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51 Biennale. Padiglione di Singapore – Lim Tzay Chuen
The Singapore Pavilion at the 51st Venice Biennale will feature the work of Lim Tzay Chuen
Comunicato stampa
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SINGAPORE
Lim Tzay Chuen
Commissario: Khor Kok Wah. Curatore: Eugene Tan. Commissario aggiunto: Paolo De Grandis.
Sede: Calle della Tana, Castello 2126, Arsenale
www.artecommunications.com
Commissario: Kok Wah, Khor
Vice-commissario: Paolo De Grandis
Curatore: Eugene Tan
Artista: Tzay Chuen, Lim
Organizzazione: National Arts Council (Singapore) e Singapore Art Museum
Co-organizzazione: Arte Communications
Per la terza partecipazione di Singapore alla Biennale di Venezia, la più nota esposizione internazionale di arte contemporanea, nata nel 1895 ed unanimemente considerata una delle più prestigiose, la 51. edizione presenterà, nel padiglione corrispondente, le opere di LIM Tzay Chuen.
L’artista (1972), che vive e lavora a Singapore, ha partecipato a molte mostre nazionali e internazionali. Tra le esposizioni e i progetti più importanti realizzati nel suo paese ricordiamo quelli per il Substation (2001) e il TheatreWorks (2003). Sulla scena internazionale, Lim ha esposto al Polypolis della Kunsthaus di Amburgo (2001), alla Biennale di Gwangju (2002) e alla Biennale di Sydney (2004).
Le opere di Lim Tzay Chuen rimettono in discussione e ridefiniscono l’esperienza estetica inducendo gli spettatori a riflettere sul proprio modo personale di vivere le sue opere, e dunque a rivalutare in maniera critica percezioni e concetti preordinati di ciò che costituisce l’esperienza estetica, attraverso complessi e intricati collegamenti con i processi sociali, economici, culturali e politici che determinano i contesti specifici nei quali si situa il suo lavoro. Gli interventi di Lim riconoscono la natura transitoria e frammentata dello spazio e della memoria, ed è proprio il loro legame con la volatilità e l’incertezza delle situazioni a renderli significativi. Le sue opere rifiutano la costruzione e la definizione di interpretazioni preconfezionate del contenuto di un’opera d’arte. Il riconoscimento di un evento estetico nasce, invece, da momenti di auto-scoperta, che spesso implicano riflessività e intuizione.
Come ha scritto Russell Storer, Curatore del Museum of Contemporary Art di Sydney: “Le opere di Lim hanno modificato, tra l’altro, le condizioni di uno spazio espositivo, di una mostra o di un catalogo, per cui chi si imbatte in esse è spinto a pensare e ripensare a tale incontro. Azioni semplici e automatiche come sfogliare le pagine di un catalogo possono essere vanificate dall’indicazione data dall’artista alla tipografia di lasciare due pagine unite, per cui il lettore può vedersi costretto a separarle con le dita o a saltarne alcune, successivamente citate sul retro, nella bibliografia o nella dichiarazione dell’artista. Errori o scelte deliberate? Non è possibile dirlo con certezza finché, separando le pagine, non si scopre un’immagine di dita che eseguono esattamente quell’azione o, leggendo le pagine più attentamente, non ci si rende conto che il testo prosegue ininterrotto nonostante il salto nella numerazione. Queste minime alterazioni creano uno spazio ambiguo in cui la confusione iniziale può suscitare irritazione, riso, indifferenza o l’intuizione che nulla, per quanto banale, può essere dato per certo o per scontato, il che può anche potenzialmente rallentare il processo di ricezione, di concentrazione dell’attenzione, a livello cognitivo o meno”.
La mostra di Lim alla 51. Biennale di Venezia sarà curata da Eugene TAN, Direttore dell’Institute of Contemporary Arts Singapore (ICA Singapore). Creato dal LASALLE-SIA College of the Arts, l’ICA Singapore organizza esposizioni e si occupa di ricerca nel campo dell’arte contemporanea in Asia. Alla fine di giugno, Singapore avrà l’opportunità di apprezzare le opere di Lim in quanto l’ICA Singapore organizzerà una sua personale, mostra che non solo illustrerà, documentandola, la partecipazione di Lim alla Biennale di Venezia, ma esporrà anche una sua nuova creazione, offrendo al pubblico locale la possibilità di approfondire il suo lavoro e i processi soggiacenti.
Lim Tzay Chuen
Commissario: Khor Kok Wah. Curatore: Eugene Tan. Commissario aggiunto: Paolo De Grandis.
Sede: Calle della Tana, Castello 2126, Arsenale
www.artecommunications.com
Commissario: Kok Wah, Khor
Vice-commissario: Paolo De Grandis
Curatore: Eugene Tan
Artista: Tzay Chuen, Lim
Organizzazione: National Arts Council (Singapore) e Singapore Art Museum
Co-organizzazione: Arte Communications
Per la terza partecipazione di Singapore alla Biennale di Venezia, la più nota esposizione internazionale di arte contemporanea, nata nel 1895 ed unanimemente considerata una delle più prestigiose, la 51. edizione presenterà, nel padiglione corrispondente, le opere di LIM Tzay Chuen.
L’artista (1972), che vive e lavora a Singapore, ha partecipato a molte mostre nazionali e internazionali. Tra le esposizioni e i progetti più importanti realizzati nel suo paese ricordiamo quelli per il Substation (2001) e il TheatreWorks (2003). Sulla scena internazionale, Lim ha esposto al Polypolis della Kunsthaus di Amburgo (2001), alla Biennale di Gwangju (2002) e alla Biennale di Sydney (2004).
Le opere di Lim Tzay Chuen rimettono in discussione e ridefiniscono l’esperienza estetica inducendo gli spettatori a riflettere sul proprio modo personale di vivere le sue opere, e dunque a rivalutare in maniera critica percezioni e concetti preordinati di ciò che costituisce l’esperienza estetica, attraverso complessi e intricati collegamenti con i processi sociali, economici, culturali e politici che determinano i contesti specifici nei quali si situa il suo lavoro. Gli interventi di Lim riconoscono la natura transitoria e frammentata dello spazio e della memoria, ed è proprio il loro legame con la volatilità e l’incertezza delle situazioni a renderli significativi. Le sue opere rifiutano la costruzione e la definizione di interpretazioni preconfezionate del contenuto di un’opera d’arte. Il riconoscimento di un evento estetico nasce, invece, da momenti di auto-scoperta, che spesso implicano riflessività e intuizione.
Come ha scritto Russell Storer, Curatore del Museum of Contemporary Art di Sydney: “Le opere di Lim hanno modificato, tra l’altro, le condizioni di uno spazio espositivo, di una mostra o di un catalogo, per cui chi si imbatte in esse è spinto a pensare e ripensare a tale incontro. Azioni semplici e automatiche come sfogliare le pagine di un catalogo possono essere vanificate dall’indicazione data dall’artista alla tipografia di lasciare due pagine unite, per cui il lettore può vedersi costretto a separarle con le dita o a saltarne alcune, successivamente citate sul retro, nella bibliografia o nella dichiarazione dell’artista. Errori o scelte deliberate? Non è possibile dirlo con certezza finché, separando le pagine, non si scopre un’immagine di dita che eseguono esattamente quell’azione o, leggendo le pagine più attentamente, non ci si rende conto che il testo prosegue ininterrotto nonostante il salto nella numerazione. Queste minime alterazioni creano uno spazio ambiguo in cui la confusione iniziale può suscitare irritazione, riso, indifferenza o l’intuizione che nulla, per quanto banale, può essere dato per certo o per scontato, il che può anche potenzialmente rallentare il processo di ricezione, di concentrazione dell’attenzione, a livello cognitivo o meno”.
La mostra di Lim alla 51. Biennale di Venezia sarà curata da Eugene TAN, Direttore dell’Institute of Contemporary Arts Singapore (ICA Singapore). Creato dal LASALLE-SIA College of the Arts, l’ICA Singapore organizza esposizioni e si occupa di ricerca nel campo dell’arte contemporanea in Asia. Alla fine di giugno, Singapore avrà l’opportunità di apprezzare le opere di Lim in quanto l’ICA Singapore organizzerà una sua personale, mostra che non solo illustrerà, documentandola, la partecipazione di Lim alla Biennale di Venezia, ma esporrà anche una sua nuova creazione, offrendo al pubblico locale la possibilità di approfondire il suo lavoro e i processi soggiacenti.
10
giugno 2005
51 Biennale. Padiglione di Singapore – Lim Tzay Chuen
Dal 10 giugno al 06 novembre 2005
arte contemporanea
Location
CALLE DELLA TANA
Venezia, Castello, 21/26, (Venezia)
Venezia, Castello, 21/26, (Venezia)
Orario di apertura
10.00 – 18.00, chiuso il martedì (escluso martedì 14 giugno 2005)
Autore
Curatore