La Biennale in Sardegna
Padiglione Italia Regione Sardegna della prestigiosa 54a Esposizione Biennale d’Arte di Venezia 2011

LA PRIMA NAZIONALE - La Sardegna sarà la prima ad inaugurare i padiglioni regionali della Biennale Italia.

LE DATE – L’esposizione verrà aperta al pubblico sabato 11 giugno 2011, alle ore 17, e chiuderà il sipario il 27 novembre 2011.
Orario fino al 31 agosto: 17.00-21.00
Orario dal 1 settembre e fino al 27 novembre: 10.00-12.00; 17.30-19.30

I LUOGHI - In occasione dei 150 anni dell’Unità nazionale, il curatore del Padiglione Italiano, Vittorio Sgarbi, ha voluto realizzare padiglioni, nelle diverse Regioni italiane, che avessero come sede le principali città d'arte. Il padiglione della Sardegna sarà diffuso sul territorio regionale e avrà sede permanente negli spazi espositivi del Museo d’Arte Contemporanea Masedu di Sassari, presso il Museo Man di Nuoro e presso l’Antico Palazzo di città di Cagliari. Proprio il museo Masedu, per l’occasione, viene riaperto al pubblico dopo un’intensa fase di restyling. Per gli allestimenti degli spazi espositivi, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, soggetto attuatore dell’importante manifestazione, si è avvalsa della collaborazione del Museo Man di Nuoro.

LA REGIONE SARDEGNA - Considerata l'assoluta eccezionalità dell'evento la Regione Sardegna ha aderito al progetto del curatore e ha promosso la Biennale d'Arte attraverso la Presidenza della Regione, l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato al Turismo, mettendo in prima linea l’Accademia di Belle Arti della Sardegna e individuando nell’assoluta eccellenza di quest’ultima, la chiave del futuro sviluppo dell’industria artistica e culturale sarda.

GLI ARTISTI - I 70 artisti sono stati selezionati da una commissione di esperti regionale di concerto col curatore del Padiglione Italia, Vittorio Sgarbi. L'esposizione prende in esame la produzione artistica contemporanea degli ultimi decenni ed è articolata in sette sezioni: pittura, scultura, ceramica, fotografia, grafica, designer e video-arte. Ospitando la Biennale per la prima volta, la Regione Sardegna proietta in un contesto nazionale e internazionale i nomi più interessanti che fanno ricerca e operano nel campo della pittura, della scultura, della ceramica, della fotografia, della grafica, del design e della video-arte, considerando il patrimonio culturale e artistico uno dei fattori necessari per il rilancio dell'economia dell'Isola.

Gli artisti selezionati sono: Fabiano Ambu, Silvia Argiolas, Luisanna Atzei, Silvio Betterelli, Paolo Bianchi, Gaetano Brundu, Paolo Bullitta, Giusy Calia, Zaza Calzia, Giovanni Campus, Jova Cannas Da Aristan, Liliana Cano, Luciana Cano, Nicola Caredda, Giovanni Carta, Giuseppe Carta, Gianni Casagrande, Fabrizio Casu, Nietta Condemi De Felice, Enrico Corte, Pietro Costa, Dante Crobu, Antonello Cuccu, Chiara Demelio, Paola Dessy, Nino Dore, Salvatore Fara, Angelo Figus, Nino Frogheri, Vincenzo Grosso, I Santissimi (Sara Renzetti e Antonello Serra), Silvia Idili, Caterina Lai, Maria Lai, Salvatore Ligios, Gabriella Locci, Pier Paolo Luvoni, Pinuccia Marras, Tonino Mattu, Gianni Nieddu, Andrea Nurcis, Primo Pantoli, Igino Panzino, Pastorello (Gianni Manunta), Vincenzo Pattusi, Carlo Pettinau da Aristan, Gabriele Pettinau da Aristan, Gaetano Pinna, Gianfranco Pintus, Luisella Pintus, Antonio Porru, Roberto Puzzu, Rosanna Rossi, Giuliano Sale, Graziano Salerno, Giovanni Sanna, Josephine Sassu, Vincenzo Satta, Jacopo Scassellati, Giovanna Secchi, Antonio Secci, Marco Serra da Aristan, Pietro Serra da Aristan, Federico Giuseppe Libero Vivaldo Soro, Antonella Spanu, Alfredo Tanchis, Vittorio Tolu, Sisinnio Usai, Pia Valentinis, Piero Zedde, Angelo Ziranu.

SOGGETTO ATTUATORE - Per l'Accademia di Belle Arti della Sardegna, unica Accademia italiana chiamata a realizzare una sezione regionale, è un momento di grande rilevanza far parte di un evento storico come La Biennale di Venezia. La Biennale infatti, nasce nel 1895, e negli anni è stata arricchita da una serie di manifestazioni di altissimo spessore: il Festival di Musica Contemporanea (1930), la Mostra del Cinema (1932), il Festival del Teatro (1934), facendo di Venezia una platea privilegiata per le arti della contemporaneità.