Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
‘900 in laguna, scorci veneziani da collezioni private
La mostra presenta al pubblico una quarantina di dipinti inediti e provenienti da collezioni private, aventi come soggetto Venezia e il suo paesaggio lagunare. L’arco temporale preso in esame è quello della prima metà del secolo scorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Novecento in laguna, scorci veneziani da collezioni private
a cura di Marco Dolfin
Mestre (Venezia), Laurentianum (Piazza Ferretto, 121)
dal 6 al 28 aprile 2024
Dal martedì al venerdì, 16-19.30
Sabato e domenica, 10-12/16-19.30
Ingresso gratuito
Inaugurazione: venerdì 5 aprile ore 18 con presentazione presso Centro Culturale Santa Maria delle Grazie (Via A. Poerio 32), poi visita alla mostra al Laurentianum.
Presso il Laurentianum di Mestre, palazzo gotico quattrocentesco a fianco del Duomo di San Lorenzo, apre dal 6 aprile la mostra “Novecento in laguna, scorci veneziani da collezioni private” curata da Marco Dolfin e organizzata dall’Associazione Solid Venice in collaborazione con il Duomo di Mestre con il patrocinio del Comune di Venezia.
La mostra presenta al pubblico una quarantina di dipinti, quasi tutti inediti e provenienti da collezioni private, aventi come soggetto Venezia e il suo paesaggio lagunare.
L’arco temporale preso in esame è quello della prima metà del secolo scorso, il racconto si completerà, come anticipa il Presidente di Solid Venice Ugo Bovo, in altri due appuntamenti espositivi autunnali, uno dedicato alla seconda metà del Novecento e poi un altro incentrato sui paesaggi della terraferma veneziana.
Come spiega il curatore Dolfin: “ Abbiamo voluto tralasciare alcuni dei già più noti interpreti della pittura lagunare a cavallo tra Otto e Novecento come i Ciardi, o i già celebrati esponenti della Scuola di Burano, tra i pochi artisti veneziani attualmente rappresentati a Ca’ Pesaro, per dedicarci soprattutto alla valorizzazione di una folta schiera di artisti oggi ingiustamente poco ricordati dalla critica, eppure nelle loro epoca indiscussi protagonisti delle grandi esposizioni, dalle Biennali veneziane alle Quadriennali romane”.
La mostra inizia con alcuni pittori nati ancora nella seconda metà dell’Ottocento, tra questi Francesco Sartorelli, con una poetica veduta raffigurante dei casoni lagunari al tramonto, e Alberto Prosdocimi rappresentato da due opere di soggetto veneziano che bene esemplificano la sua grande maestria nella tecnica dell’acquerello. Si prosegue con i monumentali scorci di Piazza San Marco di Giuseppe Cherubini, sul medesimo soggetto marciano spicca un olio di Gian Luciano Sormani ambientato davanti la Porta della Carta. La prima guerra mondiale è ricordata in mostra da un raro pastello di Italico Brass raffigurante i concitati momenti dei bombardamenti austriaci su Venezia, con le figure che corrono al riparo sotto i portici di Palazzo Ducale.
Nel primo Novecento in quel filone di matrice decadente-simbolista emergono in laguna degli artisti dotati di grande sensibilità, tra questi oltre al più noto Gennaro Favai, di cui è esposta una veduta con l’arco bizantino di Corte Botera, c’è Ugo Cossettini, acquerellista e pittore da riscoprire, rappresentato in mostra da un rarissimo olio del 1911 con una poetica quanto misteriosa visione del Rio di Ca’ Rezzonico e un altro mirabile olio raffigurante un canale veneziano.
Espressione di un gusto neo-settecentista, in voga nel primo Novecento sono gli scorci di Erma Zago e Rodolfo Paoletti caratterizzati dalla presenza di variopinte figure in maschera tra calli e fondamente.
Dall’atmosfera magicamente silente e contraddistinte da virtuosi effetti luministici sono le vedute lagunari di molti artisti presenti tra cui Enrico Vizzotto Alberti, Emo Mazzetti, Angelo Maria Crepet, Teodoro Wolf Ferrari, Lina Rosso, Giovanni Giuliani e Cesare Mainella.
Presente anche un piccolo capolavoro inedito del 1925 di Cagnaccio di San Pietro, tra i più noti interpreti del realismo magico, raffigurante San Pietro in Volta, località cui si deve l’origine di parte del suo nome d’arte.
Particolarmente rara una veduta di Alessandro Milesi raffigurante Porto Marghera che si riflette nelle acque della laguna ai suoi albori costruttivi, verso gli anni Venti.
Alessandro Pomi, artista mestrino autore degli affreschi sulla facciata del Cinema Excelsior e del Teatro Toniolo, è rappresentato da tre dipinti inediti presentati al pubblico per la prima volta, tra cui una brillante scena di giovani bagnanti ispirata dalla pittura del suo maestro Ettore Tito.
Anche la scuola chioggiotta è ben rappresentata in mostra da tre dei suoi più affermati interpreti Angelo Brombo, Angelo Pavan e Luigi Pagan.
Presenti anche con alcune opere tra anni Trenta e Quaranta alcuni degli artisti del gruppo de La Valigia tra questi Dino Martens, Rino Villa, Carlo Cherubini, Marco Novati e Cosimo Privato.
L’esposizione si chiude con due acquerelli di Antonio Lucarda, artista noto per la sua produzione scultorea che si dedicava anche alla realizzazione di acquerelli di soggetto veneziano dall’inconfondibile tratto nervoso e fulmineo che sembrano reinterpretare in chiave novecentesca il vedutismo guardesco.
La mostra è accompagnata da un accurato catalogo edito da Arte Rara Edizioni (92 pagine ill.) a cura di Marco Dolfin, che introduce l’esposizione e presenta con schede scientifiche, e riferimenti biografici degli autori, ciascuna delle opere esposte.
a cura di Marco Dolfin
Mestre (Venezia), Laurentianum (Piazza Ferretto, 121)
dal 6 al 28 aprile 2024
Dal martedì al venerdì, 16-19.30
Sabato e domenica, 10-12/16-19.30
Ingresso gratuito
Inaugurazione: venerdì 5 aprile ore 18 con presentazione presso Centro Culturale Santa Maria delle Grazie (Via A. Poerio 32), poi visita alla mostra al Laurentianum.
Presso il Laurentianum di Mestre, palazzo gotico quattrocentesco a fianco del Duomo di San Lorenzo, apre dal 6 aprile la mostra “Novecento in laguna, scorci veneziani da collezioni private” curata da Marco Dolfin e organizzata dall’Associazione Solid Venice in collaborazione con il Duomo di Mestre con il patrocinio del Comune di Venezia.
La mostra presenta al pubblico una quarantina di dipinti, quasi tutti inediti e provenienti da collezioni private, aventi come soggetto Venezia e il suo paesaggio lagunare.
L’arco temporale preso in esame è quello della prima metà del secolo scorso, il racconto si completerà, come anticipa il Presidente di Solid Venice Ugo Bovo, in altri due appuntamenti espositivi autunnali, uno dedicato alla seconda metà del Novecento e poi un altro incentrato sui paesaggi della terraferma veneziana.
Come spiega il curatore Dolfin: “ Abbiamo voluto tralasciare alcuni dei già più noti interpreti della pittura lagunare a cavallo tra Otto e Novecento come i Ciardi, o i già celebrati esponenti della Scuola di Burano, tra i pochi artisti veneziani attualmente rappresentati a Ca’ Pesaro, per dedicarci soprattutto alla valorizzazione di una folta schiera di artisti oggi ingiustamente poco ricordati dalla critica, eppure nelle loro epoca indiscussi protagonisti delle grandi esposizioni, dalle Biennali veneziane alle Quadriennali romane”.
La mostra inizia con alcuni pittori nati ancora nella seconda metà dell’Ottocento, tra questi Francesco Sartorelli, con una poetica veduta raffigurante dei casoni lagunari al tramonto, e Alberto Prosdocimi rappresentato da due opere di soggetto veneziano che bene esemplificano la sua grande maestria nella tecnica dell’acquerello. Si prosegue con i monumentali scorci di Piazza San Marco di Giuseppe Cherubini, sul medesimo soggetto marciano spicca un olio di Gian Luciano Sormani ambientato davanti la Porta della Carta. La prima guerra mondiale è ricordata in mostra da un raro pastello di Italico Brass raffigurante i concitati momenti dei bombardamenti austriaci su Venezia, con le figure che corrono al riparo sotto i portici di Palazzo Ducale.
Nel primo Novecento in quel filone di matrice decadente-simbolista emergono in laguna degli artisti dotati di grande sensibilità, tra questi oltre al più noto Gennaro Favai, di cui è esposta una veduta con l’arco bizantino di Corte Botera, c’è Ugo Cossettini, acquerellista e pittore da riscoprire, rappresentato in mostra da un rarissimo olio del 1911 con una poetica quanto misteriosa visione del Rio di Ca’ Rezzonico e un altro mirabile olio raffigurante un canale veneziano.
Espressione di un gusto neo-settecentista, in voga nel primo Novecento sono gli scorci di Erma Zago e Rodolfo Paoletti caratterizzati dalla presenza di variopinte figure in maschera tra calli e fondamente.
Dall’atmosfera magicamente silente e contraddistinte da virtuosi effetti luministici sono le vedute lagunari di molti artisti presenti tra cui Enrico Vizzotto Alberti, Emo Mazzetti, Angelo Maria Crepet, Teodoro Wolf Ferrari, Lina Rosso, Giovanni Giuliani e Cesare Mainella.
Presente anche un piccolo capolavoro inedito del 1925 di Cagnaccio di San Pietro, tra i più noti interpreti del realismo magico, raffigurante San Pietro in Volta, località cui si deve l’origine di parte del suo nome d’arte.
Particolarmente rara una veduta di Alessandro Milesi raffigurante Porto Marghera che si riflette nelle acque della laguna ai suoi albori costruttivi, verso gli anni Venti.
Alessandro Pomi, artista mestrino autore degli affreschi sulla facciata del Cinema Excelsior e del Teatro Toniolo, è rappresentato da tre dipinti inediti presentati al pubblico per la prima volta, tra cui una brillante scena di giovani bagnanti ispirata dalla pittura del suo maestro Ettore Tito.
Anche la scuola chioggiotta è ben rappresentata in mostra da tre dei suoi più affermati interpreti Angelo Brombo, Angelo Pavan e Luigi Pagan.
Presenti anche con alcune opere tra anni Trenta e Quaranta alcuni degli artisti del gruppo de La Valigia tra questi Dino Martens, Rino Villa, Carlo Cherubini, Marco Novati e Cosimo Privato.
L’esposizione si chiude con due acquerelli di Antonio Lucarda, artista noto per la sua produzione scultorea che si dedicava anche alla realizzazione di acquerelli di soggetto veneziano dall’inconfondibile tratto nervoso e fulmineo che sembrano reinterpretare in chiave novecentesca il vedutismo guardesco.
La mostra è accompagnata da un accurato catalogo edito da Arte Rara Edizioni (92 pagine ill.) a cura di Marco Dolfin, che introduce l’esposizione e presenta con schede scientifiche, e riferimenti biografici degli autori, ciascuna delle opere esposte.
05
aprile 2024
‘900 in laguna, scorci veneziani da collezioni private
Dal 05 al 28 aprile 2024
arte moderna
Location
Laurentianum
Venezia, Piazza Erminio Ferretto, (VE)
Venezia, Piazza Erminio Ferretto, (VE)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì, 16-19.30
Sabato e domenica, 10-12/16-19.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione