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59 Seconds International Video Festival
59 filmati, 59 storie realizzate da ognuno degli artisti, usando nei loro lavori il numero 59
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Progetto 59 “59 Secondi Festival”, lanciato nel 2005 da Franklin Street 59, in Tribeca, New York City, presenta nei 59 filmati, 59 storie realizzate da ognuno degli artisti, usando nei loro lavori il numero 59. Si può trattare di un dramma così come di una metafora per la configurazione di corti nella video arte. Il progetto“59 Seconds” dà un'opportunità di presentare diverse audiences ad un grande numero di artisti ed una serie ampia di lavori video. Si spazia dai piccoli documentari alla satira politica, dalla tragedia e commedia alla metafora, dalla narrativa alla ricerca sperimentale, dai tagli irritanti, irriverenti, provocatori, controversi, creativi, ironici. Un video-pensiero (se così si può definire) che include una raccolta unica e variegata di videi originali, che hanno integrato il numero 59. Come ha scritto il San Francisco Bay Guardian 12/7/05: "Massimo divertimento nella minima durata…".
La raccolta dei video del “59 Seconds International Video Festival” ha avuto un suo sviluppo attraverso tre richieste di aperti internazionali. Presentarono i loro lavori circa una dozzina di artisti dall'Italia e/o di origine italiana. Fra loro "59 in Time" di Antonio Della Marina (Udine) - disegno illustrato di numeri accatastati da 1 a 59 che simboleggia l’ispirazione di un momento iniziale della sua vivace animazione digitale - un grande esempio dell'abilità di un artista di agire, di reagire e di interagire in un concetto determinato insieme alla fredda numerazione 59 in numeri romani "LIX" di Dubi Kaufmann e le “59 Pellets" e “Both Ends” di David Lachman. Questi videi, con "Rituali Urbani" di Massimo Lovisco, nella scoperta di uno dei campi di calcio di Potenza (il football) arricchiscono la raccolta del “59 Seconds Festival”. La manipolazione di un’immagine con il numero 59 di Michele Santarsiere (Potenza) con il suo "Io ottenni Preoccupazione", porta una sfaccettatura nuova, così come "Anche la parola uccide", il video-performance del Gruppo Sinestetico (Albertin, Perseghin, Sassu, Scordo) calcolato in 59 secondi.
La selezione dei 59 video funziona con la collaborazione di un pubblico internazionale, diviso tra gli Stati Uniti, Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. In questo tour italiano sarà presentato a Roma, Potenza, e a Campagna (SA). Una raccolta selezionata di 59 videi, con il numero 59 che caratterizza ognuno dei 59 artisti internazionali, mostrato 59 volte. L'ultima meta è la Seconda edizione del “59 Seconds International Video Festival”.
“59 Secondi Video Festival” è parte del Project 59, un lavoro di dieci anni ideato da Irina Danilova (dal 2003 in collaborazione con Hiram Levy), dove il numero 59 è una guida ed un mezzo che inietta abbastanza casualità nel processo creativo, mentre aiutando a rompere gratuitamente le costrizioni soggettive e culturali, offre una ragione arbitraria, libera da ogni condizionamento, per penetrare nella realtà, con tutti i suoi problemi e le attività umana, nel nome di una libertà e di un’autonomia che contraddistingue la ricerca artistica.
La raccolta dei video del “59 Seconds International Video Festival” ha avuto un suo sviluppo attraverso tre richieste di aperti internazionali. Presentarono i loro lavori circa una dozzina di artisti dall'Italia e/o di origine italiana. Fra loro "59 in Time" di Antonio Della Marina (Udine) - disegno illustrato di numeri accatastati da 1 a 59 che simboleggia l’ispirazione di un momento iniziale della sua vivace animazione digitale - un grande esempio dell'abilità di un artista di agire, di reagire e di interagire in un concetto determinato insieme alla fredda numerazione 59 in numeri romani "LIX" di Dubi Kaufmann e le “59 Pellets" e “Both Ends” di David Lachman. Questi videi, con "Rituali Urbani" di Massimo Lovisco, nella scoperta di uno dei campi di calcio di Potenza (il football) arricchiscono la raccolta del “59 Seconds Festival”. La manipolazione di un’immagine con il numero 59 di Michele Santarsiere (Potenza) con il suo "Io ottenni Preoccupazione", porta una sfaccettatura nuova, così come "Anche la parola uccide", il video-performance del Gruppo Sinestetico (Albertin, Perseghin, Sassu, Scordo) calcolato in 59 secondi.
La selezione dei 59 video funziona con la collaborazione di un pubblico internazionale, diviso tra gli Stati Uniti, Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. In questo tour italiano sarà presentato a Roma, Potenza, e a Campagna (SA). Una raccolta selezionata di 59 videi, con il numero 59 che caratterizza ognuno dei 59 artisti internazionali, mostrato 59 volte. L'ultima meta è la Seconda edizione del “59 Seconds International Video Festival”.
“59 Secondi Video Festival” è parte del Project 59, un lavoro di dieci anni ideato da Irina Danilova (dal 2003 in collaborazione con Hiram Levy), dove il numero 59 è una guida ed un mezzo che inietta abbastanza casualità nel processo creativo, mentre aiutando a rompere gratuitamente le costrizioni soggettive e culturali, offre una ragione arbitraria, libera da ogni condizionamento, per penetrare nella realtà, con tutti i suoi problemi e le attività umana, nel nome di una libertà e di un’autonomia che contraddistingue la ricerca artistica.
15
ottobre 2006
59 Seconds International Video Festival
15 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
SPAZIO UTOPIA CONTEMPORARY ART
Campagna, Via Cesarano, 17, (Salerno)
Campagna, Via Cesarano, 17, (Salerno)
Vernissage
15 Ottobre 2006, ore 11,30