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68 Minuti
lo studio ospita 13 artisti e il loro “gesto plurale”, a cura di Alexander Larrarte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Collettiva d’arte contemporanea “68 Minuti”: quando l’arte diventa provocazione.
Corato dal 20 al 30 agosto 2011, corso Garibaldi 34, presso lo studio fotografico “Dith Studio” ospita 13 artisti e il loro “gesto plurale”, a cura di Alexander Larrarte. Vernissage sabato 20 agosto alle ore 20:00. Ingresso libero, aperto tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 22:00.
Oltre la massificazione e l’omologazione del linguaggio, del costume e dell’arte: questo è lo spirito che anima la collettiva “68 minuti”, ovvero superare la stereotipata riproposizione di luoghi e circuiti canonici per consentire una fruizione dell’arte in modo non convenzionale.
Da sempre l’arte è stata espressione dell’immaginario e dell’immaginazione, spingendosi laddove la realtà, l’oggettività e la materialità delle cose si fermano al di qua di un ‘limite’. L’arte è espressione della rivolta, della ribellione, dell’anticonformismo, della trasgressione e della provocazione. Anch’essa, tuttavia, subisce l’influenza delle convenzioni, dell’omologazione, privandosi sempre più di quello che è il “gesto” dell’arte, ciò che è tipicamente artistico e quindi “differente”.
Dall’esigenza di uscire da questa empasse, nasce la Collettiva d’Arte Contemporanea “68 Minuti”, il cui ideatore e curatore è Alexander Larrarte, già curatore di eventi come “Memorie presenti a 150 anni dall’Unità d’Italia”, “DecontestualizzArte” e “Artemidoro - Proiezioni oniriche” e la cui ispirazione viene da due momenti storici fondamentali: il primo, quello del 15 aprile 1874, svoltosi a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar, il quale ospitò il nucleo di quelli che saranno definiti “Impressionisti”, ovvero 165 dipinti e opere varie di artisti appartenenti alla “Societè anonyme des artistes, peintres, sculpteurs, graveurs”, tra cui Cezanne, Monet, Pissarro, Renoir; il secondo appartiene alla mostra-evento del 21 luglio 1960 “Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte”, data in cui il provocatorio Piero Manzoni offre al pubblico uova sode timbrate col proprio pollice, offrendo “se stesso” e facendosi “digerire” dal pubblico in una mostra durata 72 minuti (evento che sarà targato come blasfemo).
Da qui l’idea di “68 minuti”: non musei e biblioteche, non soliti scenari, ma uno studio fotografico; gesto ‘differente’, come diversi sono tra loro gli artisti partecipanti e provenienti da tutta Italia: Alessandra Carloni, Stefania Carrieri, Clito Rosso, Vincenzo Corcelli, Federica Lisi, Oronzo Liuzzi, Susy Manzo, Linda Marchetti, Vincenzo Mascoli, Gaetan Procacci, Gregorio Sgarra, Anastasia Silvestri, Nicola Tullo.
La rievocazione di due momenti di rottura, la scelta del luogo espositivo, il ‘gesto’ degli artisti in mostra intende stimolare e provocare le infinite possibilità di dialogo con noi stessi e con la realtà che l’arte è capace di offrire.
L’evento, curato da Alexander Larrarte, con un intervento critico della dott.ssa Marisa Dimauro, è patrocinato dal Comune di Corato, dall’Anci Giovani Puglia, dalla Provincia di Bari e dalla Regione Puglia, si svolgerà dal 20 al 30 agosto, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 21:00, presso lo studio fotografico “dith studio”, in Corso Garibaldi 34.
Il vernissage avrà luogo il 20 agosto 2011 alle ore 20:00 a Corato, presso lo studio fotografico “Dith Studio” (corso Garibaldi 34), alla presenza di autorità e media.
L’Addetta Stampa e alle Relazioni coi Media
Anna Strippoli
Corato dal 20 al 30 agosto 2011, corso Garibaldi 34, presso lo studio fotografico “Dith Studio” ospita 13 artisti e il loro “gesto plurale”, a cura di Alexander Larrarte. Vernissage sabato 20 agosto alle ore 20:00. Ingresso libero, aperto tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 22:00.
Oltre la massificazione e l’omologazione del linguaggio, del costume e dell’arte: questo è lo spirito che anima la collettiva “68 minuti”, ovvero superare la stereotipata riproposizione di luoghi e circuiti canonici per consentire una fruizione dell’arte in modo non convenzionale.
Da sempre l’arte è stata espressione dell’immaginario e dell’immaginazione, spingendosi laddove la realtà, l’oggettività e la materialità delle cose si fermano al di qua di un ‘limite’. L’arte è espressione della rivolta, della ribellione, dell’anticonformismo, della trasgressione e della provocazione. Anch’essa, tuttavia, subisce l’influenza delle convenzioni, dell’omologazione, privandosi sempre più di quello che è il “gesto” dell’arte, ciò che è tipicamente artistico e quindi “differente”.
Dall’esigenza di uscire da questa empasse, nasce la Collettiva d’Arte Contemporanea “68 Minuti”, il cui ideatore e curatore è Alexander Larrarte, già curatore di eventi come “Memorie presenti a 150 anni dall’Unità d’Italia”, “DecontestualizzArte” e “Artemidoro - Proiezioni oniriche” e la cui ispirazione viene da due momenti storici fondamentali: il primo, quello del 15 aprile 1874, svoltosi a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar, il quale ospitò il nucleo di quelli che saranno definiti “Impressionisti”, ovvero 165 dipinti e opere varie di artisti appartenenti alla “Societè anonyme des artistes, peintres, sculpteurs, graveurs”, tra cui Cezanne, Monet, Pissarro, Renoir; il secondo appartiene alla mostra-evento del 21 luglio 1960 “Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte”, data in cui il provocatorio Piero Manzoni offre al pubblico uova sode timbrate col proprio pollice, offrendo “se stesso” e facendosi “digerire” dal pubblico in una mostra durata 72 minuti (evento che sarà targato come blasfemo).
Da qui l’idea di “68 minuti”: non musei e biblioteche, non soliti scenari, ma uno studio fotografico; gesto ‘differente’, come diversi sono tra loro gli artisti partecipanti e provenienti da tutta Italia: Alessandra Carloni, Stefania Carrieri, Clito Rosso, Vincenzo Corcelli, Federica Lisi, Oronzo Liuzzi, Susy Manzo, Linda Marchetti, Vincenzo Mascoli, Gaetan Procacci, Gregorio Sgarra, Anastasia Silvestri, Nicola Tullo.
La rievocazione di due momenti di rottura, la scelta del luogo espositivo, il ‘gesto’ degli artisti in mostra intende stimolare e provocare le infinite possibilità di dialogo con noi stessi e con la realtà che l’arte è capace di offrire.
L’evento, curato da Alexander Larrarte, con un intervento critico della dott.ssa Marisa Dimauro, è patrocinato dal Comune di Corato, dall’Anci Giovani Puglia, dalla Provincia di Bari e dalla Regione Puglia, si svolgerà dal 20 al 30 agosto, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 21:00, presso lo studio fotografico “dith studio”, in Corso Garibaldi 34.
Il vernissage avrà luogo il 20 agosto 2011 alle ore 20:00 a Corato, presso lo studio fotografico “Dith Studio” (corso Garibaldi 34), alla presenza di autorità e media.
L’Addetta Stampa e alle Relazioni coi Media
Anna Strippoli
20
agosto 2011
68 Minuti
Dal 20 al 30 agosto 2011
arte contemporanea
Location
DITH STUDIO
Corato, Corso Giuseppe Garibaldi, 34, (Bari)
Corato, Corso Giuseppe Garibaldi, 34, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 22:00.
Vernissage
20 Agosto 2011, h 20
Autore
Curatore