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5 continenti, 5 progetti sui vuoti urbani = Spazi Vuoti X Fnac
incontro con i giovani designer del master MILD di Domus Academy
Comunicato stampa
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Secondo Barthes, esiste un’equivalenza produttiva nel gesto del leggere e dello scrivere. Un lettore legge pienamente soltanto quando ambisce a scrivere.
Se un architetto traducesse in pratica operativa la “teoria del testo” di Barthes, allora leggere può voler dire “decostruire” per comprendere gli elementi caratterizzanti una trama di un luogo e le sue componenti logiche.
Le trame narrative delle città contemporanee non sono continue, perché patiscono distruzioni o trasformazioni caotiche, o semplicemente perché una pianificazione inadeguata lascia fra le maglie di spazio urbano alcune porzioni o particelle “senza scopo”. Il centro della città di Milano è ricco di “Vuoti Urbani”.
Tra queste tre tipologie di “Vuoti Urbani”, i più difficili su cui lavorare sono i luoghi accidentalmente senza scopo, residuali, di bassissima densità volumetrica. Sono composti da una sola dimensione spaziale predominante: un anfratto, un passaggio; un sottile interstizio tra pieni; un muro.
Tra via Lupetta, Via Della Zecca Vecchia, Via Torino, Via del Bollo, Via Fulcorina, Via Gian Giacomo Mora, tra le cinque vie adiacenti a Santa Marta, quindi proprio intorno alla sede milanese di Fnac (che si trova in Via Torino angolo Via della Palla) vi sono grappoli di Vuoti Urbani di questo tipo così difficile da interpretare.
FNAC Italia ha chiesto ai 39 studenti di Master in Interior and Living Design (MILD), provenienti dai 5 continenti, di progettare nei vuoti urbani un nuovo concept di interior design per lo store FNAC del futuro.
Accanto ad un’originale lettura dei valori di marketing e relazione del brand, FNAC ha chiesto alla classe di Master di MILD di trasformare il vuoto in uno spazio di esperienza condivisa e diffusa, invertendo il significato di spazio di vendita e di relazione. Da consumatore, il cliente diventa ospite e la condivisione di un’esperienza diventa la ragione di permanenza, in luogo del puro scambio di beni.
Per lavorare su questo concept, Domus Academy ha istituito, in collaborazione con FNAC, Transit Space Design - un seminario per gli studenti di MILD, diretto da Antonella Dedini.
Sotto l’attenta supervisione di project leaders (Gennaro Postiglione, Lorenzo Bini, Alessia Mosci e Paolo Vimercati), gli studenti hanno elaborato 5 progetti finalisti in 28 giorni di ricerca e progettazione, svoltisi a cavallo di febbraio e marzo scorsi. Lo sviluppo del brief è stato affiancato a lezioni interdisciplinari di sound design, videoarte, composizione elettronica, tecniche di sound engineering, architettura e design.
L’idea guida è stata lavorare sull’elemento abitativo per ripopolare gli interstizi urbani - i nostri VUOTI – che può trasformarsi in un interessante stimolo per creare nuove soluzioni di tipologie domestiche (ma anche commerciali e/o pubbliche) in relazione al vincolo di confrontarsi con situazioni di lotto estreme (lotti stretti, alti e profondi). Senza possibilità di affacci diretti all'esterno, ma solo verso quinte appositamente predisposte e con unico sbocco il cielo, con Transit Space Design è stato chiesto ai giovani interior designers di progettare uno spazio efficiente, autosufficiente, suggestivo e funzionale per la musica ed il video.
I giovani designer di MILD hanno lavorato su cinque differenti vuoti ubicati nel centro di Milano, i cui volumi sono compresi tra gli 800 e i 1600 mc, mentre i perimetri totali variano da 60 a 115 metri circa, e le aree non superano i 315 mq.
Il 5 maggio dalle 18.30, 5 progetti finalisti di “Spazi Vuoti X Fnac” verranno presentati in un incontro con i giovani designers di Domus Academy, moderato dal teorico del design Virginio Briatore alla presenza dei leaders di progetto, di Antonella Dedini, direttore del master, e Giovanni Lanzone. Nel corso dell’incontro verrà inaugurata una piccola mostra dei progetti nello spazio espositivo della FNAC che sarà visitabile fino al 15 maggio in orari di apertura dello store.
Se un architetto traducesse in pratica operativa la “teoria del testo” di Barthes, allora leggere può voler dire “decostruire” per comprendere gli elementi caratterizzanti una trama di un luogo e le sue componenti logiche.
Le trame narrative delle città contemporanee non sono continue, perché patiscono distruzioni o trasformazioni caotiche, o semplicemente perché una pianificazione inadeguata lascia fra le maglie di spazio urbano alcune porzioni o particelle “senza scopo”. Il centro della città di Milano è ricco di “Vuoti Urbani”.
Tra queste tre tipologie di “Vuoti Urbani”, i più difficili su cui lavorare sono i luoghi accidentalmente senza scopo, residuali, di bassissima densità volumetrica. Sono composti da una sola dimensione spaziale predominante: un anfratto, un passaggio; un sottile interstizio tra pieni; un muro.
Tra via Lupetta, Via Della Zecca Vecchia, Via Torino, Via del Bollo, Via Fulcorina, Via Gian Giacomo Mora, tra le cinque vie adiacenti a Santa Marta, quindi proprio intorno alla sede milanese di Fnac (che si trova in Via Torino angolo Via della Palla) vi sono grappoli di Vuoti Urbani di questo tipo così difficile da interpretare.
FNAC Italia ha chiesto ai 39 studenti di Master in Interior and Living Design (MILD), provenienti dai 5 continenti, di progettare nei vuoti urbani un nuovo concept di interior design per lo store FNAC del futuro.
Accanto ad un’originale lettura dei valori di marketing e relazione del brand, FNAC ha chiesto alla classe di Master di MILD di trasformare il vuoto in uno spazio di esperienza condivisa e diffusa, invertendo il significato di spazio di vendita e di relazione. Da consumatore, il cliente diventa ospite e la condivisione di un’esperienza diventa la ragione di permanenza, in luogo del puro scambio di beni.
Per lavorare su questo concept, Domus Academy ha istituito, in collaborazione con FNAC, Transit Space Design - un seminario per gli studenti di MILD, diretto da Antonella Dedini.
Sotto l’attenta supervisione di project leaders (Gennaro Postiglione, Lorenzo Bini, Alessia Mosci e Paolo Vimercati), gli studenti hanno elaborato 5 progetti finalisti in 28 giorni di ricerca e progettazione, svoltisi a cavallo di febbraio e marzo scorsi. Lo sviluppo del brief è stato affiancato a lezioni interdisciplinari di sound design, videoarte, composizione elettronica, tecniche di sound engineering, architettura e design.
L’idea guida è stata lavorare sull’elemento abitativo per ripopolare gli interstizi urbani - i nostri VUOTI – che può trasformarsi in un interessante stimolo per creare nuove soluzioni di tipologie domestiche (ma anche commerciali e/o pubbliche) in relazione al vincolo di confrontarsi con situazioni di lotto estreme (lotti stretti, alti e profondi). Senza possibilità di affacci diretti all'esterno, ma solo verso quinte appositamente predisposte e con unico sbocco il cielo, con Transit Space Design è stato chiesto ai giovani interior designers di progettare uno spazio efficiente, autosufficiente, suggestivo e funzionale per la musica ed il video.
I giovani designer di MILD hanno lavorato su cinque differenti vuoti ubicati nel centro di Milano, i cui volumi sono compresi tra gli 800 e i 1600 mc, mentre i perimetri totali variano da 60 a 115 metri circa, e le aree non superano i 315 mq.
Il 5 maggio dalle 18.30, 5 progetti finalisti di “Spazi Vuoti X Fnac” verranno presentati in un incontro con i giovani designers di Domus Academy, moderato dal teorico del design Virginio Briatore alla presenza dei leaders di progetto, di Antonella Dedini, direttore del master, e Giovanni Lanzone. Nel corso dell’incontro verrà inaugurata una piccola mostra dei progetti nello spazio espositivo della FNAC che sarà visitabile fino al 15 maggio in orari di apertura dello store.
05
maggio 2005
5 continenti, 5 progetti sui vuoti urbani = Spazi Vuoti X Fnac
Dal 05 al 15 maggio 2005
arte contemporanea
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9-20. Domenica 10- 20
Vernissage
5 Maggio 2005, ore 18.30
Curatore