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51 Biennale. Padiglione estone – Mark Raidpere
Isolator, che rappresenta l’Estonia alla 51.Esposizione Internazionale d’Arte, è una mostra personale di Mark Raidpere
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ESTONIA
Isolator
Mark Raidpere
Commissario: Sirje Helme. Curatore: Hanno Soans. Sede: Palazzo Malipero, San Marco 3079, San Samuele
www.cca.ee/en/tegemised/naitused/venice/estonian_exhibition_
www.artecommunications.com
Isolator, che rappresenta l’Estonia alla 51.Esposizione Internazionale d'Arte, è una mostra personale di Mark Raidpere.
Raidpere ha intrapreso l'attività nella metà degli anni Novanta come fotografo di moda, esordendo sulla scena artistica nel 1997 con “Io”, una serie di autoritratti traumatizzanti che abbinano motivi omo-erotici a segnali esaltanti di automutilazione. Assieme a Ene-Liis Semper, video artista estone di fama internazionale, è diventato uno degli esponenti principali dell’arte estone della fine degli anni Novanta, orientata ad un uso di soggetti trasgressivi. La serie “Io” è re-interpretata alla luce del recente scoppio di omofobia in Estonia. Sulle pagine di un importante quotidiano, il preside di un liceo ha mosso aspre critiche al primo “gay pride” locale, chiedendo a gran voce la loro segregazione – “Secondo me, questi ‘uomini’ estoni sono nemici dello Stato estone e dovrebbero essere isolati”. Non desta stupore il fatto che l’artista sia particolarmente consapevole dell'innato esibizionismo della personalità degli individui. “10 men ” (2003), video realizzato da un set fotografico con alcuni detenuti, rivela il suo interesse per la prigione come ambiente di rifiuto sociale. Nei video “Father” (2001) e “Voiceover” (2004) ci accostiamo all'intimità di suo padre, percepita come ambito di sconfitta, dove la precaria sicurezza dell’isolamento, è raggiunta attraverso l’alienazione mentale. In “Shifting Focus” (2004), una forzata conversazione tra madre e figlio, Raidpere, concettualizza l'effetto di una falsa sincerità che caratterizza le opere-intervista realizzate con i suoi genitori divorziati, appartenenti alla società borghese. Attraverso richiami quasi irrefrenabili alla scena familiare e, ad un’estrema attenzione per ogni minima sfumatura psicologica, la natura decisamente privata della sua opera acquisisce un significato sociale sempre più ampio.
Testo a cura di Hanno Soans, curatore
Isolator
Mark Raidpere
Commissario: Sirje Helme. Curatore: Hanno Soans. Sede: Palazzo Malipero, San Marco 3079, San Samuele
www.cca.ee/en/tegemised/naitused/venice/estonian_exhibition_
www.artecommunications.com
Isolator, che rappresenta l’Estonia alla 51.Esposizione Internazionale d'Arte, è una mostra personale di Mark Raidpere.
Raidpere ha intrapreso l'attività nella metà degli anni Novanta come fotografo di moda, esordendo sulla scena artistica nel 1997 con “Io”, una serie di autoritratti traumatizzanti che abbinano motivi omo-erotici a segnali esaltanti di automutilazione. Assieme a Ene-Liis Semper, video artista estone di fama internazionale, è diventato uno degli esponenti principali dell’arte estone della fine degli anni Novanta, orientata ad un uso di soggetti trasgressivi. La serie “Io” è re-interpretata alla luce del recente scoppio di omofobia in Estonia. Sulle pagine di un importante quotidiano, il preside di un liceo ha mosso aspre critiche al primo “gay pride” locale, chiedendo a gran voce la loro segregazione – “Secondo me, questi ‘uomini’ estoni sono nemici dello Stato estone e dovrebbero essere isolati”. Non desta stupore il fatto che l’artista sia particolarmente consapevole dell'innato esibizionismo della personalità degli individui. “10 men ” (2003), video realizzato da un set fotografico con alcuni detenuti, rivela il suo interesse per la prigione come ambiente di rifiuto sociale. Nei video “Father” (2001) e “Voiceover” (2004) ci accostiamo all'intimità di suo padre, percepita come ambito di sconfitta, dove la precaria sicurezza dell’isolamento, è raggiunta attraverso l’alienazione mentale. In “Shifting Focus” (2004), una forzata conversazione tra madre e figlio, Raidpere, concettualizza l'effetto di una falsa sincerità che caratterizza le opere-intervista realizzate con i suoi genitori divorziati, appartenenti alla società borghese. Attraverso richiami quasi irrefrenabili alla scena familiare e, ad un’estrema attenzione per ogni minima sfumatura psicologica, la natura decisamente privata della sua opera acquisisce un significato sociale sempre più ampio.
Testo a cura di Hanno Soans, curatore
10
giugno 2005
51 Biennale. Padiglione estone – Mark Raidpere
Dal 10 giugno al 06 novembre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO MALIPIERO
Venezia, Campo San Samuele, 3198, (Venezia)
Venezia, Campo San Samuele, 3198, (Venezia)
Orario di apertura
10.00 – 18.00, chiuso il lunedì (escluso lunedì 13 giugno 2005)
Vernissage
10 Giugno 2005, ore 17,30
Sito web
www.cca.ee/en/tegemised/naitused/venice/estonian_exhibition_
Autore
Curatore