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Arriva per la prima volta a Firenze il Collettivo Novecento, gruppo artistico romano fondato nel 2016 dagli street artist Leonardo Crudi ed Elia Novecento insieme allo storico dell’arte Giovanni Argan.
Comunicato stampa
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Arriva per la prima volta a Firenze il Collettivo Novecento, gruppo artistico romano fondato nel 2016 dagli street artist Leonardo Crudi ed Elia Novecento insieme allo storico dell’arte Giovanni Argan. Questo collettivo si è affermato nella scena contemporanea capitolina attraverso una sistematica “propaganda di agitazione culturale”, basata sull’affissione sui muri della città di manifesti - rigorosamente dipinti a mano -, dedicati a personalità intellettuali (poeti, registi e artisti) rimaste ai margini della narrazione storica dominante. Il Collettivo Novecento, che trae la sua linfa dalle feconde sperimentazioni artistiche susseguitesi nel “Secolo breve” (dal suprematismo russo alla pop-art romana), opera come una “Retroguardia” che difende, recupera e reinterpreta le ricerche avanguardistiche novecentesche per proiettarsi - senza nostalgia - nel futuro. I suoi membri concepiscono l’arte come un mezzo per la ricerca intellettuale e per l’azione politica indipendente, convinti che il linguaggio visivo, al pari di quello verbale e scritto, possa contribuire attivamente alla trasformazione della società. La scelta ideologica di operare e agire sui muri della città è dettata dalla convinzione che l’arte debba essere democratica: fruibile da tutti ed esposta senza barriere al libero e spontaneo giudizio dei cittadini. Seguendo l’adagio “La strada dà, la strada toglie”, il Collettivo Novecento affigge i suoi poster nella giungla urbana per sottoporli a un processo di “selezione artistica naturale”, frutto del rapporto diretto tra l’uomo comune e l’opera in un contesto non protetto e desacralizzato. Per il Collettivo, la sopravvivenza delle opere a tale processo selettivo rappresenta una medaglia al valore di gran lunga più importante di premi ufficiali e di sfavillanti recensioni critiche. Il trio artistico romano si batte altresì per lo scardinamento della visione occidentalocentrica: bisogna smettere di considerare l’Occidente e l’Oriente come due mondi culturalmente contrapposti, subordinando il secondo al primo. È doveroso invece scendere dal piedistallo e studiare la cultura extraeuropea: solo così si potrà apportare nuova linfa alla produzione artistica contemporanea occidentale, tirandola fuori dal pantano della piattezza creativa, del conformismo e dell’autoreferenzialità.
La rassegna presenta 40 opere che suggellano gli otto anni di attività del Collettivo, contraddistinta da un’incessante sperimentazione artistica e da una persistente ricerca intellettuale. Tra i lavori di Leonardo Crudi, spiccano quale novità le dime: dipinti-sculture, frutto dell’originale rielaborazione dell’estetica futurista di Depero in chiave di “manifesti lignei”. Per quanto riguarda la produzione di Elia Novecento, viene presentata la sua ultima serie “sinestetica”, nella quale le sinuose forme astratte di matrice orientale riflettono su stoffa l’interpretazione di brani di musica Ambient.
La mostra 9 + 0 + 0 = NOVECENTO, promossa dalla giovane gallerista cinese Yiping, si configura anche come l’evento d’inaugurazione del nuovo corso della Galleria Pan (ex XXX Gallery), che sarà suggellato simbolicamente dalla festività del Capodanno Cinese (sabato 10 febbraio) e dall’ingresso nell’anno del Drago.
Nelle settimane successive all’inaugurazione della mostra, verrà organizzata in galleria la presentazione del “catalogo-libro d’artista” del Collettivo Novecento, edito da DITO Publishing. Questo volume, contenente saggi critici di Stefano Antonelli, Alfredo Accatino, Carolina Latour, Sen Fu, Chiara Grazzini e Francesco Paolo del Re, ripercorre le origini e le fonti del lavoro del Collettivo, interrogandosi sugli orizzonti futuri.
Leonardo Crudi (1988) si è affermato come street artist grazie ai suoi manifesti di matrice costruttivista e suprematista, realizzando nel corso degli anni importanti opere pubbliche quali: Il suono di Roma (2023, Piazzale Labicano), Pier Paolo Pasolini (2022, Stazione di Santa Maria del Soccorso) e Fantasia in Piazza (2021, Piazza dell’Immacolata).
Elia Novecento (1989) si è affermato nella scena artistica underground “tappezzando” la città di Roma con manifesti dal gusto ornamentale che costituiscono delle finestre immaginarie sull’Oriente. Tra le sue opere pubbliche più importanti si ricordano: L’illeggibile diventa planisfero unico (2021, Università La Sapienza) e La finestra sul Luna Park (2021, IC Poggiali-Spizzichino).
Giovanni Argan (1991) è uno storico dell’arte, accademico (PhD candidate presso l’Università Ca’ Foscari), curatore e critico. “Penna” del Collettivo Novecento, coordina e divulga i progetti artistici del gruppo.
Contatti
https://www.galleriapan.com/
lagalleriapan@gmail.com
Yiping: +39 3381848603
La rassegna presenta 40 opere che suggellano gli otto anni di attività del Collettivo, contraddistinta da un’incessante sperimentazione artistica e da una persistente ricerca intellettuale. Tra i lavori di Leonardo Crudi, spiccano quale novità le dime: dipinti-sculture, frutto dell’originale rielaborazione dell’estetica futurista di Depero in chiave di “manifesti lignei”. Per quanto riguarda la produzione di Elia Novecento, viene presentata la sua ultima serie “sinestetica”, nella quale le sinuose forme astratte di matrice orientale riflettono su stoffa l’interpretazione di brani di musica Ambient.
La mostra 9 + 0 + 0 = NOVECENTO, promossa dalla giovane gallerista cinese Yiping, si configura anche come l’evento d’inaugurazione del nuovo corso della Galleria Pan (ex XXX Gallery), che sarà suggellato simbolicamente dalla festività del Capodanno Cinese (sabato 10 febbraio) e dall’ingresso nell’anno del Drago.
Nelle settimane successive all’inaugurazione della mostra, verrà organizzata in galleria la presentazione del “catalogo-libro d’artista” del Collettivo Novecento, edito da DITO Publishing. Questo volume, contenente saggi critici di Stefano Antonelli, Alfredo Accatino, Carolina Latour, Sen Fu, Chiara Grazzini e Francesco Paolo del Re, ripercorre le origini e le fonti del lavoro del Collettivo, interrogandosi sugli orizzonti futuri.
Leonardo Crudi (1988) si è affermato come street artist grazie ai suoi manifesti di matrice costruttivista e suprematista, realizzando nel corso degli anni importanti opere pubbliche quali: Il suono di Roma (2023, Piazzale Labicano), Pier Paolo Pasolini (2022, Stazione di Santa Maria del Soccorso) e Fantasia in Piazza (2021, Piazza dell’Immacolata).
Elia Novecento (1989) si è affermato nella scena artistica underground “tappezzando” la città di Roma con manifesti dal gusto ornamentale che costituiscono delle finestre immaginarie sull’Oriente. Tra le sue opere pubbliche più importanti si ricordano: L’illeggibile diventa planisfero unico (2021, Università La Sapienza) e La finestra sul Luna Park (2021, IC Poggiali-Spizzichino).
Giovanni Argan (1991) è uno storico dell’arte, accademico (PhD candidate presso l’Università Ca’ Foscari), curatore e critico. “Penna” del Collettivo Novecento, coordina e divulga i progetti artistici del gruppo.
Contatti
https://www.galleriapan.com/
lagalleriapan@gmail.com
Yiping: +39 3381848603
10
febbraio 2024
9+0+0=900
Dal 10 febbraio al 10 marzo 2024
arte contemporanea
Location
Galleria pan
Firenze, Via di Mezzo, 55R, (FI)
Firenze, Via di Mezzo, 55R, (FI)
Orario di apertura
16:00 - 19:00
Ufficio stampa
Galleria pan
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Sponsor