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8/60 Otto diviso sessanta
La mostra 8/60 ha l’intento di valorizzare lo spazio Uno bis inteso come ambiente di lavoro, realtà collettiva e luogo fisico. Questa percezione permette allo spazio di essere diviso in zone di interesse per ognuno degli artisti e lo spazio si articolerà in cinque opere site-specific.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presso spazio Unobis
Via Ticino 1bis, 35135, Padova, IT
22.03.2024 – 07.04.2024
PADOVA, IT, FEBBRAIO 2024. I componenti dello spazio artistico indipendente Unobis: Enzo e Barbara, Martina Biolo, Chiara Bonetti, prove colore, MariaVittoria Garbin e Nicola Sturm presentano 8/60 (Otto diviso sessanta) una mostra collettiva che si terrà presso la sede dello spazio in via Ticino 1bis a Padova.
Il luogo è come un piano d’azione, capace di fondere impulsività e riflessività. Capace di declinare al presente memoria e progetto, di contemperare valori d’uso e valori di scambio, di stemperare il calcolo nella passione e di organizzare la passione in calcolo [...]
Angelo Turco
Abitare un luogo significa entrare in contatto con esso e con le persone che ne fanno parte e sfruttare le sue risorse, costruendo una comunità all’interno di comunità più grandi. La mostra collettiva 8/60 ha l’intento di mostrare le riflessioni nate da queste dinamiche e di valorizzare lo spazio Uno bis inteso come ambiente di lavoro, realtà collettiva e luogo fisico. Questa percezione permette allo spazio di essere diviso in zone di interesse per ognuno degli artisti ma al tempo stesso sono essi ad essere frammentati nello spazio.
Attraverso la diversità dei linguaggi artistici che differenziano Uno Bis viene proposto un percorso scandito attraverso cinque opere site-specific che popolano spontaneamente lo spazio, rivendicano la loro familiarità e intimità con esso per entrare così in un rapporto ancora più empatico ed analitico con le esperienze di vita quotidiana all’interno di un luogo.
BIOGRAFIE:
Enzo e Barbara è un progetto artistico creato nel 2022 da Riccardo Lodi (Padova, 1998) e Greta Fabrizio (Padova, 2000). L’obiettivo del progetto è riflettere su due grandi temi quali la
comunicazione e lo sviluppo umano, i vantaggi ed i limiti che questi comportano. I progetti spaziano tra la scultura e l’installazione site-specific cercando di indagare dinamiche quotidiane e possibili scenari futuri prestando particolare attenzione alla delicata situazione ambientale del Veneto. Attualmente vivono e lavorano a Padova.
Martina Biolo (Padova, 1996) si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Venezia, la sua ricerca riflette sui significati insiti negli oggetti d'uso quotidiani, focalizzandosi sugli aspetti simbolici, culturali ed emozionali legati allo spazio. È un lavoro che tenta di arginare la precarietà tra esseri umani e oggetti del quotidiano, creando una prossimità sentimentale tra l'inanimato e l'umano, decostruendo così una dimensione fatta di amnesie e disattenzioni che portano le cose verso una progressiva dismissione. I progetti che affronta spaziano tra la scultura, la pittura e l'installazione site-specific.
Chiara Bonetti (Alzano Lombardo, 1995) Si laurea in design del prodotto industriale e degli interni presso Accademia Italiana a Firenze per poi completare i suoi studi frequentando il master biennale di oreficeria contemporanea e identità culturale ad Alchimia. Chiara Bonetti concentra la sua ricerca sull'osservare la realtà da punti di vista differenti da quello dato dalla prima impressione. L'intento è di interrogarsi su ciò che la società considera giusto o normale e perché. Questo dà vita al conferimento di dignità ed attenzione a ciò che ormai sembra non averne più.
prove colore è un progetto interdisciplinare e sperimentale di Elena Lucenti (Padova, 1995) e Luca Buratti (Padova, 2000) nato nel 2023 a Padova. I due artisti si incontrano nel loro studio, una realtà collettiva. L'influenza della condivisione delle pratiche artistiche si concretizza con lo sviluppo del progetto. Prove colore è un infinito processo generatore di immagini, archiviate e rielaborate con strumenti analogici e digitali di soggetti appartenenti all'immaginario urbano.
MariaVittoria Garbin (Piove di Sacco, 1997) si laurea nel 2018 in design della moda, sviluppa
competenze nell’ambito dell’artigianato lavorando in diversi settori, come la lavorazione del vetro di murano e l’oreficeria. Entra nel 2021 a far parte dell’associazione ‘aula P’ dove pratica ed elabora in modo personale e completo le tecniche di fusione a cera persa e fusione in terra, fondando su queste la sua attuale ricerca artistica.
Nicola Sturm (Gorizia, 1977) ha studiato all'Istituto d'arte Pietro Selvatico con Graziano Visentin, ha frequentato corsi di approfondimento presse le scuole "Le arti orafe" e "Alchimia" di Firenze, ha collaborato con, Stefano Marchetti venendo selezionato al concorso Shmuck nel 2017. È appassionato di fotografia. Fonda e cura dal 2013 uno spazio di lavoro condiviso, l’associazione “Aula P”.
Via Ticino 1bis, 35135, Padova, IT
22.03.2024 – 07.04.2024
PADOVA, IT, FEBBRAIO 2024. I componenti dello spazio artistico indipendente Unobis: Enzo e Barbara, Martina Biolo, Chiara Bonetti, prove colore, MariaVittoria Garbin e Nicola Sturm presentano 8/60 (Otto diviso sessanta) una mostra collettiva che si terrà presso la sede dello spazio in via Ticino 1bis a Padova.
Il luogo è come un piano d’azione, capace di fondere impulsività e riflessività. Capace di declinare al presente memoria e progetto, di contemperare valori d’uso e valori di scambio, di stemperare il calcolo nella passione e di organizzare la passione in calcolo [...]
Angelo Turco
Abitare un luogo significa entrare in contatto con esso e con le persone che ne fanno parte e sfruttare le sue risorse, costruendo una comunità all’interno di comunità più grandi. La mostra collettiva 8/60 ha l’intento di mostrare le riflessioni nate da queste dinamiche e di valorizzare lo spazio Uno bis inteso come ambiente di lavoro, realtà collettiva e luogo fisico. Questa percezione permette allo spazio di essere diviso in zone di interesse per ognuno degli artisti ma al tempo stesso sono essi ad essere frammentati nello spazio.
Attraverso la diversità dei linguaggi artistici che differenziano Uno Bis viene proposto un percorso scandito attraverso cinque opere site-specific che popolano spontaneamente lo spazio, rivendicano la loro familiarità e intimità con esso per entrare così in un rapporto ancora più empatico ed analitico con le esperienze di vita quotidiana all’interno di un luogo.
BIOGRAFIE:
Enzo e Barbara è un progetto artistico creato nel 2022 da Riccardo Lodi (Padova, 1998) e Greta Fabrizio (Padova, 2000). L’obiettivo del progetto è riflettere su due grandi temi quali la
comunicazione e lo sviluppo umano, i vantaggi ed i limiti che questi comportano. I progetti spaziano tra la scultura e l’installazione site-specific cercando di indagare dinamiche quotidiane e possibili scenari futuri prestando particolare attenzione alla delicata situazione ambientale del Veneto. Attualmente vivono e lavorano a Padova.
Martina Biolo (Padova, 1996) si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Venezia, la sua ricerca riflette sui significati insiti negli oggetti d'uso quotidiani, focalizzandosi sugli aspetti simbolici, culturali ed emozionali legati allo spazio. È un lavoro che tenta di arginare la precarietà tra esseri umani e oggetti del quotidiano, creando una prossimità sentimentale tra l'inanimato e l'umano, decostruendo così una dimensione fatta di amnesie e disattenzioni che portano le cose verso una progressiva dismissione. I progetti che affronta spaziano tra la scultura, la pittura e l'installazione site-specific.
Chiara Bonetti (Alzano Lombardo, 1995) Si laurea in design del prodotto industriale e degli interni presso Accademia Italiana a Firenze per poi completare i suoi studi frequentando il master biennale di oreficeria contemporanea e identità culturale ad Alchimia. Chiara Bonetti concentra la sua ricerca sull'osservare la realtà da punti di vista differenti da quello dato dalla prima impressione. L'intento è di interrogarsi su ciò che la società considera giusto o normale e perché. Questo dà vita al conferimento di dignità ed attenzione a ciò che ormai sembra non averne più.
prove colore è un progetto interdisciplinare e sperimentale di Elena Lucenti (Padova, 1995) e Luca Buratti (Padova, 2000) nato nel 2023 a Padova. I due artisti si incontrano nel loro studio, una realtà collettiva. L'influenza della condivisione delle pratiche artistiche si concretizza con lo sviluppo del progetto. Prove colore è un infinito processo generatore di immagini, archiviate e rielaborate con strumenti analogici e digitali di soggetti appartenenti all'immaginario urbano.
MariaVittoria Garbin (Piove di Sacco, 1997) si laurea nel 2018 in design della moda, sviluppa
competenze nell’ambito dell’artigianato lavorando in diversi settori, come la lavorazione del vetro di murano e l’oreficeria. Entra nel 2021 a far parte dell’associazione ‘aula P’ dove pratica ed elabora in modo personale e completo le tecniche di fusione a cera persa e fusione in terra, fondando su queste la sua attuale ricerca artistica.
Nicola Sturm (Gorizia, 1977) ha studiato all'Istituto d'arte Pietro Selvatico con Graziano Visentin, ha frequentato corsi di approfondimento presse le scuole "Le arti orafe" e "Alchimia" di Firenze, ha collaborato con, Stefano Marchetti venendo selezionato al concorso Shmuck nel 2017. È appassionato di fotografia. Fonda e cura dal 2013 uno spazio di lavoro condiviso, l’associazione “Aula P”.
22
marzo 2024
8/60 Otto diviso sessanta
Dal 22 marzo al 07 aprile 2024
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Padova
Padova, (Padova)
Padova, (Padova)
Orario di apertura
17-21
Autore
Patrocini