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387 d.c. ambrogio e agostino – le sorgenti dell’europa
Dal vivace e poliedrico emergere nel IV sec. d.C. di nuove spinte culturali e spirituali, dall’Africa di Agostino e dalla Germania di Ambrogio.
Archeologia e Didattica, Storia, Religione e Filosofia. Avori, gemme, vetri dorati, bassorilievi, statue, dai più prestigiosi musei del mondo; reperti archeologici provenienti dall’Algeria per l’Evento culturale dell’Anno 2004 milanese e non solo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’8 dicembre - al 2 maggio 2004 - apre la mostra “ 387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa ” presso il Museo Diocesano di Milano promossa dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione S. Ambrogio Museo Diocesano di Milano. Sponsor principale : AEM (Elettricità Metano Cablaggio Illuminazione Servizi, Milano); Special Partner : Alleanza Assicurazioni, Gruppo bancario Credito Valtellinese, Fondazione Cariplo, SIA (Società Interbancaria per l’Automazione); Special Partner per gli eventi culturali: Banca Popolare di Milano. Partner : Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano Cultura e Musei, Provincia di Milano, Fondazione Corriere della Sera, FNME Ferrovie Nord Milano, SEA Aeroporti di Milano. Media partner : Eventi, IGP Decaux, IMA. Sponsor tecnico: Borghi International, Metha Hotel Group. Sponsor del catalogo: Fondazione Banca del Monte di Lombardia. “387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” è stata ideata da Unica e realizzata con la Fondazione Sant’Ambrogio Museo Diocesano di Milano.
L’esposizione ha ricevuto: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Algerina; i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Professor Romano Prodi Presidente della Commissione Europea, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero per le Politiche Comunitarie, del Comune e della Provincia di Milano.
Oltre 400 oggetti alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico; avori, gemme, vetri dorati, bassorilievi, statue, provenienti dai più prestigiosi musei del mondo; reperti archeologici che mai fino ad ora erano giunti in Italia dal Nord Africa: sono questi alcuni dati che connotano la mostra “387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” come grande evento culturale dell’anno.
Alcuni pezzi straordinari renderanno l’evento-mostra unico nel suo genere; fra le prime anticipazioni di grande interesse è possibile citare: il fronte del sarcofago del Buon Pastore, costituito da tre parti di sarcofagi paleocristiani - mai riuniti insieme prima d’ora - provenienti dall’Algeria, che rappresentano una delle più antiche testimonianze della presenza del Cristianesimo in Nord Africa; il letto di Sant’Ambrogio, già esposto al Museo Diocesano; un dittico di Stilicone in avorio ed una fibula che lo rappresenta, per la prima volta accostati. Suppellettili imperiali fra cui la splendida “Patera di Parabiago”.
L’iniziativa ha richiesto tre anni di preparazione, l’apporto di oltre 40 studiosi, contatti con istituzioni culturali internazionali e la collaborazione ai prestiti di oltre 70 musei.
L’esposizione occuperà l’area dedicata alle mostre temporanee e gli spazi del piano terra del Museo Diocesano di Milano, fondendosi, armoniosamente, con la sezione permanente del Museo dedicata al santo patrono di Milano. “ 387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, pur trovando il proprio cuore fra le pareti del Museo Diocesano, accanto alla Basilica di Sant’Eustorgio, si dipanerà anche in un percorso che toccherà altri luoghi antichi: dalla vicina Basilica di Sant’Eustorgio e dalle Colonne di San Lorenzo all’omonima basilica con la Cappella Palatina e gli stupendi mosaici; dalla Basilica di San Nazaro all’antico Battistero edificato da Sant’Ambrogio, ora sotto il sagrato del Duomo; agli scavi dell’antica Arena di Milano; sino al meno antico Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 59, ove, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline, sarà collocata l’esposizione “Opere e Lettori di Agostino. Manoscritti in mostra” di codici trecenteschi e quattrocenteschi delle opere di Agostino, contenenti miniature di grandissimo valore artistico e culturale.
Il cuore dell'evento espositivo all’interno del Museo Diocesano presenta due percorsi che si incrociano sulla ricostruzione del fonte battesimale nel quale Ambrogio battezzò Agostino: il primo documenta l'Africa di Agostino, la Germania di Ambrogio, la Milano Paleocristiana, con approfondimenti sul contesto sociale, le testimonianze del cristianesimo, i culti e le filosofie non cristiani, l'arte e la cultura, le tracce dei Vandali. Il secondo documenta le vite parallele di Ambrogio e Agostino fino alle conseguenze “europee” del loro incontro.
Lo spunto è un evento storico: nella notte di Pasqua del 387 d.C., a Milano, Ambrogio battezza Agostino. Un evento denso di significati simbolici e conseguenze storiche. Ambrogio, di famiglia patrizia originaria di Roma, nasce a Treviri, l'odierna Trier in Germania, non lontano da Strasburgo. Magistrato di fama, giunge a Milano, allora capitale, dove il popolo lo acclama vescovo. Il suo prestigio sarà enorme, i suoi rapporti con l’autorità imperiale improntati alla reciproca indipendenza tra Chiesa e potere civile, la sua fama si diffonderà in tutto l’Occidente e in Oriente, ultimo Santo della Chiesa indivisa.
Agostino, africano, di padre pagano e madre cristiana, nasce a Tagaste, l'odierna Souk Arhas in Algeria. E’ un intellettuale che, dopo essere passato attraverso diverse esperienze filosofiche e religiose, giunge a Milano, dove incontra Ambrogio, si converte e riceve dal santo vescovo il battesimo. Rientrato in Africa, diviene Vescovo di Ippona. L’influenza culturale del suo pensiero sarà determinante non solo per la Chiesa e le sue opere, scritte in latino, contribuiranno all'unità culturale di tutto l'Occidente.
Anche grazie all’incontro tra Ambrogio e Agostino Milano diviene fulcro di un asse che va dal Nord Europa all’Africa. La mostra intende ricostruire testimonianze esemplificative dei luoghi, degli eventi, delle espressioni artistiche, che fanno da radici profonde, ancorché lontane, ai successivi sviluppi culturali del Medioevo e dell’epoca moderna.
Fra i grandi avvenimenti storici si è cercato di individuare un punto che ne sintetizzasse il significato e lo rendesse immediatamente fruibile a tutti. Il periodo che contraddistingue il crepuscolo dell'epoca imperiale possiede una notevole complessità per gli apporti culturali, per i problemi politici, sociali, religiosi, per i grandi movimenti di popoli. Ciò che emerge da questo crogiolo è qualcosa di nuovo, un'entità che coinvolge popoli e sensibilità diverse, a partire da un sentire religioso, culturale e civile sempre più comune, verso quelle caratteristiche che definiremo sempre più “europee”.
L’esposizione ha ricevuto: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Algerina; i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Professor Romano Prodi Presidente della Commissione Europea, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero per le Politiche Comunitarie, del Comune e della Provincia di Milano.
Oltre 400 oggetti alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico; avori, gemme, vetri dorati, bassorilievi, statue, provenienti dai più prestigiosi musei del mondo; reperti archeologici che mai fino ad ora erano giunti in Italia dal Nord Africa: sono questi alcuni dati che connotano la mostra “387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” come grande evento culturale dell’anno.
Alcuni pezzi straordinari renderanno l’evento-mostra unico nel suo genere; fra le prime anticipazioni di grande interesse è possibile citare: il fronte del sarcofago del Buon Pastore, costituito da tre parti di sarcofagi paleocristiani - mai riuniti insieme prima d’ora - provenienti dall’Algeria, che rappresentano una delle più antiche testimonianze della presenza del Cristianesimo in Nord Africa; il letto di Sant’Ambrogio, già esposto al Museo Diocesano; un dittico di Stilicone in avorio ed una fibula che lo rappresenta, per la prima volta accostati. Suppellettili imperiali fra cui la splendida “Patera di Parabiago”.
L’iniziativa ha richiesto tre anni di preparazione, l’apporto di oltre 40 studiosi, contatti con istituzioni culturali internazionali e la collaborazione ai prestiti di oltre 70 musei.
L’esposizione occuperà l’area dedicata alle mostre temporanee e gli spazi del piano terra del Museo Diocesano di Milano, fondendosi, armoniosamente, con la sezione permanente del Museo dedicata al santo patrono di Milano. “ 387 d.c. ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, pur trovando il proprio cuore fra le pareti del Museo Diocesano, accanto alla Basilica di Sant’Eustorgio, si dipanerà anche in un percorso che toccherà altri luoghi antichi: dalla vicina Basilica di Sant’Eustorgio e dalle Colonne di San Lorenzo all’omonima basilica con la Cappella Palatina e gli stupendi mosaici; dalla Basilica di San Nazaro all’antico Battistero edificato da Sant’Ambrogio, ora sotto il sagrato del Duomo; agli scavi dell’antica Arena di Milano; sino al meno antico Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 59, ove, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline, sarà collocata l’esposizione “Opere e Lettori di Agostino. Manoscritti in mostra” di codici trecenteschi e quattrocenteschi delle opere di Agostino, contenenti miniature di grandissimo valore artistico e culturale.
Il cuore dell'evento espositivo all’interno del Museo Diocesano presenta due percorsi che si incrociano sulla ricostruzione del fonte battesimale nel quale Ambrogio battezzò Agostino: il primo documenta l'Africa di Agostino, la Germania di Ambrogio, la Milano Paleocristiana, con approfondimenti sul contesto sociale, le testimonianze del cristianesimo, i culti e le filosofie non cristiani, l'arte e la cultura, le tracce dei Vandali. Il secondo documenta le vite parallele di Ambrogio e Agostino fino alle conseguenze “europee” del loro incontro.
Lo spunto è un evento storico: nella notte di Pasqua del 387 d.C., a Milano, Ambrogio battezza Agostino. Un evento denso di significati simbolici e conseguenze storiche. Ambrogio, di famiglia patrizia originaria di Roma, nasce a Treviri, l'odierna Trier in Germania, non lontano da Strasburgo. Magistrato di fama, giunge a Milano, allora capitale, dove il popolo lo acclama vescovo. Il suo prestigio sarà enorme, i suoi rapporti con l’autorità imperiale improntati alla reciproca indipendenza tra Chiesa e potere civile, la sua fama si diffonderà in tutto l’Occidente e in Oriente, ultimo Santo della Chiesa indivisa.
Agostino, africano, di padre pagano e madre cristiana, nasce a Tagaste, l'odierna Souk Arhas in Algeria. E’ un intellettuale che, dopo essere passato attraverso diverse esperienze filosofiche e religiose, giunge a Milano, dove incontra Ambrogio, si converte e riceve dal santo vescovo il battesimo. Rientrato in Africa, diviene Vescovo di Ippona. L’influenza culturale del suo pensiero sarà determinante non solo per la Chiesa e le sue opere, scritte in latino, contribuiranno all'unità culturale di tutto l'Occidente.
Anche grazie all’incontro tra Ambrogio e Agostino Milano diviene fulcro di un asse che va dal Nord Europa all’Africa. La mostra intende ricostruire testimonianze esemplificative dei luoghi, degli eventi, delle espressioni artistiche, che fanno da radici profonde, ancorché lontane, ai successivi sviluppi culturali del Medioevo e dell’epoca moderna.
Fra i grandi avvenimenti storici si è cercato di individuare un punto che ne sintetizzasse il significato e lo rendesse immediatamente fruibile a tutti. Il periodo che contraddistingue il crepuscolo dell'epoca imperiale possiede una notevole complessità per gli apporti culturali, per i problemi politici, sociali, religiosi, per i grandi movimenti di popoli. Ciò che emerge da questo crogiolo è qualcosa di nuovo, un'entità che coinvolge popoli e sensibilità diverse, a partire da un sentire religioso, culturale e civile sempre più comune, verso quelle caratteristiche che definiremo sempre più “europee”.
07
dicembre 2003
387 d.c. ambrogio e agostino – le sorgenti dell’europa
Dal 07 dicembre 2003 al 02 maggio 2004
arte antica
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Biglietti
Intero: 8,50 €
Ridotto: 6,00 € (6 - 18 anni, over 65, universitari, soci FAI, soci TCI, possessori card FNME)
Scuole e gruppi: 5,00 € (minimo 15 persone; 1 gratuità ogni 15 paganti, 2 gratuità ogni 25 paganti)
Tessera abbonamento: 25,00 € (5 ingressi)
Diritto di prevendita: 1,10 €
Orario di apertura
Martedì Domenica (Lunedì chiuso), ore 10.00 - 19.00
Vernissage
7 Dicembre 2003, ore 10-12.30
Sito web
www.ambrogioeagostino.it