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52 Biennale. Padiglione albanese
collettiva a Palazzo Malipiero per la partecipazione dell’Albania alla Biennale di Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Helidon Gjergji, artista albanese nato a Tirana nel 1970 e attualmente residente a New York, è noto in ambito internazionale per le sue riflessioni sull’attualità della pittura e sul ruolo assunto dalla televisione nella società contemporanea; Presenterà, in quest’occasione, un nuovo lavoro dal titolo Silica.
Nell’installazione, otto televisori seppelliti da un leggero strato di sabbia trasmettono in diretta differenti canali, il visitatore viene così immerso in un flusso costante di immagini che illuminano la sabbia, rendendo astratte le forme provenienti dallo schermo. La continua tendenza verso lo studio di una nuova idea di arte astratta al confine tra superficie, luci e vibrazioni di colori trasporta lo spettatore lungo una Torre di Babele contemporanea
Attraverso la sua analisi, l’artista osserva con ironia e lucidità il processo di mistificazione e falsificazione generato dai media che, più di ogni altro, ha rivoluzionato la storia delle immagini della nostra epoca; Quello che infatti dovrebbe essere esclusivamente un mezzo di informazione e intrattenimento, si sta inesorabilmente trasformando nello specchio di un mondo virtuale ed estetizzante. Helidon Gjergji non cerca mai di avanzare una semplice critica fine a se stessa ma, il suo scopo è, piuttosto, indurre lo spettatore a porsi delle domande e riflettere su un tema che assume sempre più importanza all’interno del dibattito contemporaneo, ponendogli la duplice questione dell’ossessiva pervasività del medium televisivo e dell’annunciata e mai compiuta, profezia della morte della pittura; è così, che i suoi televisori diventano delle macchie e dei segni di un’opera viva e vibrante.
Interessante la scelta dell’artista di far protendere parzialmente dalla sabbia uno dei televisori, interrompendone così la superficie e svelando allo sguardo del visitatore un sito archeologico della cultura odierna, che rivela la storicizzazione del modernismo e dissotterra i cocci della nostra psiche odierna.
Helidon Gjergji sembra accogliere e rielaborare la lezione di Popper, mostrandoci come questo ridondante elettrodomestico possa diventare la sorgente di una nuova suggestione visiva, lo strumento creativo attraverso cui restituire allo spettatore se non proprio la capacità di una visione critica, almeno l’onestà di un’esperienza estetica.
Per qualsiasi ulteriore informazione contattare:
Galleria Ciocca Arte Contemporanea,
via Lecco 15
20124 Milano
tel. +39 02 29530826
fax +39 02 20421206
e-mail: gallery@rossanaciocca.it
sito web: www.rossanaciocca.it
Nell’installazione, otto televisori seppelliti da un leggero strato di sabbia trasmettono in diretta differenti canali, il visitatore viene così immerso in un flusso costante di immagini che illuminano la sabbia, rendendo astratte le forme provenienti dallo schermo. La continua tendenza verso lo studio di una nuova idea di arte astratta al confine tra superficie, luci e vibrazioni di colori trasporta lo spettatore lungo una Torre di Babele contemporanea
Attraverso la sua analisi, l’artista osserva con ironia e lucidità il processo di mistificazione e falsificazione generato dai media che, più di ogni altro, ha rivoluzionato la storia delle immagini della nostra epoca; Quello che infatti dovrebbe essere esclusivamente un mezzo di informazione e intrattenimento, si sta inesorabilmente trasformando nello specchio di un mondo virtuale ed estetizzante. Helidon Gjergji non cerca mai di avanzare una semplice critica fine a se stessa ma, il suo scopo è, piuttosto, indurre lo spettatore a porsi delle domande e riflettere su un tema che assume sempre più importanza all’interno del dibattito contemporaneo, ponendogli la duplice questione dell’ossessiva pervasività del medium televisivo e dell’annunciata e mai compiuta, profezia della morte della pittura; è così, che i suoi televisori diventano delle macchie e dei segni di un’opera viva e vibrante.
Interessante la scelta dell’artista di far protendere parzialmente dalla sabbia uno dei televisori, interrompendone così la superficie e svelando allo sguardo del visitatore un sito archeologico della cultura odierna, che rivela la storicizzazione del modernismo e dissotterra i cocci della nostra psiche odierna.
Helidon Gjergji sembra accogliere e rielaborare la lezione di Popper, mostrandoci come questo ridondante elettrodomestico possa diventare la sorgente di una nuova suggestione visiva, lo strumento creativo attraverso cui restituire allo spettatore se non proprio la capacità di una visione critica, almeno l’onestà di un’esperienza estetica.
Per qualsiasi ulteriore informazione contattare:
Galleria Ciocca Arte Contemporanea,
via Lecco 15
20124 Milano
tel. +39 02 29530826
fax +39 02 20421206
e-mail: gallery@rossanaciocca.it
sito web: www.rossanaciocca.it
09
giugno 2007
52 Biennale. Padiglione albanese
Dal 09 giugno al 21 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO MALIPIERO
Venezia, Campo San Samuele, 3198, (Venezia)
Venezia, Campo San Samuele, 3198, (Venezia)
Orario di apertura
chiuso il lunedì
Vernissage
9 Giugno 2007, ore 19
Autore
Curatore