondo lontano fatto di miti, ma non rappresentano una malvagità, al contrario; il capro vuol invitarci ad entrare nell’opera per aprire un dialogo. Facendo poi saltare i confini fissi tra le categorie umano-animale Ilaria Del Monte crea un immaginario dove non esistono pregi e difetti degli uni e degli altri. Qui gli animali vengono spinti in primo piano da una scenografia teatrale dipinta alle loro spalle, ripercorrono le allegorie zoologiche in cui il bestiale si fa umano e l'umano diviene bestia in ragione di una reciproca evoluzione. Una metamorfosi diversa è quella dei dipinti di Enrica Berselli in cui il corpo traspare dalla membrana plastica che lo isola; l’ibridazione pelle umana/pelle inorganica è un’unica entità e riattualizza l’iconografia del sudario. Similmente “Incursione cerebrale” affronta il tema della compenetrazione uomo-macchina e dell’invasività della tecnologia nella psiche umana. Sempre a metà tra la natura animale e tecnologica, le Imbarcazioni di Danilo Vuolo, attraversano un mondo sospeso, governato tanto dall'improbabile quanto dal possibile. Con Luca Galvani ci spostiamo nel mondo delle fiabe anch’esso basato sulla metamorfosi. Nel suo lavoro non c’è una fine, esso si blocca nella fase orrorifica e cupa, l'evoluzione degli eventi è sconosciuta, poiché è ignoto il futuro culturale e sociale della società globale.
Chiara Messori
29
maggio 2009
31. appuntamento in galleria
Dal 29 maggio al 14 giugno 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO FISICO
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica ore 18.00-20.30 e su appuntamento
Vernissage
29 Maggio 2009, ore 18.30
Autore