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51 Biennale. Padiglione bielorusso
Per la prima volta la Bielorussia partecipa alla Biennale di Venezia e viene rappresentata da nove artisti diversi per metodologia d’esecuzione, tematiche e tendenze, a documentare lo sviluppo dell’arte contemporanea nel paese
Comunicato stampa
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REPUBBLICA DI BELARUS
Israil Basov (1918 - 1994), Leonid Khobotov, Valery Shkarubo, Tamara Sokolov, Igor Tishin, Vladimir Tsesler - Sergey Voichenko (1955 - 2004 ), Ruslan Vashkevich, Andrei Zadorine, Natalya Zaloznaya
Commissario: Enzo Fornaro. Curatori: Enzo Fornaro, Larissa Michnevic, Natalia Sarangovic. Commissario aggiunto: Adriano Berengo
Sede: Spazio Eventi Libreria Mondatori, San Marco 1345
Per la prima volta la Bielorussia partecipa alla Biennale di Venezia e viene rappresentata da nove artisti diversi per metodologia d’esecuzione, tematiche e tendenze, a documentare lo sviluppo dell’arte contemporanea nel paese. Nel nucleo di artisti presenti alla 51° Biennale di Venezia figura anche il nome di Izrail Basov, artista deceduto nel 1994, che possiamo considerare un po’ come il precursore di un nuovo orientamento culturale ed artistico della sua nazione. La lenta e progressiva apertura della Bielorussia ha dato modo a questi artisti di creare una nuova e particolarissima espressività. Questo è il caso di Valerij Shkarubo, che si impone per il suo iperrealismo che sconfina nell'astrattismo con i suoi paesaggi. Ruslan Vashkevich crea la sue opere dalla tradizione, con ironia e usando tecniche diverse che passano dalla pittura all’installazione, dall’oggetto al testo verbale. Vladimir Tsesler & Sergey Voichenko sono due artisti che trasformano le immagini in segni plastici, comunicativi; le loro rappresentazioni di oggetti post-moderni ed ironici interpretano l'arte classica con un asettico radicalismo usando la tradizionale tecnica ad olio su tela assieme alla fotografia digitale e con l'utilizzo di processi computerizzati. Leonid Khobotov, dipinge sulla tela mondi fantastici con un vivo e pregnante senso del colore e la sua poetica pare affondare le radici in lontane ascendenze chagalliane. Natalya Zaloznaya, si impone per il suo straordinario lirismo, lieve ed ironico che sa infondere nelle sue opere un'impalpabile e raffinata levità. Di Igor Tishin ci piace sottolineare l'eclettismo e le variabili delle tecniche usate che passano dalla fotografia al collage, dalla pittura, dai forti accenti coloristici, agli interventi grafici e scritturali sulle superfici delle sue opere. Andrei Zadorine nei suoi dipinti immerge i soggetti in un'aura è in una luce singolari ed in alcuni di essi ci pare di ravvisare rimandi alla poetica balthusiana e alle luci della pittura fiamminga del XVII secolo. Verranno inoltre presentate due opere realizzate appositamente per la Biennale dagli artisti Vladimir Tsesler e Ruslan Vashkevich, i quali grazie al supporto e al contributo della Berengo Fine Arts hanno potuto realizzare nelle officine di Murano queste due sculture in vetro.
Israil Basov (1918 - 1994), Leonid Khobotov, Valery Shkarubo, Tamara Sokolov, Igor Tishin, Vladimir Tsesler - Sergey Voichenko (1955 - 2004 ), Ruslan Vashkevich, Andrei Zadorine, Natalya Zaloznaya
Commissario: Enzo Fornaro. Curatori: Enzo Fornaro, Larissa Michnevic, Natalia Sarangovic. Commissario aggiunto: Adriano Berengo
Sede: Spazio Eventi Libreria Mondatori, San Marco 1345
Per la prima volta la Bielorussia partecipa alla Biennale di Venezia e viene rappresentata da nove artisti diversi per metodologia d’esecuzione, tematiche e tendenze, a documentare lo sviluppo dell’arte contemporanea nel paese. Nel nucleo di artisti presenti alla 51° Biennale di Venezia figura anche il nome di Izrail Basov, artista deceduto nel 1994, che possiamo considerare un po’ come il precursore di un nuovo orientamento culturale ed artistico della sua nazione. La lenta e progressiva apertura della Bielorussia ha dato modo a questi artisti di creare una nuova e particolarissima espressività. Questo è il caso di Valerij Shkarubo, che si impone per il suo iperrealismo che sconfina nell'astrattismo con i suoi paesaggi. Ruslan Vashkevich crea la sue opere dalla tradizione, con ironia e usando tecniche diverse che passano dalla pittura all’installazione, dall’oggetto al testo verbale. Vladimir Tsesler & Sergey Voichenko sono due artisti che trasformano le immagini in segni plastici, comunicativi; le loro rappresentazioni di oggetti post-moderni ed ironici interpretano l'arte classica con un asettico radicalismo usando la tradizionale tecnica ad olio su tela assieme alla fotografia digitale e con l'utilizzo di processi computerizzati. Leonid Khobotov, dipinge sulla tela mondi fantastici con un vivo e pregnante senso del colore e la sua poetica pare affondare le radici in lontane ascendenze chagalliane. Natalya Zaloznaya, si impone per il suo straordinario lirismo, lieve ed ironico che sa infondere nelle sue opere un'impalpabile e raffinata levità. Di Igor Tishin ci piace sottolineare l'eclettismo e le variabili delle tecniche usate che passano dalla fotografia al collage, dalla pittura, dai forti accenti coloristici, agli interventi grafici e scritturali sulle superfici delle sue opere. Andrei Zadorine nei suoi dipinti immerge i soggetti in un'aura è in una luce singolari ed in alcuni di essi ci pare di ravvisare rimandi alla poetica balthusiana e alle luci della pittura fiamminga del XVII secolo. Verranno inoltre presentate due opere realizzate appositamente per la Biennale dagli artisti Vladimir Tsesler e Ruslan Vashkevich, i quali grazie al supporto e al contributo della Berengo Fine Arts hanno potuto realizzare nelle officine di Murano queste due sculture in vetro.
11
giugno 2005
51 Biennale. Padiglione bielorusso
Dall'undici giugno al 06 novembre 2005
arte contemporanea
Location
LIBRERIA MONDADORI
Venezia, San Marco, 1345, (Venezia)
Venezia, San Marco, 1345, (Venezia)
Vernissage
11 Giugno 2005, ore 12
Autore
Curatore