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8 marzo: festa della donna
Cinque donne per una mostra. Un’inaugurazione in prossimità dell’otto marzo. Un titolo che vuole creare l’occasione per una riflessione
Comunicato stampa
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A CALICE LIGURE NON C’É IL MARE - STAGIONE 2007
“8 marzo: festa della donna”
a cura di Diletta Benedetto
Laura Baldassari
Stefania Di Marco
Rita Mancini
Maria Teresa Rosa
Mary Zygouri
Cinque donne per una mostra. Un’inaugurazione in prossimità dell’otto marzo. Un titolo che vuole creare l’occasione per una riflessione che, partendo dal dato di fatto di una ricorrenza tanto caldeggiata quanto rinnegata, si discosti dai termini soliti del confronto tra i detrattori della festa della donna e coloro che ne rivendicano l’importanza, per portare l’approfondimento su un livello di indagine diverso.
Dalla visione e dal confronto del lavoro di cinque giovani artiste che utilizzano mezzi d’espressione tanto diversi potrebbe dunque scaturire la messa in discussione ed, eventualmente, il riaggiustamento di una questione mille volte affrontata dalla Critica: quella dell’arte femminile.
Oggi il significato politico del processo di legittimazione dell’esistenza di un’arte al femminile, contrapposta all’arte maschile e concepita come sottoinsieme dell’arte tout court, sembra aver perso una parte dell’interesse e del vigore originali. Così come le valenze estetiche di una tale categoria, che ricondurrebbero forme diverse della creatività artistica femminile ad una matrice comune, in qualche modo rintracciabile e riconoscibile, sembrano inciampare nel rischio di relegare le donne e le loro espressioni artistiche ad una
sottocategoria identitaria caratterizzata, secondo l’opinione comune, da elementi come sensismo, emotività e fantasia.
Ma forse, sottraendo la riflessione al dualismo ingabbiante che vede contrapposta l’arte femminile all’arte maschile e, dunque, ai rischi di banalizzazione che un tale confronto inevitabilmente porta con sé, è ancora possibile rintracciare alcuni valori importanti e caratterizzanti il gesto artistico compiuto da una donna.
Se l’espressione artistica da parte di un qualsiasi individuo convoglia un potenziale eversivo notevole, anche solo per il valore simbolico di affermazione di sé e dei valori della propria cultura, di estrapolazione di un messaggio e di collocazione dello stesso in uno spazio condiviso e riconosciuto, nel caso in cui l’attore che esprime questo potenziale sia una donna, gli elementi simbolici in gioco si caricano di valenze ulteriori. Infatti, oggi sempre più, il gesto creativo femminile libera un’energia espressiva catartica per tentare di svincolarsi dal suo significato storico, riconducibile all'idea che riduceva la creatività della donna agli ambiti affini alla forma di generazione più strettamente affine al suo “destino biologico”: la generazione della vita. Liberatasi di una tale ambigua e stringente legittimazione e riappropriatasi, soltanto recentemente, di spazi propri da dedicare all’affermazione di sé, ogni espressione creativa di ogni singola artista, concorre, in un certo senso, a spostare il passo dell’intera umanità femminile dal side track imboccato finora, dalla periferia delle manifestazioni umane, ad un territorio più centrale.
“8 marzo: festa della donna”, attraverso un percorso articolato sul lavoro di cinque giovani donne tra installazioni, pittura, fotografia e ceramica tradizionale, si propone di rilanciare una riflessione che, se posta in termini attuali, rivela, oggi più che mai, tutta la sua pregnanza.
Diletta Benedetto
Due sale del Museo verranno inoltre dedicate ad altre artiste:
Omaggio a due artiste
Carolin Lindig
Gina Pane
Fotografie, disegni e memorie
Chryssa, Wiebke Siem, Tania Mouraud,
Anke Doberauer, Gosia Turzeniecka, Hata Hlavata,
Meriet Oppenheim, Marisa Merz, Maria Bruni, Carol Rama,
Paola Mattioli, Gisela Bullacher, Candida Höfer,
Polly Apfelbaum, Jessica Carroll, Karin Kneffel,
Cecile Johnson Soliz, Francesca Bertini, Miriam Cahn,
Pia Stadtbäumer, Alessandra Tesi, Luisa Lambri,
Giovanna Ricotta, Sabrina Sabato, Eva Marisaldi,
Maureen Connor, Katharina Fritsch, Cecilia Edefalk,
Magdalena Jetelova, Sabine Delafon,
Paola Gaggiotti, Ada Mascolo, Katja Klussmann,
Teresa Wiechova, Lisa Milroy, Paloma Varga Weisz,
DJ Lamù, Titti Garelli, Anja Czioska, Annamaria Gelmi,
Nanda Vigo, Milena Milani, Anna Oberto,
Claudia Losi, Vanessa Beecroft, Sigrid Nienstedt
“8 marzo: festa della donna”
a cura di Diletta Benedetto
Laura Baldassari
Stefania Di Marco
Rita Mancini
Maria Teresa Rosa
Mary Zygouri
Cinque donne per una mostra. Un’inaugurazione in prossimità dell’otto marzo. Un titolo che vuole creare l’occasione per una riflessione che, partendo dal dato di fatto di una ricorrenza tanto caldeggiata quanto rinnegata, si discosti dai termini soliti del confronto tra i detrattori della festa della donna e coloro che ne rivendicano l’importanza, per portare l’approfondimento su un livello di indagine diverso.
Dalla visione e dal confronto del lavoro di cinque giovani artiste che utilizzano mezzi d’espressione tanto diversi potrebbe dunque scaturire la messa in discussione ed, eventualmente, il riaggiustamento di una questione mille volte affrontata dalla Critica: quella dell’arte femminile.
Oggi il significato politico del processo di legittimazione dell’esistenza di un’arte al femminile, contrapposta all’arte maschile e concepita come sottoinsieme dell’arte tout court, sembra aver perso una parte dell’interesse e del vigore originali. Così come le valenze estetiche di una tale categoria, che ricondurrebbero forme diverse della creatività artistica femminile ad una matrice comune, in qualche modo rintracciabile e riconoscibile, sembrano inciampare nel rischio di relegare le donne e le loro espressioni artistiche ad una
sottocategoria identitaria caratterizzata, secondo l’opinione comune, da elementi come sensismo, emotività e fantasia.
Ma forse, sottraendo la riflessione al dualismo ingabbiante che vede contrapposta l’arte femminile all’arte maschile e, dunque, ai rischi di banalizzazione che un tale confronto inevitabilmente porta con sé, è ancora possibile rintracciare alcuni valori importanti e caratterizzanti il gesto artistico compiuto da una donna.
Se l’espressione artistica da parte di un qualsiasi individuo convoglia un potenziale eversivo notevole, anche solo per il valore simbolico di affermazione di sé e dei valori della propria cultura, di estrapolazione di un messaggio e di collocazione dello stesso in uno spazio condiviso e riconosciuto, nel caso in cui l’attore che esprime questo potenziale sia una donna, gli elementi simbolici in gioco si caricano di valenze ulteriori. Infatti, oggi sempre più, il gesto creativo femminile libera un’energia espressiva catartica per tentare di svincolarsi dal suo significato storico, riconducibile all'idea che riduceva la creatività della donna agli ambiti affini alla forma di generazione più strettamente affine al suo “destino biologico”: la generazione della vita. Liberatasi di una tale ambigua e stringente legittimazione e riappropriatasi, soltanto recentemente, di spazi propri da dedicare all’affermazione di sé, ogni espressione creativa di ogni singola artista, concorre, in un certo senso, a spostare il passo dell’intera umanità femminile dal side track imboccato finora, dalla periferia delle manifestazioni umane, ad un territorio più centrale.
“8 marzo: festa della donna”, attraverso un percorso articolato sul lavoro di cinque giovani donne tra installazioni, pittura, fotografia e ceramica tradizionale, si propone di rilanciare una riflessione che, se posta in termini attuali, rivela, oggi più che mai, tutta la sua pregnanza.
Diletta Benedetto
Due sale del Museo verranno inoltre dedicate ad altre artiste:
Omaggio a due artiste
Carolin Lindig
Gina Pane
Fotografie, disegni e memorie
Chryssa, Wiebke Siem, Tania Mouraud,
Anke Doberauer, Gosia Turzeniecka, Hata Hlavata,
Meriet Oppenheim, Marisa Merz, Maria Bruni, Carol Rama,
Paola Mattioli, Gisela Bullacher, Candida Höfer,
Polly Apfelbaum, Jessica Carroll, Karin Kneffel,
Cecile Johnson Soliz, Francesca Bertini, Miriam Cahn,
Pia Stadtbäumer, Alessandra Tesi, Luisa Lambri,
Giovanna Ricotta, Sabrina Sabato, Eva Marisaldi,
Maureen Connor, Katharina Fritsch, Cecilia Edefalk,
Magdalena Jetelova, Sabine Delafon,
Paola Gaggiotti, Ada Mascolo, Katja Klussmann,
Teresa Wiechova, Lisa Milroy, Paloma Varga Weisz,
DJ Lamù, Titti Garelli, Anja Czioska, Annamaria Gelmi,
Nanda Vigo, Milena Milani, Anna Oberto,
Claudia Losi, Vanessa Beecroft, Sigrid Nienstedt
10
marzo 2007
8 marzo: festa della donna
Dal 10 marzo al 07 aprile 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA CASA DEL CONSOLE
Calice Ligure, Via Roma, 61, (Savona)
Calice Ligure, Via Roma, 61, (Savona)
Biglietti
interi 3 euro, studenti/pensionati 2 euro, bambini sotto i 12 anni gratis
Orario di apertura
giov/sab 17-20 dom 10-12.30 15.30-18.30
Vernissage
10 Marzo 2007, ore 18.30
Autore
Curatore