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6th Art action festival
In questi ultimi trent’anni la “Action Art” ha individuato fertili ambiti di confluenza tra la sperimentazione visivo-gestuale e la drammaturgia poetico-visuale e sonora. Un ampio spazio della ricerca è stato caratterizzato dal collegamento tra la Performance Art e le poetiche della “poesia totale” attraverso l’atteggiamento nomade del performer che si sposta incessantemente da un territorio linguistico ad un altro, con la stessa facilità con cui si muove nei territori geografici e nei più vari ambiti socio-culturali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In questi ultimi trent’anni la “Action Art” ha individuato fertili ambiti di confluenza tra la sperimentazione visivo-gestuale e la drammaturgia poetico-visuale e sonora. Un ampio spazio della ricerca è stato caratterizzato dal collegamento tra la Performance Art e le poetiche della “poesia totale” attraverso l’atteggiamento nomade del performer che si sposta incessantemente da un territorio linguistico ad un altro, con la stessa facilità con cui si muove nei territori geografici e nei più vari ambiti socio-culturali.
Quest’anno Harta Performing pone l’accento proprio sul concetto di nomadismo poetico come elemento fondamentale nel lavoro del performer. Nell’intervento teorico che inaugura questa quinta edizione del festival si porrà grande attenzione alla dialettica dei rapporti “tra spiritus e corpus, tra soggetto e oggetto, tra immaginazione e realtà, tra pensiero e azione, tra privato e pubblico, tra locale e globale, tra particolare e totale, tra progetto e realizzazione”. Come afferma Giovanni Fontana, “su queste opposizioni si organizza la dinamica fluttuante che sostiene il continuum di materia ed energia entro il quale è faticosamente costruita l’azione. L’energia del corpo è spesa per liberarsi da coordinate e riferimenti imposti e per generare situazioni nuove, provoca la continua rottura degli equilibri, sempre temporanei, favorisce la costruzione dei sistemi interlinguistici e intermediali che condizionano la dinamica degli elementi di volta in volta considerati”.
Il Festival Internazionale “ART ACTION - Harta Performing Monza”, ormai inserito a pieno titolo tra i più interessanti eventi nel panorama della ricerca artistica internazionale, si pone come un significativo punto di riferimento per l’interscambio culturale. Dopo il successo delle precedenti edizioni, propone quest’anno alla Città di Monza non solo un momento di confronto delle nuove arti in corso, ma offre un’occasione di riflessione su uno dei temi più pressanti e coinvolgenti del dibattito teorico: quello sul significato e sulle tecniche di progettazione dell’ “opera plurale”, territorio d’azione della figura del poliartista, “uno che sa giocare le sue carte tra poesia e cinema, tra teatro e musica, tra danza e arti visuali”.
Harta Performing Monza
PROGRAMMA
Giovedì 29 Maggio
Ore 21 introduzione critica di:
Beniamino Vizzini e Marianna Montaruli (italia)
Ore 21,30 -24,00 performances programma con:
Anton Roca (Spagna)
Monika Gunther (Germania)
Ruedi Schill (Svizzera)
Massimo Mori (italia)
Venerdi 30 Maggio
Ore 21,00 -24,00 performances programma con:
Fabien Montmartin (Francia),
Stanislaw Piotr Gajda (Polonia)
Gordian Piec (Polonia)
Tomaso Binga (italia)
Jonas Stampe (Francia)
Sabato 31 Maggio
Ore 21,00 -24,00 performances programma con:
Myriam Laplante (Canada)
Michela Montrasio (italia)
Angela Belmondo (Italia)
Massimo Arrigoni (italia)
Tomaso Kemeny (Ungheria)
Quest’anno Harta Performing pone l’accento proprio sul concetto di nomadismo poetico come elemento fondamentale nel lavoro del performer. Nell’intervento teorico che inaugura questa quinta edizione del festival si porrà grande attenzione alla dialettica dei rapporti “tra spiritus e corpus, tra soggetto e oggetto, tra immaginazione e realtà, tra pensiero e azione, tra privato e pubblico, tra locale e globale, tra particolare e totale, tra progetto e realizzazione”. Come afferma Giovanni Fontana, “su queste opposizioni si organizza la dinamica fluttuante che sostiene il continuum di materia ed energia entro il quale è faticosamente costruita l’azione. L’energia del corpo è spesa per liberarsi da coordinate e riferimenti imposti e per generare situazioni nuove, provoca la continua rottura degli equilibri, sempre temporanei, favorisce la costruzione dei sistemi interlinguistici e intermediali che condizionano la dinamica degli elementi di volta in volta considerati”.
Il Festival Internazionale “ART ACTION - Harta Performing Monza”, ormai inserito a pieno titolo tra i più interessanti eventi nel panorama della ricerca artistica internazionale, si pone come un significativo punto di riferimento per l’interscambio culturale. Dopo il successo delle precedenti edizioni, propone quest’anno alla Città di Monza non solo un momento di confronto delle nuove arti in corso, ma offre un’occasione di riflessione su uno dei temi più pressanti e coinvolgenti del dibattito teorico: quello sul significato e sulle tecniche di progettazione dell’ “opera plurale”, territorio d’azione della figura del poliartista, “uno che sa giocare le sue carte tra poesia e cinema, tra teatro e musica, tra danza e arti visuali”.
Harta Performing Monza
PROGRAMMA
Giovedì 29 Maggio
Ore 21 introduzione critica di:
Beniamino Vizzini e Marianna Montaruli (italia)
Ore 21,30 -24,00 performances programma con:
Anton Roca (Spagna)
Monika Gunther (Germania)
Ruedi Schill (Svizzera)
Massimo Mori (italia)
Venerdi 30 Maggio
Ore 21,00 -24,00 performances programma con:
Fabien Montmartin (Francia),
Stanislaw Piotr Gajda (Polonia)
Gordian Piec (Polonia)
Tomaso Binga (italia)
Jonas Stampe (Francia)
Sabato 31 Maggio
Ore 21,00 -24,00 performances programma con:
Myriam Laplante (Canada)
Michela Montrasio (italia)
Angela Belmondo (Italia)
Massimo Arrigoni (italia)
Tomaso Kemeny (Ungheria)
29
maggio 2008
6th Art action festival
Dal 29 al 31 maggio 2008
arte contemporanea
Location
TEATRINO DELLA VILLA REALE
Monza, Viale Regina Margherita, (Milano)
Monza, Viale Regina Margherita, (Milano)
Vernissage
29 Maggio 2008, ore 21
Sito web
www.hartaperformingmonza.it