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57° Biennale – Gyula Várnai
L’Ungheria si presenta alla Biennale di Venezia, edizione 2017 con un padiglione dedicato alle installazioni, opere video interattive e sculture dell’artista ungherese Gyula Várnai.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Ungheria si presenta alla Biennale di Venezia, edizione 2017 con un padiglione dedicato alle installazioni,
opere video interattive e sculture dell’artista ungherese Gyula Várnai.
Il progetto dal titolo ”Pace al mondo” affronta la tematica delle utopie. Le installazioni dell’artista,
prendendo spunto dalla nozione di ”futurologia”, rievocano le utopie del passato confrontandole con le sfide
del presente. Il progetto, riciclando gli slogan ed i simboli del Socialismo, intende muovere una critica alla
visione futuristica ed idealistica. L’artista traendo ispirazioni dalla sua città natale, Dunaújváros (denominato
Stalingrado ungherese in era comunista) attraverso le sue opere assemblate a mo’ di montaggio, riscrive con
mezzi semplici l’immagine del mondo stereotipato dell’Europa dell’est con referenze contemporanee
filosofiche e letterarie.
“Vivo a Dunaújváros fin dalla mia infanzia, una città industriale che è più vecchia di me di solo qualche anno e
che è stata costruita artificialmente per puri motivi politici. L’assenza di radici della città fa sì che qui i termini
”presente” e ”futuro” assumino un significato diverso dal consueto, mentre la nozione ”tradizione” è
pressoché sconosciuta e sostituita dalle parole ”cognizione” e ”esplorazione”. Il termine presente equivale a
quello del futuro.” (Gyula Várnai)
opere video interattive e sculture dell’artista ungherese Gyula Várnai.
Il progetto dal titolo ”Pace al mondo” affronta la tematica delle utopie. Le installazioni dell’artista,
prendendo spunto dalla nozione di ”futurologia”, rievocano le utopie del passato confrontandole con le sfide
del presente. Il progetto, riciclando gli slogan ed i simboli del Socialismo, intende muovere una critica alla
visione futuristica ed idealistica. L’artista traendo ispirazioni dalla sua città natale, Dunaújváros (denominato
Stalingrado ungherese in era comunista) attraverso le sue opere assemblate a mo’ di montaggio, riscrive con
mezzi semplici l’immagine del mondo stereotipato dell’Europa dell’est con referenze contemporanee
filosofiche e letterarie.
“Vivo a Dunaújváros fin dalla mia infanzia, una città industriale che è più vecchia di me di solo qualche anno e
che è stata costruita artificialmente per puri motivi politici. L’assenza di radici della città fa sì che qui i termini
”presente” e ”futuro” assumino un significato diverso dal consueto, mentre la nozione ”tradizione” è
pressoché sconosciuta e sostituita dalle parole ”cognizione” e ”esplorazione”. Il termine presente equivale a
quello del futuro.” (Gyula Várnai)
12
maggio 2017
57° Biennale – Gyula Várnai
Dal 12 maggio al 26 novembre 2017
arte contemporanea
Location
GIARDINI DI CASTELLO – PADIGLIONE UNGHERESE
Venezia, Fondamenta dell'Arsenale, (Venezia)
Venezia, Fondamenta dell'Arsenale, (Venezia)
Vernissage
12 Maggio 2017, h 14
Autore
Curatore