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57. Biennale – Padiglione ivoriano
Nella 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la Costa d’Avorio è rappresentata da cinque artisti.
Comunicato stampa
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Nella 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la Costa d’Avorio è rappresentata da cinque artisti: Joana Choumali, Raimondo Galeano, Jems Robert Koko Bi, Ouattara Watts, Joachim K. Silué, che con le loro opere confluiscono in una linea comune, una visione intima del mondo, dando un prezioso e significativo contributo all’arte contemporanea.
Il commissario del Padiglione è Yacouba Konaté, Professore di Filosofia all'Università di Abidjan e Presidente Onorario dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, il curatore è Massimo Scaringella, curatore indipendente riconosciuto per il suo intenso interscambio con paesi extraeuropei.
Il Padiglione è situato nel Palazzo Dolfin Gabrielli – Dorsoduro 3593, nei pressi di Piazzale Roma e della Stazione S. Lucia.
The Juices of Time
Gli artisti presenti in questo Padiglione percorrono il loro tempo creativo attraverso le fotografie di Joana Choumali, le sculture di Jems Koko Bi, le installazioni di Joachim K. Silué per approdare alla pittura di Ouattara Watts e Raimondo Galeano.
In un momento o in un altro, gli artisti hanno dovuto abbandonare la propria memoria, la propria coscienza, il proprio cervello per strada, negli eventi emblematici dei tempi moderni.
Ognuno di loro ha ritirato la propria consapevolezza dello spazio e del tempo immediato, lui o lei hanno riacquistato la propria coscienza in mano, l’hanno spremuta, per ricrearne la linfa del tempo, linfe vitali che sono l’oggetto di questa esposizione.
Consapevoli di questo, dai ritratti fotografici di Joana Choumali scaturisce una domanda specifica: “essere bella”, cosa significa per una donna nera africana contemporanea?
Per essere stato testimone e attore nell'attacco terroristico del 13 marzo 2016 a Grand Bassam in Costa d'Avorio, Jems Robert Koko Bi rivive con queste sculture la sua esperienza di orrore. I lavori pittorici a base di pigmenti fluorescenti di Raimondo Galeano ci portano tra i forti colori e la luminosità in una grande tensione tra sogno e raltà, tra il giorno e la notte. Le opere dai colori caldi di Ouattara Watts sono come un gesto: un ampio gesto che serve all’allegoria della conoscenza per creare ambienti di ricerca, senza avere le prove del senso della verità. Joachim K. Silué utilizza nelle sue installazioni, veri “tableaux vivants”, ricordi di sue personali esperienze, materiali riciclati per trovarne una nuova fonte di rinascita. Intimi commenti sulla realtà della condizione umana.
Gli artisti
Ouattara Watts è nato a Korhogo (Costa d’Avorio), vive e lavora a New York (USA).
Joana Choumali è nata nel 1974, vive e lavora a Abidjan (Costa d’Avorio).
Jems Robert Koko Bi è nato nel 1966 a Sinfra (Costa d’Avorio), vive e lavora tra Essen (Germania) e Abidjan (Costa d’Avorio).
Raimondo Galeano è nato a Catanzaro nel 1948 (Italia), vive e lavora a Bologna (Italia).
Joachim K. Silué è nato a Abidjan (Costa d’Avorio), vive e lavora a Modena (Italia).
Sponsors
Eraldo e Emilio Barletta – Barletta Construction LLC
Airone
La Edilegno
Engineering CC
Fondazione FIROMMS
Il commissario del Padiglione è Yacouba Konaté, Professore di Filosofia all'Università di Abidjan e Presidente Onorario dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, il curatore è Massimo Scaringella, curatore indipendente riconosciuto per il suo intenso interscambio con paesi extraeuropei.
Il Padiglione è situato nel Palazzo Dolfin Gabrielli – Dorsoduro 3593, nei pressi di Piazzale Roma e della Stazione S. Lucia.
The Juices of Time
Gli artisti presenti in questo Padiglione percorrono il loro tempo creativo attraverso le fotografie di Joana Choumali, le sculture di Jems Koko Bi, le installazioni di Joachim K. Silué per approdare alla pittura di Ouattara Watts e Raimondo Galeano.
In un momento o in un altro, gli artisti hanno dovuto abbandonare la propria memoria, la propria coscienza, il proprio cervello per strada, negli eventi emblematici dei tempi moderni.
Ognuno di loro ha ritirato la propria consapevolezza dello spazio e del tempo immediato, lui o lei hanno riacquistato la propria coscienza in mano, l’hanno spremuta, per ricrearne la linfa del tempo, linfe vitali che sono l’oggetto di questa esposizione.
Consapevoli di questo, dai ritratti fotografici di Joana Choumali scaturisce una domanda specifica: “essere bella”, cosa significa per una donna nera africana contemporanea?
Per essere stato testimone e attore nell'attacco terroristico del 13 marzo 2016 a Grand Bassam in Costa d'Avorio, Jems Robert Koko Bi rivive con queste sculture la sua esperienza di orrore. I lavori pittorici a base di pigmenti fluorescenti di Raimondo Galeano ci portano tra i forti colori e la luminosità in una grande tensione tra sogno e raltà, tra il giorno e la notte. Le opere dai colori caldi di Ouattara Watts sono come un gesto: un ampio gesto che serve all’allegoria della conoscenza per creare ambienti di ricerca, senza avere le prove del senso della verità. Joachim K. Silué utilizza nelle sue installazioni, veri “tableaux vivants”, ricordi di sue personali esperienze, materiali riciclati per trovarne una nuova fonte di rinascita. Intimi commenti sulla realtà della condizione umana.
Gli artisti
Ouattara Watts è nato a Korhogo (Costa d’Avorio), vive e lavora a New York (USA).
Joana Choumali è nata nel 1974, vive e lavora a Abidjan (Costa d’Avorio).
Jems Robert Koko Bi è nato nel 1966 a Sinfra (Costa d’Avorio), vive e lavora tra Essen (Germania) e Abidjan (Costa d’Avorio).
Raimondo Galeano è nato a Catanzaro nel 1948 (Italia), vive e lavora a Bologna (Italia).
Joachim K. Silué è nato a Abidjan (Costa d’Avorio), vive e lavora a Modena (Italia).
Sponsors
Eraldo e Emilio Barletta – Barletta Construction LLC
Airone
La Edilegno
Engineering CC
Fondazione FIROMMS
12
maggio 2017
57. Biennale – Padiglione ivoriano
Dal 12 maggio al 26 novembre 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO DOLFIN GABRIELLI
Venezia, Dorsoduro, 3593, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 3593, (Venezia)
Vernissage
12 Maggio 2017, h 12
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore
Curatore