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66|16
La mostra 66|16 presenta opere di artisti internazionali create nel 1966, che per la maggior parte dei casi sono opere prime, assieme a nuovi lavori prodotti nel 2016
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Astuni presenta il progetto a cura di Lorenzo Bruni dal titolo 66|16 con gli artisti Marinus Boezem, Simone Forti, David Medalla, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci, Malick Sidibé, Michael Snow, e altri.
Gli artisti coinvolti, seppur molto distanti tra loro per riferimenti culturali e ricerca, condividono la riflessione sul concetto di “smaterializzazione dell’opera d’arte” e l’indagine oltre il limite del quadro, iniziata dalla metà degli anni sessanta. Fattore ancora più rilevante, è l’attitudine simile con cui oggi stabiliscono un dialogo attivo con il mondo smaterializzato dai social network e dalla comunicazione globalizzata e con cui attivano una riflessione di tipo processuale attorno alla “presenza” dell’immagine in senso lato. Data la particolare natura del progetto curatoriale, è stato invitato l’artista Jonathan Monk, attivo dall’inizio degli anni Novanta e vicino a queste riflessioni, a ideare un progetto speciale finalizzato a introdurre e ampliarne le dinamiche. IERI, OGGI, DOMANI, ECCETERA… è uno dei tre interventi creati ad hoc dall’artista inglese, che qualifica l’invito/poster della mostra e che di conseguenza è anche il suo contenitore concettuale/sensibile.
66|16 presenta due mostre collettive a confronto in cui sono coinvolti gli stessi artisti: una è caratterizzata da opere realizzate nel 1966, mentre l’altra da quelle create nell’anno che è appena iniziato. Le opere realizzate nel nostro ‘tempo presente’, ovvero nel 2016, verranno aggiunte nel corso della mostra, coadiuvate da talk ed eventi che di volta in volta definiranno lo spazio espositivo in maniera differente. A partire da febbraio, oltre a questa prima lista di artisti, si aggiungerà ogni mese un nuovo artista e prenderanno forma delle personali contestualizzate in un progetto più ampio. Questo particolare display di tipo “laboratoriale” dalle caratteristiche di un work in progress, da una parte, sottolinea che la mostra non ruota attorno a un tema ma si propone come una piattaforma di discussione, dall’altra, indica che non è una collettiva con un intento soltanto storicistico bensì una riflessione sulla Storia/storie, sull’attualità del passato e sulla necessità di pensare al ruolo della cultura e della politica rispetto alla necessaria ri-elaborazione del concetto di futuro collettivo.
Gli artisti coinvolti, seppur molto distanti tra loro per riferimenti culturali e ricerca, condividono la riflessione sul concetto di “smaterializzazione dell’opera d’arte” e l’indagine oltre il limite del quadro, iniziata dalla metà degli anni sessanta. Fattore ancora più rilevante, è l’attitudine simile con cui oggi stabiliscono un dialogo attivo con il mondo smaterializzato dai social network e dalla comunicazione globalizzata e con cui attivano una riflessione di tipo processuale attorno alla “presenza” dell’immagine in senso lato. Data la particolare natura del progetto curatoriale, è stato invitato l’artista Jonathan Monk, attivo dall’inizio degli anni Novanta e vicino a queste riflessioni, a ideare un progetto speciale finalizzato a introdurre e ampliarne le dinamiche. IERI, OGGI, DOMANI, ECCETERA… è uno dei tre interventi creati ad hoc dall’artista inglese, che qualifica l’invito/poster della mostra e che di conseguenza è anche il suo contenitore concettuale/sensibile.
66|16 presenta due mostre collettive a confronto in cui sono coinvolti gli stessi artisti: una è caratterizzata da opere realizzate nel 1966, mentre l’altra da quelle create nell’anno che è appena iniziato. Le opere realizzate nel nostro ‘tempo presente’, ovvero nel 2016, verranno aggiunte nel corso della mostra, coadiuvate da talk ed eventi che di volta in volta definiranno lo spazio espositivo in maniera differente. A partire da febbraio, oltre a questa prima lista di artisti, si aggiungerà ogni mese un nuovo artista e prenderanno forma delle personali contestualizzate in un progetto più ampio. Questo particolare display di tipo “laboratoriale” dalle caratteristiche di un work in progress, da una parte, sottolinea che la mostra non ruota attorno a un tema ma si propone come una piattaforma di discussione, dall’altra, indica che non è una collettiva con un intento soltanto storicistico bensì una riflessione sulla Storia/storie, sull’attualità del passato e sulla necessità di pensare al ruolo della cultura e della politica rispetto alla necessaria ri-elaborazione del concetto di futuro collettivo.
29
gennaio 2016
66|16
Dal 29 gennaio al 15 maggio 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Orario di apertura
Lunedì – venerdi 10:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00 Sabato e domenica su appuntamento. Apertura straordinaria della galleria in occasione di Art City White Night, Sabato 30 gennaio dalle ore 20.30 alle 24
Vernissage
29 Gennaio 2016, ore 20.30
Autore
Curatore